Accordo trovato.
Il Consiglio regionale d'Abruzzo, riunito all'Aquila, voterà bilancio e manovra di bilancio in giornata, così da evitare l'esercizio provvisorio. La maggioranza di centrosinistra ha raggiunto un'intesa con le forze di opposizione e ha i numeri per approvare la manovra, col parere favorevole del consigliere di Abruzzo Civico Mario Olivieri, il sedicesimo voto utile.
In questo momento, la seduta è sospesa: le forze politiche stanno predisponendo un maxi emendamento al così detto 'decreto mille proroghe'.
Nei giorni scorsi, il centrosinistra non era riuscito a trovare la quadra: dunque, saltata la discussione del provvedimento in Commissione e rinviato il Consiglio del 28 dicembre su decisione della conferenza dei capigruppo, il testo è arrivato in aula così come licenziato dalla Giunta. A tenere 'appesa' la maggioranza, come prevedibile, i consiglieri malpancisti Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo che stanno giocando una partita squisitamente politica, in attesa di sciogliere i nodi sulle prossime regionali.
Il voto di Olivieri, per questo, è diventato determinante.
Andare in esercizio provvisorio avrebbe significato poter spendere mensilmente, e fino all'approvazione del bilancio, importi "non superiori ad un dodicesimo degli stanziamenti del secondo esercizio del bilancio di previsione deliberato l'anno precedente". Ovvero, le risorse economiche si sarebbero potuto usare col contagocce, eccezion fatta per questioni di particolare emergenza e indifferibilità, e non si potrebbe programmare alcunché.
In mattinata, l'assemblea ha approvato il documento di presentazione del bilancio e il presunto disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2015, in sostanza, il riallineamento dei conti regionali.
Di Nicola: "Con approvazione dei rendiconti passati, Abruzzo torna alla pari con le altre Regioni"
"Da oggi, la Regione Abruzzo, con le delibere approvate in Giunta regionale sui rendiconti passati (fino al 2017) ed il compiuto riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, torna alla pari con le altre Regioni italiane in tema di contabilità sostanziale. Nei prossimi giorni, la Corte dei conti restituirà i rendiconti 2014 e 2015 all’esito del giudizio di parifica e finalmente leggeremo le valutazioni dei giudici contabili sul nostro operato nel quinquennio trascorso".
Di Nicola ha sottolineato come ci siano voluti quattro anni "per mettere in ordine partite contabili incancrenite da 15 anni, per fare un piano di risanamento dei nostri conti regionali, per pulire ogni residuo dal bilancio, vale a dire lo strumento che organizza (ed autorizza) le nostre risorse e le nostre spese pubbliche. Sono felice. Per questo sono felice. E che troppi non lo capiscano non fa diminuire la mia felicità".