"La provincia dell'Aquila, a causa dell'emergenza coronavirus, vive un momento di estrema criticità, con le circa 40mila imprese del territorio, che rischiano il tracollo, se non ci saranno interventi di sostegno immediati. Ma la Camera di commercio dell'Aquila non ha messo in atto nessuna iniziativa di supporto al sistema economico locale, né ha speso una sola parola da quando è iniziativa l'emergenza".
Il direttore della Cna della provincia dell'Aquila, ex vice presidente dell'ente camerale nel precedente mandato, pone con forza il problema "del mancato sostegno della Camera di Commercio aquilana e del presidente, Lorenzo Santilli, al fianco delle aziende, in un momento così delicato per il territorio. Mentre le altre Camere di commercio abruzzesi hanno attivato immediatamente misure a sostegno delle gravi conseguenze del coronavirus, in particolare l'ente teramano ha stanziato 300mila euro per progetti per l'accesso al credito e il rilancio turistico del settore produttivo, nonché per attivare bandi europei", dice Del Re, "e la Camera di commercio Chieti-Pescara ha, addirittura, stanziato 5 milioni di euro, attingendo al fondo di riserva, per supportare le imprese nel periodo di fermo produttivo, effettuando anche una donazione di 200mila euro alle strutture sanitarie di riferimento, la Camera di commercio dell'Aquila, seppure non come elemento risolutivo, non ha attivato alcuna azione per aiutare le 40mila imprese della provincia, che rappresentano un potenziale occupazionale di diverse centinaia di migliaia di posti di lavoro, a superare la grave situazione economico-sociale, che avrà riflessi negativi importanti sullo sviluppo e la tenuta economico-finanziaria del territorio. Elemento ancor più grave, il silenzio assordante della Camera di commercio aquilana che, dall'inizio della grave emergenza, non ha inteso spendere neppure una parola per le imprese in affanno".
Del Re dichiara che "è necessario guadare avanti mettendo in campo delle azioni concrete, di supporto all'azione nazionale del Governo, che possano sostenere le piccole e medie imprese, come le grandi realtà industriali e che, di riflesso, vanno a beneficio di tutti i cittadini. In provincia dell'Aquila ci sono migliaia e migliaia di partite Iva e aziende di piccole e medie dimensioni che rischiano il tracollo e, dopo il fermo forzato, di non riaprire più le proprie attività e professioni. Riceviamo e raccogliamo continue segnalazioni e sollecitazioni, tant'è vero che nostri uffici stanno svolgendo un orario continuato di servizio e consulenze", aggiunge Del Re, "che intendiamo girare pubblicamente all'ente deputato a svolgere il ruolo che gli compete, ovvero la Camera di commercio dell'Aquila, che ha i fondi per farlo, anche attingendo alla piattaforma nazionale di Unioncamere, che ha dato totale disponibilità a sostenere i singoli territori per fronteggiare l'emergenza Covid-19".
Servono interventi coraggiosi, imponenti e tempestivi, da parte delle istituzioni per evitare danni irreparabili al sistema delle imprese e al tessuto sociale: "irrorare il sistema economico di liquidità per evitare mancati pagamenti, al 94 per cento delle nostre aziende, che avranno problemi economici nei prossimi mesi, garantire la sopravvivenza e consentire una ripresa immediata. Le piccole imprese hanno bisogno di coraggio e supporto finanziario, ma soprattutto serve un piano per il futuro, da attuare non appena l'attuale situazione di emergenza sanitaria sarà alle spalle. La Camera di commercio dell'Aquila dia un forte segnale chiaro, che tutti si aspettano, cittadini e imprenditori, per salvaguardare l'economia locale. E non taccia, singolarmente, come avviene ormai da tempo. Un forte riconoscimento va, invece, a tutti gli operatori del sistema sanitario che stanno dimostrando di compiere appieno il loro dovere, con un impegno straordinario".