A notte inoltrata, il Consiglio regionale ha approvato - con il voto favorevole della maggioranza e il voto contrario delle opposizioni - la Legge di Stabilità Regionale 2022.
Approvati alcuni emendamenti al provvedimento che prevedono, tra l'altro:
- contributi al Parco regionale Sirente-Velino per risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica (100.000 euro);
- Abruzzo Regione del Benessere (650.000);
- cofinanziamento del Programma di Sviluppo Rurale (3.000.000);
- interventi in materia di cultura e turismo come Tsa, Borghi più belli, progetto Movete e altri (1.000.000);
- sistema di trasporto funiviario (1.000.000);
- Museo della Perdonanza (100.000), Fondazione Di Persio-Pallotta (200.000);
- interventi di riqualificazione delle aree urbane di Vasto (80.000), Francavilla al mare (100.000) e Opi (20.000), valorizzazione delle attività di Crua e Cotir, interventi per fronteggiare il fenomeno dell’erosione della costa;
- sostegno alle imprese che operano nel porto di Pescara;
- risorse per il comprensorio turistico del Voltigno (200.000), per l’Istituto tecnico superiore di Ortona (150.000), per il Teatro Marrucino (300.000), per la realizzazione di residenze universitarie Chieti-Pescara (1.200.000).
E’ stato approvato a maggioranza anche il pdl 242/2021, il Bilancio di previsione finanziario 2022-2024.
Sono passati alcuni emendamenti che prevedono:
- il cofinanziamento del programma di mobilità sostenibile (1.900.000 euro);
- il finanziamento per i nuovi impianti funiviari regionali (2.000.000);
- gli interventi a sostegno delle politiche agricole (1.700.000 per ogni annualità);
- il contributo straordinario al Comune di Vasto (200.000);
- il finanziamento delle leggi regionali in materia di turismo itinerante e distillerie di birra artigianale oltre agli interventi per il settore sociale e il socio- sanitario, come quelli desinati a malati oncologici, associazioni di volontariato, bisogni alimentari, fondo per le associazione dei non vedenti (600.000);
- per il trasporto pubblico locale (oltre 3.618.000) e per la Protezione civile (600.000).
Si è evitato così, all'ultimo giorno utile, l'esercizio provvisorio.
D'altra parte, il parere del collegio dei revisori dei conti è tardato per le modifiche apportate al bilancio dalla Giunta regionale a seguito del pronunciamento della Corte dei Conti che ha bocciato la rateizzazione a 20 anni, portandola a dieci, del mutuo del debito strutturale della Regione Abruzzo.
Un parere, quello dei revisori, positivo sebbene con pesantissime riserve: manca un piano di rientro aggiornato dal deficit, è stato messo nero su bianco, in più il collegio ha certificato di non avere elementi sufficienti per poter consapevolmente dare il suo parere in merito alla congruità degli stanziamenti; parliamo di un disavanzo complessivo stimato a oltre 360 milioni di euro, e la programmazione prevista è a forte rischio.
Come non bastasse, su disposizione della presidenza del consiglio regionale sono stati stralciati 26 articoli su 37 che non avevano "effetti finanziari"; sta di fatto che, al termine dei lavori, il presidente dell'assise Lorenzo Sospiri ha così commentato l'approvazione del bilancio: "Ringrazio i colleghi di opposizione che hanno permesso, con serietà, che in un solo giorno si facesse la finanziaria della Regione Abruzzo. Ringrazio i colleghi di maggioranza che con il loro lavoro hanno permesso di migliorare la finanziaria. Ringrazio il Presidente Marsilio e l'assessore Liris con i suoi funzionari. Auguro ai miei colleghi in quarantena di uscire presto e agli abruzzesi Buon anno. Tra tante chiacchiere la Regione Abruzzo ha la sua finanziaria. È una regione in equilibrio, ci sono tanti investimenti, ci sono 49 milioni di meno a disposizione ma non ci sono tasse aumentate".
"L’approvazione in tempi record del bilancio è un segnale di stabilità e maturità politica, nonostante la corsa contro il tempo che ci ha impegnati nei necessari aggiustamenti dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dimezzato i tempi di rientro dal debito. Abbiamo a disposizione 49 milioni di euro in meno ma non per questo avremo meno servizi”, le parole dell’assessore regionale al Bilancio, Guido Liris, che esprime "entusiasmo e soddisfazione" dopo l’approvazione, nella notte, del documento contabile da parte del Consiglio regionale.
"L’emendamento che ho preparato ed è stato condiviso dalla maggioranza, che ringrazio, ha poi consentito di completare alcune poste in bilancio che hanno permesso di prevedere contributi per finalità strategiche", aggiunge Liris. "Un plauso devo rivolgerlo all’intera struttura della Regione, al presidente Marco Marsilio e all'intero Consiglio regionale, in particolare i consiglieri di maggioranza che hanno compreso e apprezzato l’importante lavoro compiuto", rileva l'assessore, "sicuramente perfezionabile anche alla luce del parere dei revisori dei conti, ma che costituisce un punto fermo che ci consente di mantenere invariati i servizi senza aumentare le tasse, nonostante i pesanti tagli, le ingenti spese per fronteggiare l'emergenza sanitaria ma, soprattutto, il fatto che i tempi di rientro dal debito strutturale siano stati dimezzati. Il nostro impegno sarà ora tutto rivolto ad un costante monitoraggio della spesa, considerando pure che andrà adottato un piano di rientro nel rispetto della normativa vigente e della decisione della Corte Costituzionale e, se necessario, apporteremo con tempestività le dovute modifiche al bilancio di previsione 2022-2024 al fine di garantire il mantenimento del rispetto degli equilibri di bilancio".
Liris ha inteso rivolgere un ringraziamento anche ai consiglieri delle minoranze "che, senza ostruzionismo fine a se stesso, hanno permesso l’approvazione del bilancio in un solo giorno”.
Tuttavia, le opposizioni sono piuttosto critiche; il centrosinistra parla di documento confuso e pieno di lacune. "Non c’era nulla in questo bilancio che potesse essere avallato, per questo abbiamo votato contro. Un documento pieno di errori e lacune, caotico e confusionario che, ancora una volta, non programma il futuro della regione. L’Abruzzo è fermo da tre anni, si vede oggi cancellata la promessa riduzione delle tasse, il deficit della sanità è di nuovo esploso, come esplosiva è la mobilità sanitaria passiva che si traduce in costi altissimi per un comparto che rischia un nuovo commissariamento; si taglia sul trasporto pubblico esponendo il settore a debiti fuori bilancio, sotto scacco anche le risorse per il sociale e il diritto allo studio, nessuna attenzione per l’agricoltura, l’industria, l’innovazione: sono queste le ragioni del nostro no", le parole dei gruppi di centrosinistra.
"È andata in scena una vera e propria commedia dell’assurdo – l'affondo di Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Sandro Mariani e Marianna Scoccia - Non è mai accaduto negli ultimi anni che l’Abruzzo approvasse così tardi il Bilancio di previsione, un oggetto misterioso per tutti, revisori compresi, a causa dell’impossibilità di analizzare i documenti e della mancanza di parti essenziali, come il piano di rientro dal deficit. In questi giorni, i lavori in aula sono andati avanti solo grazie al nostro senso di responsabilità che oggi è stato anche gravemente apostrofato da chi usa toni violenti perché, forse, non ha argomenti seri e convincenti da proporre".
Chiaro il riferimento al capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo che si è rivolto con epiteti pesanti al collega di opposizione Sandro Mariani, per poi scusarsi.
"Ritardi e confusione per un documento che presentava vizi di legittimità già in partenza, a causa proprio della mancanza del piano di rientro del disavanzo, essenziale per capire che tipo di sacrifici aspettano la comunità in termini di servizi nei prossimi mesi. I fondi delle cartolarizzazioni usati per coprire le Omnibus, i conti in rosso sulla sanità, tanto da portare l’assessore persino a rimpiangere il commissariamento, i tagli al sociale, all’agricoltura, alla pesca, le risorse non reintegrate per i trasporti e la mancanza di una programmazione capace di restituire respiro e prospettivo all’Abruzzo anche attraverso il sostegno alle imprese. Scelte calate ancora una volta dall’alto, secondo la tradizione del centrodestra di non condividerle con le parti sociali, che hanno espresso un giudizio durissimo sul documento cardine dell’attività amministrativa del Governo regionale di centrodestra. Un governo, forse, troppo distratto dalle liti e dai giochi di potere in questi anni, impegnato 24 ore su 24 a fare politica non per gli abruzzesi, ma per i partiti di appartenenza, senza una guida davvero presente e interessata allo sviluppo e alla crescita che alla nostra regione serve in un momento irripetibile di rilancio".
"La sessione bilancio di Regione Abruzzo è arrivata alla sua conclusione a termine di un percorso lungo, difficile, pieno di ostacoli e di incertezze che rimangono nonostante il lavoro fatto", rincara la dose il Movimento 5 Stelle. "La Giunta Marsilio e la maggioranza hanno dimostrato di non saper fare programmazione per il futuro della nostra regione e di navigare a vista. Una cosa tanto più grave alla luce della recrudescenza della pandemia che ha colpito anche il Consiglio regionale".
Ha sottolineato la capogruppo Sara Marcozzi: "Ho avuto il compito di presiedere, al posto del Presidente Montepara, la Commissione Bilancio. L'ho fatto col massimo senso di responsabilità, di rispetto delle Istituzioni e di lealtà verso l'Abruzzo. Proprio con questo spirito tutto il Movimento 5 Stelle ha lavorato per arrivare all'approvazione del miglior bilancio possibile, intervenendo con tutti gli strumenti a nostra disposizione sul testo inizialmente presentato. Lo abbiamo fatto ottenendo fondi per interventi concreti sul territorio, che andranno a migliorare la vita degli abruzzesi".
Sono evidenti le difficoltà emerse dopo la pandemia, "ma non sono comunque sufficienti a giustificare i tre anni di legislatura in cui non si è cambiato niente" ha proseguito Marcozzi. "A questo bilancio manca un documento essenziale quale il piano di rientro dal deficit di oltre 360 milioni di euro; una lacuna gravissima, denunciata anche dal Collegio dei revisori dei conti, che mette in pericolo quanto previsto finora, rischiando di far pagare le conseguenze agli abruzzesi. Non è stata ancora presentata la rete ospedaliera, e anche su questo siamo in enorme ritardo, mentre l'emergenza Covid corre veloce e le code per i tamponi sono infinite. Non ci sono fondi sufficienti per l'edilizia popolare e nemmeno vediamo risorse sulla Film Commission, gettando al vento altre occasioni per promuovere la nostra regione. Per questo sono costretta a ripetere che non c'è alcuna pianificazione per i prossimi anni dell'Abruzzo. La verità è che solamente grazie all'atteggiamento tenuto dal Movimento 5 Stelle e da tutte le opposizioni si è potuto evitare l'esercizio provvisorio, che sarebbe stata una catastrofe per la nostra regione nel pieno della nuova ondata del covid".