Venerdì, 07 Agosto 2015 09:48

ISA, futuro sempre più nero: non c'è l'accordo per la variazione di bilancio

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L'accordo politico non c'è.

Nuvole nere si addensano sul futuro dell'ISA, l'Istituzione sinfonica abruzzese. Il prestigioso ente culturale e musicale fondato nel 1970 è stato costretto a cancellare i prossimi appuntamenti della stagione concertistica e corre il rischio concreto di cessare definitivamente l'attività. Colpa, oltre che dei tagli subiti negli ultimi quattro anni (2milioni e 249mila euro), della mancata erogazione del contributo da 800mila euro dovuto dalla Regione Abruzzo per l'anno in corso. Soldi mai ricevuti, seppur già iscritti a bilancio.

I 50 dipendenti (tra amministrativi, tecnici e orchestrali) non percepiscono lo stipendio dal mese di marzo e in cassa non ci sono nemmeno i soldi per pagare i fornitori o i contributi Enpals dei musicisti. Una situazione di fronte alla quale i vertici dell'ente non hanno potuto far altro che cancellare gli impegni già presi.

E' vitale l'intervento di Regione Abruzzo: serve una variazione bilancio che assicuri all'Ente culturale gli 800mila euro promessi e mai erogati. Così, si sbloccherebbero anche il milione e 400mila euro garantiti, ogni anno, con intervento statale. Infatti, il contributo regionale è requisito essenziale per attingere ai fondi Fus che l'ISA percepisce dagli anni '70, essendo tra le 12 orchestre sinfoniche regionali riconosciute. 

I tempi, però, sono strettissimi. E l'accordo politico sulla variazione di bilancio, come detto, pare lontano. Ieri, la prima Commissione bilancio e la quinta Commissione cultura hanno rinviato la discussione sulla così detta 'Legge Pietrucci' per salvare la Sinfonica all'11 agosto, il giorno del Consiglio regionale.

I consiglieri si ritroveranno prima dell'inizio dei lavori per trovare una soluzione che eviti la clamorosa chiusura. Il nodo dell'accordo è attorno alla ripartizione dei fondi per le manifestazioni culturali regionali: se l'ISA dovesse ottenere gli 800mila euro promessi, alcuni consiglieri pretenderebbero almeno 500mila euro per sostenere altre realtà della cultura regionale, in particolare il Mastro Giurato, la Giostra cavalleresca, la Fondazione Michetti e il Teatro dei Marsi. Purtroppo, succede spesso tra i banchi dei consiglieri abruzzesi: ognuno cerca di portare acqua al suo mulino, le questioni si trasformano spesso in stucchevoli dispute territoriali tese solo ad accontentare i vari territori, bacini elettorali determinanti all'elezione dei consiglieri. 

Eppure, l'ISA è patrimonio di tutta la Regione, i musicisti arrivano da ogni angolo delle quattro province, svolge una funzione culturale importante anche per i ragazzi che frequentano i tre conservatori e, più in generale, è un simbolo culturale riconosciuto. Un simbolo abruzzese, non soltanto aquilano. La realtà è che, invece, il consigliere aquilano Pierpaolo Pietrucci sta trovando forti resistenze per salvare la Sinfonica: se non si troveranno i fondi per finanziare anche altre realtà culturali, sarà difficile che venga approvata la variazione di bilancio 'salva Isa'. "Si stanno cercando soluzioni di bilancio per reperire le risorse", ha spiegato Maurizio Di Nicola, presidente della prima commissione. "C’è condivisione sul fatto che la Sinfonica merita attenzione, ma al contempo anche altre realtà culturali hanno situazioni emergenziali".

A questo punto, non resta che attendere l'11 agosto: soltanto allora, sapremo se l'Isa potrà continuare le proprie attività.

Di Pangrazio e Berardinetti: "Impegnati per Isa e non solo"

"La Regione Abruzzo pone grande attenzione a tutti gli enti e istituti che hanno particolare valore sociale e culturale e, come tali, rappresentano un immenso patrimonio da tutelare e valorizzare".

Così il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e il consigliere Lorenzo Berardinetti intervenendo nel dibattito di questi giorni sui fondi da destinare alla cultura e in particolare riguardo all'Orchestra sinfonica abruzzese (Isa).

"A tal proposito, la regione Abruzzo, è determinata a individuare soluzioni concrete al problema che dovrà necessariamente riguardare anche altre realtà regionali - ha evidenziato Berardinetti - in particolare quelle della Marsica che sempre rappresentano punti di forza per la crescita culturale del territorio, ad esempio 'i teatri dei Marsi' un progetto ideato da associazioni culturali in rete che consente anche ai piccoli comuni del territorio di vivere ed ospitare rassegne teatrali e musicali di particolare spessore culturale e qualità artistica".

"L'intervento regionale - ha poi concluso il presidente del Consiglio Giuseppe Di Pangrazio - dovrà costituire un elemento di programmazione volto a sostenere le istituzioni culturali attraverso un percorso che porti le stesse nel breve-medio periodo a raggiungere una maggiore autonomia in termini finanziari.

Mariani, capogruppo Pd: "Nessun caos in maggioranza"

"Non vi è nessun caos nella maggioranza né il rompete le righe auspicato dal centro destra".

Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sandro Mariani.

"Stiamo affrontando con serietà e con tempi ristrettissimi i numerosi problemi della nostra Regione in parte ereditati dalla precedente giunta regionale - prosegue il consigliere - Le emergenze sono numerose ed è una corsa contro il tempo per cercare di affrontarle tutte: dal riordino delle province sino alla sinfonica abruzzese abbiamo tempi stretti per cercare di fare un buon lavoro".

"Ieri, nella seduta congiunta di Prima e Quinta commissione, non vi è stato nessun ammutinamento e sono i numeri a dimostrarlo: su 12 consiglieri di maggioranza che fanno rispettivamente parte delle due commissioni, si è registrata una sola assenza nelle file della maggioranza. In aula il numero legale c'era e tra l'altro non è stato richiesto, semplicemente non c'era il quorum per procedere alla votazione come richiesto da regolamento".

"Quorum non necessario - spiega Marini - perché si era aperta la discussione generale sui progetti di legge di riordino delle province e sull'Istituzione sinfonica abruzzese e non era prevista alcuna votazione finale. In accordo con le minoranze, che in commissione chiedono approfondimenti sui progetti di legge mentre sulla stampa rivendicano il successo di non averli fatti approvare, si era convenuto di approfondire tutti gli aspetti tecnici e legislativi dei provvedimenti in esame. Pertanto non appena ci saranno i chiarimenti richiesti provvederemo a licenziare i progetti di legge in commissione".

"Sul riordino delle province così come sull'Isa - conclude il capogruppo Pd - auspichiamo una larga convergenza delle forze politiche che invitiamo ad abbandonare i toni permanenti da campagna elettorale che non fanno bene all'Abruzzo"

 

Ultima modifica il Sabato, 08 Agosto 2015 10:35

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