Mercoledì, 03 Febbraio 2016 14:00

Ryanair, Confartigianato Pescara: "Una catastrofe". Pezzopane annuncia interrogazione

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"Un vero e proprio 'tsunami', una delle peggiori catastrofi possibili, un disastro economico per la nostra città e per la nostra regione, già dilaniate dalla crisi economica, che non è affatto superata. Un colpo di grazia alla nostra economia, di fronte al quale non possiamo rimanere immobili".

Così Confartigianato Pescara a proposito della chiusura della base Ryanair, annunciata ieri dalla compagnia irlandese, e della riduzione dei collegamenti operati dal vettore a due sole destinazioni. L'associazione, che stima le perdite annuali in circa 200 milioni di euro, chiede l'istituzione immediata di un tavolo di emergenza, per la trasformazione della Saga.

"L'addio di Ryanair all'Abruzzo – spiega il presidente di Confartigianato Commercio Pescara, Massimiliano Pisani – farà perdere circa 800mila euro al giorno di fatturato alle nostre imprese. Verranno meno, nell'immediato, centinaia di posti di lavoro. I negozi si svuoteranno ulteriormente e gli operatori stranieri che hanno investito nella nostra regione scapperanno. Sarà un vero e proprio massacro per alberghi e ristoranti. Le centinaia di migliaia di viaggiatori che non passeranno più per l'Abruzzo si tradurranno in una perdita di 150-200 milioni di euro all'anno, oltre al danno di immagine incalcolabile di fronte a tutti quei turisti ed operatori commerciali che hanno investito sulla nostra regione".

Confartigianato Pescara chiede dunque al sindaco del capoluogo adriatico, Marco Alessandrini, e al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, un incontro immediato "per affrontare il gravissimo problema in modo efficace. La nostra richiesta – sottolinea l'associazione – va ben oltre il salvataggio della base Ryanair: al centro dell'attenzione deve esserci la Saga, società che gestisce l'aeroporto, fresca di ricapitalizzazione, con svariati milioni di euro, a causa delle perdite consistenti. Nutriamo seri dubbi sull'operato della Saga, non solo per i risultati con il vettore irlandese, ma anche per il volo Pescara-Mosca, voluto dalla nostra associazione con enorme fatica e mestamente cancellato pochi giorni prima del suo decollo. Per non parlare dei voli con destinazioni davvero discutibili. Non entriamo nel merito di tutto questo, ma teniamo al nostro futuro e intendiamo difendere in ogni modo la vocazione turistica della nostra regione".

Dunque, l'invito a Regione e Comune per l'istituzione di un tavolo di emergenza e per l'immediata trasformazione della Saga in una nuova società interamente pubblica e trasparente, che abbia all'interno rappresentanti di tutte le associazioni di categoria, "i quali, a titolo gratuito, dovranno lavorare per creare nuove rotte e contratti con manager specializzati, prevedendo penali in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Vogliamo salvare il turismo in Abruzzo e per farlo servono aerei e voli, non chiacchiere".

Pezzopane: "Salviamo lo scalo abruzzese"

"Perdere i voli di Ryanair a Pescara sarebbe un duro colpo per l'aeroporto pescarese e per l'intero Abruzzo. Un'ipotesi che dobbiamo assolutamente scongiurare".

Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che sull'argomento intende proporre un'audizione in Senato dei manager di Ryanair ed un'interrogazione al Ministro Delrio.

"La Saga - ha aggiunto - ha otto mesi di tempo per invertire la rotta e rendere appetibile lo scalo pescarese per la compagnia aerea irlandese. La Regione Abruzzo negli ultimi anni ha sborsato parecchi milioni per risanare i bilanci in rosso della Saga e ha versato anche parecchi contributi per incentivare le presenze Ryanair nella nostra regione. Che cosa sta succedendo? Quali sono le condizioni che sono cambiate? Lavoriamo tutti insieme, a Roma come in Abruzzo, per salvare lo scalo abruzzese".

Confesercenti: "Abbandono dramma economico per Abruzzo"

"Il rischio isolamento che abbiamo denunciato in questi anni sta diventando una drammatica realtà. L'Abruzzo non puo' permettersi di uscire dalle rotte aeree: sarebbe semplicemente la fine del turismo moderno".

Lo affermano il direttore regionale di Confesercenti Enzo Giammarino ed i responsabili delle sigle Confesercenti del settore turismo Daniele Zunica (Assoturismo), Rivo Ciabattoni (Asshotel) e Giuseppe Susi (Fiba).

"Siamo preoccupati dell'enorme leggerezza con cui è stata gestita la partita" spiegano "c'è inconsapevolezza su cosa voglia dire perdere i voli Ryanair, sarebbe un danno per l'intera economia abruzzese. Il turismo moderno dipende quasi esclusivamente dai mezzi di trasporto di massa, e l'Abruzzo non riesce ad uscire dal tunnel nel quale si va cacciando da alcuni anni. La pessima notizia di Ryanair - proseguono gli esonenti di Confesercenti - arriva dopo la proposta di sottomissione del sistema portuale abruzzese alla direzione di Ancona ed al caro autostrada, che rendono la regione difficile da raggiungere. E' una visione inaccettabile, per una Regione che ha perso da alcuni anni anche la sua Azienda di promozione turistica soppressa senza criterio. Le istituzioni hanno il dovere di fermare questa tendenza subito, fin dalle prossime ore, senza appello. Siamo pronti a mobilitare le nostre imprese a questo scopo: lo scalo - conclude Confesercenti - va potenziato per il bene dell'economia, puntando anche sulla flotta Alitalia che deve essere messa a disposizione del turismo".

 

Ultima modifica il Giovedì, 04 Febbraio 2016 00:59

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