Il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, il Documento di Economia e Finanza Regionale 2018-2020, provvedimento di programmazione che, dopo l'introduzione del decreto legislativo 118/2011, la giunta regionale si trova a predisporre in occasione dell'avvio del ciclo di programmazione annuale. Si tratta del principale atto di programmazione regionale suddiviso in due parti: la prima di carattere generale che disegna e ripercorre, prendendo spunto dal Def, gli scenari economico finanziari internazionali, nazionali e regionali, fornendo informazioni riguardanti la nuova struttura amministrativa, il personale, le risorse finanziarie; la seconda, invece, è quella in cui, partendo dal dato delineato, vengano esplicitate in un'ottica pluriennale, le politiche da adottare in coerenza con quelle del Defr dello scorso anno e si sviluppa su tre grandi aree tematiche e secondo i principi ispiratori delle strategie di lungo periodo dell'Unione Europea che sono: crescita intelligente, crescita sostenibile, crescita inclusiva.
Nel merito della programmazione regionale, il Defr conferma gli strumenti di sviluppo come il Masterplan per l'Abruzzo, il Patto per lo Sviluppo, a cui si affiancheranno un Piano Straordinario per il lavoro e l'opportunità della Zona Economica Speciale introdotta dal Decreto per il Mezzogiorno. Si indicano inoltre le priorità per i prossimi tre anni, a partire dalla messa in sicurezza delle scuole in tutto il territorio regionale.
Approvato a maggioranza anche il cosiddetto "Milleproroghe", la norma che contiene la proroga di diverse disposizioni legislative regionali. In particolare vengono prorogati il termine al 31 dicembre del 2018 della legge regionale 19 agosto 2009, n. 16 "Intervento regionale a sostegno del settore edilizio" meglio conosciuta come Piano Casa.
Prorogata la norma per la legge sui sottotetti con la possibilità di recuperare queste porzioni di edificio presentando domanda entro il 31 dicembre 2018.
Prorogato per l'anno 2018 il termine delle concessioni demaniali marittime (Legge 141/1997) per il rilascio delle stesse concessioni a carattere stagionale o temporaneo per attività turistiche o ricreative ai soggetti ai quali sono state rilasciate nell'anno precedente e per il medesimo lotto, nei comuni che, pur avendo approvato il Piano Demaniale Comunale, non abbiano ancora assegnato in concessione le nuove aree in esso previste e non abbiano approvato il regolamento per la presentazione delle domande.
Prorogato pure il termine per la presentazione delle pratiche di sanatoria edilizia che dovranno essere definite dai Comuni entro il 31 dicembre 2019. Al fine di consentire la celere definizione dei procedimenti, viene disposta la proroga per i soggetti che hanno la disponibilità degli immobili per i quali è stata richiesta la sanatoria che trasmettono all'ufficio comunale competente, entro il 31 dicembre 2018, una dichiarazione sostitutiva redatta ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Inoltre viene "differito" il termine attuale, ovvero dal "20 maggio 2018" al nuovo termine, il "31 dicembre 2021", relativo alle richieste di autorizzazione per l'apertura di grandi superfici di vendita di cui all'art. 1, comma 3, della L.R. 11/2008.
La seduta si è chiusa alle ore 21.40 ed il Consiglio regionale è stato aggiornato a domani 22 dicembre 2017 alle ore 10.00.
Mariani (PD): "Abbattuto disavanzo di 500 milioni di euro"
"Abbattuto il disavanzo di 500 milioni di euro ed approvate linee importanti per il trasporto pubblico locale ed il settore sociale. Il Defr si inserisce in un contesto diverso rispetto al recente passato, a seguito dell'uscita della Regione Abruzzo dal commissariamento della sanità. Permane una situazione di difficoltà del bilancio regionale, con un disavanzo rilevante che per la prima volta dopo anni di gestione disattenta viene accertato e portato in luce, attraverso un lavoro poderoso iniziato dall'attuale giunta, che ha visto impegnate tutte le strutture regionali, base di una nuova cultura della responsabilità finanziaria che va insediata stabilmente nell'amministrazione".
Così Sandro Mariani, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. "Nel Defr vengono destinate le risorse derivante da strumenti di programmazione europea e nazionale che la Regione metterà a disposizione del territorio nel triennio che potranno andare a vantaggio di imprese e famiglie - ha aggiunto - soprattutto delle fasce più deboli, con l'impegno ad incrementare annualmente gli investimenti a partire dal 2018".
Si confermano inoltre gli strumenti di programmazione e di sviluppo, "a partire dai pilastri del Masterplan per l'Abruzzo e del Patto per lo sviluppo, cui si affiancheranno un piano straordinario di politiche attive del lavoro in Abruzzo in chiave anti-crisi, che potrà contare su risorse per 32 milioni di euro, aggiuntive rispetto a quelle del POR FSE Abruzzo e l'eccezionale opportunità della zona economica speciale, introdotta dal decreto per il Mezzogiorno. Si indicano inoltre - conclude Mariani - le priorità per i prossimi tre anni, a partire dalla messa in sicurezza delle scuole su tutto il territorio regionale".
Il centrodestra in Consiglio: "Documento povero e scarno nei contenuti"
Il Documento economico finanziario "è povero e scarno nei contenuti: non offre risposte concrete alle vere emergenze degli abruzzesi e, soprattutto, non indica una visione delle priorità da affrontare e programmare per rilanciare la nostra economia".
Questa la denuncia sollevata in conferenza stampa dai Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo, Paolo Gatti, Lorenzo Sospiri e da Mauro Di Dalmazio del gruppo Abruzzo Futuro: "Ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso dalla maggioranza di centrosinistra in questi giorni di lavori attraverso la presentazione di emendamenti migliorativi ma invece registriamo solo confusione e pochezza di argomentazioni", l'affondo.
"Abbiamo lasciato una Regione sana con i conti in ordine portando l'Abruzzo fuori dal disastro economico e sanitario in cui era piombata; dopo tre anni e mezzo, auspicavamo una inversione di rotta soprattutto nei confronti del mondo produttivo, commerciale e artigianale riducendo le aliquote Irpef e Irap. Ancora una volta, invece, abbiamo avuto riprova della confusione che regna all'interno di questa maggioranza", ha sottolineato Mauro Febbo. "Basti pensare al pasticcio creato sui fondi destinati alla bonifica della discarica Tremonti di Bussi, progetto bocciato per la seconda volta come anticipato e denunciato nel mese di ottobre scorso. I 18,5 milioni di euro, previsti nel Masterplan e sottratti per interventi a favore della viabilità provinciale, non possono, come si ostina a sostenere il presidente Luciano D'Alfonso, essere coperti dal privato. Questo comporterà ulteriore perdita di tempo e l'ennesima rimodulazione del Masterplan".
In campo sanitario ormai è certificato il ritorno al passato con i Bilanci delle Aziende sanitarie che tornano a registrare disavanzi, buchi finanziari e conti in rosso. "Abbiamo un debito di 100 milioni di euro con una spesa farmaceutica che ha sforato di ben 34 milioni; inoltre, in campo sanitario poco o nulla è stato programmato ed è ormai palese come manchi completamente una visione unitaria sia delle strutture sanitarie sia dei servizi offerti. Infattim nella DGR numero 695 abbiamo una programmazione sanitaria dove i numeri per mobilità, fondi per i privati e spesa farmaceutica rimangano per i prossimi tre anni invariati".
Non solo. "Non sappiamo che fine hanno fatto i finanziamenti per la promozione turistica stanziati dal Governo centrale e destinati alle quattro Regioni colpite dal sisma (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria). Ogni giorno sulle emittenti radio nazionali e sui quotidiani nazionali ascoltiamo e vediamo la promozione delle altre Regioni mentre nulla accade per l'Abruzzo".
Questo documento di programmazione finanziaria – ha aggiunto iMauro Di Dalmazio – "non aggancia la ripresa economia e gli ultimi dati certificano come l'Abruzzo sia ancora indietro rispetto alle altre Regioni italiane. È del tutto evidente come manchi una strategia ed una visione di rilancio della nostra economia e del tessuto produttivo. Basti vedere quello che accade nel campo turistico: progetto della pista ciclopedonale della costa ancora al palo, promozione scarsissima, risorse per le aree interne zero, rifinanziamento della Legge 77 nulla viene fatto. Abbiamo inoltre un sistema culturale al collasso, un patrimonio di energie e risorse che non vengono valorizzate poiché non vi è una strategia solida da parte della Regione".
"Credo – ha proseguito Paolo Gatti – che questa maggioranza si appresti a votare l'ultimo bilancio di previsione. Un documento analogo a quelli precedenti, nel quale non si intravede una rotta precisa e di conseguenza neanche un approdo sicuro. Dopo 43 mesi di governo del centrosinistra, abbiamo una maggioranza che naviga a vista senza proporre una lista di priorità da affrontare e risolvere. Spero che questo spettacolo volga al termine al più presto e cali il sipario su un esecutivo poco motivato e molto confuso. Riteniamo sia il momento di dare una svolta e quando torneremo a governare ka Regione sapremo individuare i temi da risolvere al più presto quali Sanità, politiche dei trasporti e del lavoro, turismo e sicurezza".
Movimento 5 Stelle: "Giunta del No si sottrae al dibattito sui reali problemi"
"Nella realtà non hanno neanche la forza di bocciare le proposte del M5S, nella fantasia scrivono fiumi di propaganda su un documento che è basato sul nulla. Il Defr approvato oggi è un libro fantasy che non ha nessun riscontro nella realtà e non rappresenta la fotografia della nostra Regione".
Così i portavoce del M5S Abruzzo a termine della discussione sul Defr che ha visto la maggioranza presentare un sub emendamento sostitutivo che ha fatto cadere tutte le proposte di modifica dei pentastellati. "Si sono sottratti alla discussione delle proposte, evidentemente non hanno avuto il coraggio di bocciare emendamenti che avevano come unico scopo quello di migliorare la nostra Regione e la vita degli abruzzesi. Hanno preferito prendere in giro i cittadini con un documento di programmazione che si fonda sul nulla".
Leggendo il DEFR - sottolineano i portavoce Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Pietro Smargiassi - sembra di vivere in una regione idilliaca, in una dimensione parallela in cui ci sono + 26mila occupati dal 2014; una crescita ormai consolidata in Italia e in Abruzzo con il PIL che crescerà più di quanto previsto dal Governo e dove si conferma il rafforzamento della struttura produttiva regionale. Peccato che poi leggendo i dati di enti terzi come Istat, Svimez e Censis la realtà sia ben diversa: persi 15.000 occupati, chiuse per sempre 2.500 imprese, fuggiti dalla nostra regione 11.000 abruzzesi in cerca di fortuna altrove. Tutta propaganda quella del Governo D'Alfonso: uscendo per le strade, parlando con le persone, ognuno di noi può rendersi conto che questo DEFR non solo non rappresenta la realtà ma è lontanissimo da essa".
La giunta D'Alfonso, quindi, sta basando la programmazione di questa Regione su dati artefatti e avulsi dalla verità dei dati. "Ecco la Regione del no, quella che si gira dall'altra parte davanti ai reali problemi e preferisce propagandare la fantasia di pochi individui" concludono i 5 Stelle "Ci conforta solo il fatto che oramai i cittadini abruzzesi conoscono questo modus operandi e alle prossime elezioni manderanno centro destra e centro sinistra a casa".