Giovedì, 19 Dicembre 2019 18:36

Confindustria: a febbraio arriverà all'Aquila il presidente nazionale Boccia. Podda: "Tempi brevi per la fusione con Teramo". De Bartolomeis: "Clima di sfiducia in provincia, va invertita la rotta"

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A febbraio 2020 il presidente nazionale di Confindustria Francesco Boccia sarà all'Aquila, per partecipare ad un evento dedicato alle aree interne.

Lo ha annunciato il presidente di Confindustria L'Aquila - Abruzzo Interno Riccardo Podda che, nel pomeriggio, ha tenuto una conferenza stampa col direttore generale Francesco De Bartolomeis a margine dell'assemblea di fine anno della confederazione generale dell'industria. 

L'inizio dell'anno prossimo dovrebbe essere caratterizzato anche dal completamento del processo di fusione tra la Confindustria dell'Aquila e la "sorella" di Teramo, "il primo obiettivo di mandato della mia presidenza" ha ribadito Podda, eletto dall'assemblea dei soci il 31 gennaio scorso subentrando a Marco Fracassi che aveva avviato il progetto. "Stiamo completando la redazione di una serie di documentri strutturali e normativi che serviranno alla costituzione della nuova associazione, e ringrazio Confindustria nazionale per il supporto che ci sta dando; voglio essere chiaro ma scaramantico: non diamo date, ma il processo di fusione è in una fase assolutamente avanzata. Non prevedo tempi lunghi", ha confermato il presidente.

Podda ha ribadito, altresì, l'obiettivo perseguito in questo primo anno di presidenza, e cioé "rimettere Confindustria L'Aquila - Abruzzo Interno al centro del gioco dei corpi intermedi presenti sul territorio; col tempo, la nostra visibilità si era appannata: ora, stiamo ripartendo con slancio. D'altra parte, se in Italia abbiamo difficoltà nella gestione dei conflitti sociali lo si deve al deperimento dei corpi intermedi che hanno sempre svolto una funzione di mediazione e stabilizzazione fondamentale. Stiamo mettendo in campo energie positive e competenze per tornare ad esercitare questo ruolo, per recuperare le relazioni con le Istituzioni territoriali, nazionali ed europee".

In questo senso, "è fondamentale il dialogo con l'Università e i centri di ricerca: sul nostro territorio c' una concentrazione interessantissima" ha voluto sottolineare Podda.

L'analisi di contesto è stata affidata a De Bartolomeis. "C'è un clima di sfiducia, dovuto al momento economico complicato", ha riconosciuto il direttore generale; "il 2019 è stato un anno complesso: non siamo riusciti a risolvere la questione della restituzione delle tasse sospese che preoccupa le imprese del territorio. Posso dire, però, che ci sono ottimi spiragli: con l'ulteriore proroga di 6 mesi concessa dal Governo, sono certo che riusciremo ad ottenere il risultato sperato. L'interlocuzione col ministro Amendola è continua e proficua, c'è grande attenzione a questa tematica". Certo, ci sono altri elementi di preoccupazione: "dovessero passare la sugar tax e la plastic tax, così come annunciate, alcune aziende lascerebbero il territorio, e penso a Coca Cola, in particolare".

"Acquisito e metabolizzato" il dato, drammatico, della scomparsa di 10mila posti di lavoro in provincia, nell'ultimo decennio, "nel 2020 va invertita assolutamente la rotta: il territorio aquilano si estende per oltre 5 mila km quadrati, rappresenta la metà del territorio regionale, e vi sono aree ad alto tasso di marginalizzazione, lontane dai centri sanitari, dall'accesso ai servizi essenziali, che si stanno svuotando; in provincia, abbiamo perso 4 mila residenti in 4 anni: soltanto la Valle Peligna, che registra un tasso di disoccupazione giovanile del 41%, ne ha persi un migliaio. E' chiaro che, in questo contesto, l'economia si impoverisce e non fiorisce l'imprenditoria. Pur nelle difficoltà - ha aggiunto De Bartolomeis - Confindustria L'Aquila è al fianco delle sue imprese: abbiamo assistito numerose aziende, ci stiamo impegnando per far sì che le realtà del territorio abbiano nel loro organico competenze di caratura manageriale, che siano in grado di intercettare l'internazionalizzazione, di cogliere le sfide della informatizzazione, dell'industria 4.0. Per questo, abbiamo realizzato con Federmanager Abruzzo e Molise un progetto per mettere a disposizione delle piccole e medie imprese apporti manageriali a costo zero; come detto, dobbiamo innalzare il tasso di maturità digitale delle aziende della provincia e, dunque, a breve apriremo una call per dare la possibilità ad una decina di realtà di fare il così detto assessment digitale". 

C'è poi un tema legato all'accesso al credito: "le banche hanno chiuso i rubinetti. In questo senso, abbiamo stilato una convenzione con Assolombarda per offrire un servizio dedicato alle pmi che si chiama 'Bancopass', e che aiuterà le realtà del territorio a rappresentare in modo professionale al sistema creditizio i propri dati economici".

E' un momento difficile, insomma, ma nel 2020 "ci impegneremo ancor di più, anche tramite il tavolo delle attività produttive che stiamo coordinando, per fare da pungolo alla politica così da ottenere interventi speciali che questo territorio richiede". Anche attraverso la leva del 4% dei fondi per la ricostruzione del cratere destinati allo sviluppo socio economico: "è uno dei temi che sta all'ordine del giorno del tavolo; in realtà - ha ribadito De Bartolomeis - sulle risorse c'è stata sempre un poco di confusione. Ce ne hanno sempre parlato ma non le abbiamo mai viste. Per questo, abbiamo chiesto un incontro con la cabina di regia, per capire la reale consistenza del fondo - si parla di 100 milioni circa ancora da impegnare - e le modalità tecniche per accedervi".

 

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