Sit-in di Cgil, Cisl e Uil questa mattina davanti alla prefettura dell'Aquila per protestare contro il blocco dell'indicizzazione delle pensioni superiori ai 1500 euro deciso dal governo e contenuto nella legge di Stabilità appemna approvata.
Una delegazione di rappresentanti delle tre sigle sindacali è stata ricevuta dal prefetto Giuseppe Linardi.
"Questa manovra" afferma Egidio Pezzutto dello Spi Cgil L'Aquila "ha bloccato le pensioni da 1500 euro in su. E' dal 2013, dal governo Monti, che va avanti questa situazione e malgrado ci sia stata anche una sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco, la misura è stata rinnovata anche per i prossimi anni".
Il blocco delle indicizzazioni colpisce in maniera singificativa, osserva Pezzuto, i pensionati abruzzesi, molti dei quali percepiscono assegni che si aggirano proprio intorno ai 1500 euro. Anche se, ricorda Pezzutto, la maggior parte dei pensionati abruzzesi prende una pensione minima, ovvero 512 euro (che nette diventano 447).
Per questi ultimi dovrebbe esserci in teoria la pensione di cittadinanza, che affiancherà il reddito, ma la Cgil è scettica anch:"ll problema è che risorse stanziate per finanziare queste due misure sono minime rispetto alle necessità e soprattutto vengono pagate con questo blocco delle pensioni superiori ai 1500 euro. E' una partita di giro. Inoltre è molto farraginoso il metodo con cui verranno assegnae, non sappiamo ancora quali saranno le regole".