Dal pizzaiolo al panettiere, dal programmatore al social media manager: sono solo alcuni dei circa 200 corsi di formazione gratuiti che Garanzia Giovani mette a disposizione dei giovani abruzzesi che non studiano e non lavorano.
"Le possibilità di trovare un corso che stimoli l'attenzione dei più giovani sono molto alte - esordisce l'assessore alla Formazione, Istruzione, Politiche del lavoro e Sociale Pietro Quaresimale -. L'offerta di Garanzia Giovani in Abruzzo è qualificata e mette a disposizione dei giovani molte opportunità. Si tratta di corsi di formazione, completamente gratuiti, che permettono a giovani di acquisire competenze e di entrare nel mondo del lavoro. Ed è proprio l'inserimento nel mondo del lavoro l'obiettivo principale di Garanzia Giovani, cui tendono anche le altre misure previste all'interno del programma, come l'accompagnamento al lavoro o il tirocinio extracurriculare".
"Si tratta di un programma ambizioso per il quale la Regione Abruzzo ha programmato complessivamente circa 26 milioni di euro". Per accedere ai corsi di formazione gratuiti i giovani fino a 29 anni, disoccupati che non studiano, devono iscriversi a Garanzia Giovani e chiedere di aderire alla Misura 2-A. Molto agevole inoltre è la possibilità di aderire al corso".
"Sui siti istituzionali (regione.abruzzo.it e selfi.regione.abruzzo.it) - spiega l'assessore Quaresimale - il giovane iscritto a Garanzia Giovani sceglie il corso di formazione più adatto alle sue inclinazioni o ai suoi gusti, contatta direttamente l'organismo di formazione che organizza il corso e si iscrive senza nessun altro adempimento burocratico. Per tutelare la salute dei giovani in questo periodo di emergenza sanitaria - prosegue l'assessore - abbiamo previsto la possibilità per gli organismi di formazione di utilizzare, se i contenuti del percorso lo permettono, la formazione a distanza. E questo lo abbiamo fatto proprio per incentivare e agevolare i giovani".
"Il numero rilevante dei corsi gratuiti a disposizione e la snellezza delle procedure aiutano ad essere ottimisti sulla riuscita della misura, anche in ragione del fatto che le imprese possono attingere proprio ai "nuovi formati" per contratti di lavoro o rapporti di tirocinio".