Venti istituti dell'aquilano, di ogni ordine e grado, dalla scuola dell'infanzia alle superiori, ognuno con un progetto che declina la vita, le opere e il pensiero di Pietro da Morrone: verranno presentati alla città il 19 maggio, festa liturgica di San Pietro Celestino, da mattina a sera, tra viale delle Medaglie d'Oro, Piazza Battaglione Alpini e l'Auditorium del Parco.
Mostre, esposizioni, spettacoli teatrali, presentazioni di materiali e ricerche: un lungo lavoro che convergerà in una appassionata kermesse, a compimento del progetto 'Perdonanza nella scuola' che si propone di portare la festa del Perdono nelle aule scolastiche, promuovendo la conoscenza dell'evento e dei suoi fondamentali storici. Un modo per creare e valorizzare il senso di un valore identitario, da coltivare singolarmente e come comunità.
A presentare l'iniziativa, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e il vice presidente e coordinatore del Comitato Perdonanza Celestiniana, Alfredo Moroni. "Nel 2007, abbiamo trovato un sacco di cose che non andavano", ha spiegato il primo cittadino. "Tra le altre la Perdonanza, che viveva anni terribili. Dunque, abbiamo lavorato per recuperare la vera dimensione dell'evento, quella spirituale. Non solo. Ci siamo impegnati per restituire alla Festa del Perdono il suo forte valore identitario, di evento cardine della vita comunitaria, che permette di ricostruire la straordinaria storia della città. Per questo, abbiamo proposto il progetto alle Scuole del Distretto Scolastico aquilano".
Lo studio delle proprie origini - ha aggiunto Cialente - consolida le radici che ognuno di noi ha con il territorio: "I ragazzi delle scuole hanno potuto acquisire la storia della città e, così, nel tempo, potranno portare avanti il patrimonio culturale che il nostro territorio custodisce. Saranno i protagonisti della Perdonanza del futuro. Mai come adesso, è importante riappropriarci della grande storia dell'Aquila, fin dalle scuole, per ricostruire il tessuto sociale, culturale e identitario".
Il progetto 'Perdonanza nella scuola' è stato condiviso con le scuole, non certo calato dall'alto. "E' la prima volta che la festa di San Pietro Celestino viene celebrata da tanti ragazzi e ragazze in modo così partecipato", ha sottolineato Alfredo Moroni. "Vedremo bambini e bambine cantare, suonare, giocare ed esporre i lavori realizzati. Abiti medievali, cibi dell'epoca, utensili, lavori artistici e ricerche storiche faranno da sfondo a numerose attività, tutte completamente ideate e realizzate da loro".
Dunque, la Perdonanza Celestiniana inizierà - almeno, simbolicamente - con un grande evento che svelerà alla città numerose idee, frutto di studi attenti e appassionati. "Con una idea precisa," ha spiegato ancora Moroni "abbracciare l'intero comprensorio. Tra le novità della prossima edizione della Festa del Perdono, ci sarà la rinnovata attenzione ai quarti della città, con una giornata dedicata a cui stanno lavorando numerose associazioni. Abbiamo iniziato proprio dalle scuole, coinvolgendo istituti di tutto il territorio". Così, l'Istituto d'istruzione 'Amiternum-Marconi' rievocherà la vita di un mercato dei mestieri, animazione di una situazione di vita ordinaria dell'epoca affidata alla vivacità di 100 bambini; l'Istituto comprensivo 'Galileo Galilei' riproporrà il viaggio di Pietro dal Morrone a Collemaggio in sette tappe, tra tradizione e gastronomia; l'Istituto comprensivo 'Mazzini-Patini' ha invece realizzato un progetto con la collaborazione musicologica e didattica dell'Associazione Musicale Aquila Altera, riscoprendo la musica del medioevo.
Soltanto alcuni dei lavori che si potranno apprezzare il 19 maggio, dal mattino alla sera.