Mercoledì, 08 Aprile 2020 19:55

Voucher per l'agricoltura, no di Cgil, Cisl e Uil alla proposta di Imprudente e Fioretti

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No al ripristino dei voucher in agricoltura.

Ad affermarlo, in risposta a quando dichiarato dagli assessori regionali Emanuele Imprudente (Agricoltura) e Fioretti (Lavoro), sono le segreterie regionali abruzzesi di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila-Uil.

La nota completa

L’assessore alle Politiche Agricole, Imprudente, e quello del Lavoro, Fioretti della Regione Abruzzo, hanno rilasciato un comunicato stampa apparso ieri dove hanno chiesto al Governo, con una nota ufficiale, la reintroduzione  dei voucher in agricoltura.

La richiesta viene fatta dagli assessori regionali forse perchè le organizzazioni datoriali agricole hanno rilanciato l’uso dei voucher da quando è iniziato il clima di emergenza nel nostro Paese per l’epidemia del Covid-19.

Non siamo d’accordo con quanto preannunciato,  riteniamo paradossale che Imprudente e Fioretti, Assessori di questa Regione, spieghino la richiesta della reintroduzione dei voucher come la possibilità per lavoratori già in forte difficoltà per il blocco di altri settori da quello agricolo, di arrotondare il loro reddito con il lavoro di raccolta nelle campagne. Ricordiamo ai due Assessori che in agricoltura è gia previsto l’uso dei voucher per prestazioni occasionali/accessorie e non per il lavoro ordinario.

La richiesta portata avanti dagli Assessori Imprudente e Fioretti porta solo ad una maggiore precarizzazione del lavoro in agricoltura, utile solo alle Imprese di dimensioni maggiori che, attaverso l’uso dei voucher, possono così aggirare l’applicazione del Contratto nazionale di lavoro aprendo così allo sfruttamento di chi lavora nel settore con retribuzioni a questo punto risibili per una giornata di lavoro che oggi il contratto nazionale  prevede essere pari a sei ore e trenta giornaliere. Si produrrebbe in sintesi lavoro nero-grigio.

Infine portiamo all’attenzione dei due Assessori che la Regione Abruzzo si è dotata di un Osservatorio regionale contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura, costituito da Inps-Inail, Ispettorato del Lavoro, dalle Assoociazioni datoriali Abruzzesi meno una, Organizzazioni Sindacali di categoria e Anci, prima che fosse emanata la L.199/2016. Una legge voluta fortemente dalle Organizzazioni Sindacali per contrastare il lavoro illegale, il sottosalario, il caporalato, per garantire dignità ai lavoratori agricoli che non debbono esere sfruttati e che prevede sanzioni per tutte quelle Imprese che non rispettano le leggi sul lavoro, sulla salute e sicurezza dei lavoratori,  del contratto nazionale. Una ulteriore estensione dei voucher significherebbe, per le Imprese agricole che non rispettano quelle norme, aggirare le sanzioni contenute nella suddetta Legge.

Fai, Flai e Uila, insieme a Cgil, Cisl e Uil nazionali, hanno già fatto pervenire una lettera al Presidente del Consiglio Conte, ed alle Ministre del Lavoro e dell’Agricoltura, Catalfo e Bellanova, con la quale esprimono tutto il loro dissenso per la reintroduzione dei voucher in agricoltura e chiedono di evitare che il Governo, nel momento della conversione in legge del Cura Italia o nella predisposione di altri decreti, modifichi la normativa attuale dei voucher in agricoltura.  

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