"L'emendamento che ho avuto l'onore di sottoscrivere con il premio Nobel professor Carlo Rubbia a favore del Gran Sasso Science Institute dell'Aquila non ha lo scopo di dare più soldi a una istituzione scientifica che, pure, come tante altre in Italia, meriterebbe di riceverli. Lo scopo è un altro e ben più importante: che il Gran Sasso Science Institute dell'Aquila possa continuare a vivere".
Lo dichiara il senatore Gaetano Quagliariello, leader di 'Idea', spiegando un emendamento alla manovra finanziaria che ha sottoscritto insieme al senatore a vita e premio Nobel Carlo Rubbia per salvare il GSSI. "L'ordinamento universitario, infatti – osserva Quagliariello -, prevede che un'istituzione, per essere accreditata, debba poter contare su un numero minimo di docenti stabilizzati. Affinché questo sia possibile, è necessario che i fondi strutturali attribuiti all'istituzione - quelli che cioè si ricevono ogni anno indipendentemente dalle contingenze - lo consentano. Ora, se questi finanziamenti strutturali non verranno adeguati alle richieste che lo stesso Ministero dell'Università avanza e non verranno stabiliti 'a regime', il Gran Sasso Science Institute dell'Aquila rischierà il prossimo anno di non poter ricevere l'accreditamento dal Ministero e la sua esistenza sarà messa in pericolo".
In questi anni l'esperienza del GSSI lo ha qualificato come una delle strutture d'eccellenza della scienza italiana, rendendolo una efficace diga al fenomeno della fuga all'estero dei nostri migliori cervelli. "L'Istituto non merita certo di chiudere e la città dell'Aquila non merita di perdere un'eccellenza conquistata a fatica dopo il terremoto. In tal senso – conclude Quagliariello -, la sottoscrizione dell'emendamento da parte del professor Rubbia è un attestato importante da parte della comunità scientifica, così come la mia rappresenta l'impegno di tutta l'amministrazione civica e della città".