Lunedì, 11 Aprile 2022 09:30

Fare centro, scontro politico alla vigilia delle elezioni. Liris: "Subito scorrimento graduatorie e nuovo bando". Albano: "Inerzia totale fino ad oggi, ci vorranno almeno altri 10 mesi per accedere alle risorse"

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“Altri 10 milioni di euro saranno disponibili per la ripresa socio-economica dell’Aquila e dell’area del cratere sismico del 2009, coi quali procederemo allo scorrimento delle graduatorie del bando ‘Fare Centro’ e finanzieremo un nuovo bando 'Fare Centro 2.0' per sostenere le attività produttive”.

Lo ha annunciato l’assessore regionale al Bilancio Guido Liris, che ha inviato una missiva al coordinatore della Struttura tecnica di missione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Presenti, nella quale ha formalizzato la richiesta “di voler destinare una quota delle economie del Programma Restart ad oggi disponibili e, se necessario, parte di quegli stanziamenti allocati nell’Asse 1 del ‘sistema industriale’ mai impegnati e, quindi, non utilizzati, sia preliminarmente per lo scorrimento della graduatoria in essere del bando 'Fare centro' (fino ad arrivare a finanziare quegli interventi valutati con punteggi significativamente indicatori di una buona qualità progettuale) sia per l’avvio di un nuovo bando, con le medesime finalità, e diretto quindi al tessuto economico dei centri storici del cratere 2009. Nel caso in cui il nuovo bando avesse un riscontro impattante, saranno ulteriormente reperite e stanziate le somme necessarie”.

Parole che hanno fatto parecchio discutere, se è vero che si attende da anni lo scorrimento della graduatoria e un nuovo bando; annunciarlo ora, a due mesi dalle elezioni comunali, ha fatto storcere il naso a molti.

Liris, che ha spiegato nel documento inviato al capo della struttura tecnica di missione come “i fondi dell’Asse 1 potranno essere reintegrati con le nuove assegnazioni del 4% delle risorse finanziarie stanziate per la ricostruzione e per le quali sono a chiedere (la richiesta è rivolta a Presenti) aggiornamenti e specifiche utili, al fine di poter disporre di tempi e modi per avviare l’interlocuzione con il territorio e disegnare la nuova progettualità del Restart 2.0”, ha ricordato la “vitale importanza di tali risorse per il tessuto produttivo delle aree interne. Per le imprese sarà una nuova iniezione di liquidità, un’autentica boccata di ossigeno a tutti gli effetti”, sottolinea l’assessore, “destinata a dare nuova linfa ad un tessuto produttivo provato dalla pandemia e, in taluni casi, dalle congiunture internazionali”.

Duro l'affondo del consigliere comunale del Pd Stefano Albano. “A ridosso delle consultazioni elettorali la Giunta regionale rispolvera il bando ‘Fare Centro’, annunciando lo stanziamento di 10 milioni per lo scorrimento delle graduatorie e la predisposizione di un nuovo bando. Peccato che già lo scorso dicembre lo stesso Liris rassicurò i beneficiari circa l’avvenuta attivazione di tutte le procedure necessarie all’erogazione delle risorse a copertura dei finanziamenti. Oggi scopriamo che da allora nulla è stato fatto”.

Quattro mesi fa - ha ricordato Albano - l’assessore regionale al Bilancio “annunciò come le procedure finalizzate allo scorrimento della graduatoria fossero già in fase avanzata, assicurando risorse disponibili già in bollinatura presso la Ragioneria Generale dello Stato e quindi pronte ad essere erogate. Purtroppo, dalle sue stesse dichiarazioni, scopriamo che ad oggi l’unico atto concreto è una richiesta formale inviata al coordinatore della Struttura tecnica di missione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carlo Presenti, riguardante l’individuazione di risorse da destinare allo scorrimento della graduatoria e alla predisposizione di un nuovo bando. Ciò vuol dire che verosimilmente passeranno circa 10 mesi prima che i beneficiari possano accedere a tali risorse, visto che la richiesta dovrà passare prima per il comitato interministeriale e poi per il Cipe, che dovrà calendarizzare la richiesta. E i tempi per la predisposizione di nuovo bando saranno ancora più lunghi”.

Già a gennaio 2021 Albano aveva lanciato l’allarme sull’immobilismo e l’inerzia della giunta regionale rispetto allo scorrimento totale dei beneficiari del bando ‘Fare Centro’ sulla linea di intervento B. “Si è puntualmente verificato quanto paventato oltre un anno fa: l’annuncio di un nuovo bando a ridosso delle elezioni utile soltanto a sostenere la propaganda della destra che, in 5 anni di governo della città, non ha fatto nulla per dare impulso alla rinascita del centro e all’economia del capoluogo. Perché pur avendo questo importante strumento a disposizione da ben due anni, si è scelto colpevolmente di non agire? Perché non utilizzare questo strumento in piena pandemia per offrire un sostegno concreto ai tanti commercianti o artigiani in difficoltà? Il tempo perso quanto è costato agli imprenditori e alla città?”.

“Fare Centro è stato finora l’unico vero strumento messo in campo dalle istituzioni in grado di sostenere la rinascita del centro storico - ha rivendicato Albano - rinascita che altrimenti è lasciato allo spontaneismo dei cittadini aquilani che, con ammirevole coraggio, hanno deciso di tornare a vivere in centro oppure di farne la sede della propria attività nonostante le difficoltà che ancora ci sono. L’unico interesse che l’amministrazione Biondi ha curato scrupolosamente è stato quello di preservare la poltrona. E’ arrivato il momento di mandare a casa questa Giunta: altri 5 anni di immobilismo segnerebbero per il capoluogo il definitivo affossamento”.

Ultima modifica il Lunedì, 11 Aprile 2022 22:23

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