Mercoledì, 30 Settembre 2015 18:02

Abruzzo, manifatturiero in ripresa: bene produzione e fatturato. Ancora male l'occupazione

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Il sistema manifatturiero abruzzese mostra incrementi di produzione, fatturato sia totale che estero sebbene perdurino criticità occupazionali. Il clima di opinione è in miglioramento.

Le grandi imprese registrano le migliori performance degli indicatori rispetto allo scorso anno.

A rivelarlo è l'indagine congiunturale del Cresa relativa al secondo trimestre 2015, che si basa sulle informazioni raccolte da Questlab presso un campione di 409 imprese manifatturiere abruzzesi con almeno 10 addetti.

La produzione è aumentata del 3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2014. Hanno influito, in particolare gli andamenti registrati dalla produzione di mezzi di trasporto e da quella elettromeccanica ed elettronica (+9,6% e +4,3%) positivi e superiori alla media regionale. Ad eccezione della lavorazione di minerali non metalliferi, la cui produzione diminuisce a livello tendenziale (-2,3%), tutti gli altri comparti crescono, però meno della media regionale. Registrano l'aumento maggiore, pari al doppio della media, le grandi imprese (oltre 250 addetti) tra le quali sono comprese quelle della produzione dei mezzi di trasporto. Le imprese medie (50-249 addetti) e quelle piccole continuano a mostrare una dinamica positiva ma inferiore.

Anche il fatturato cresce a livello tendenziale (+4,1%) e, come per la produzione, grazie in particolare alla fabbricazione di mezzi di trasporto (+12,3%). Tutti gli altri comparti, tra cui soprattutto la metalmeccanica, risultano in crescita, ma fanno eccezione la lavorazione di minerali non metalliferi e l'elettromeccanica ed elettronica.

La dinamica del fatturato è stata influenzata anche dalla domanda proveniente dai mercati internazionali. Il fatturato estero è cresciuto in misura apprezzabile (+3,5%) con risultati particolarmente brillanti nella produzione di mezzi di trasporto e nella metalmeccanica. Performance negative sono state più frequenti (lavorazione di minerali non metalliferi, tessile e abbigliamento, elettromeccanica ed elettronica).

Il portafoglio ordini aumenta, in particolare gli ordini interni (+4,0%). E' un segnale positivo perché conferma l'inversione di tendenza rilevata nel trimestre precedente, oltretutto con un sensibile incremento dell'intensità e ampliamento del numero di settori coinvolti. Ai mezzi di trasporto e al tessile-abbigliamento, già interessati nel trimestre precedente, si sono aggiunti, infatti, la metalmeccanica insieme con l'elettromeccanica ed elettronica. Sembra quindi che si confermi e rafforzi il miglioramento del clima di fiducia sia delle famiglie che delle imprese nazionali.

Gli ordini esteri sono cresciuti leggermente meno (+2,9%) rispetto a quelli nazionali, ma l'aumento coinvolge un maggior numero di comparti tra cui, in particolare, quello chimico-farmaceutico (+7,1%).

I livelli occupazionali mostrano a livello tendenziale risultati ancora negativi (-0,6%) ma meno pesanti rispetto a quelli del trimestre precedente. Diminuzioni occupazionali hanno riguardato la quasi totalità dei comparti, in particolare legno e mobili (-4,8%), mentre l'unico lievissimo incremento ha interessato il settore alimentare (+0,3%). Cali dei livelli di occupazione hanno interessato le imprese di tutte le dimensioni ma in particolare quelle più grandi (-0,9%).

Le previsioni degli imprenditori per il prossimo semestre sembrano mostrare un certo ottimismo: prevalgono valutazioni positive per la produzione, per il fatturato e per gli ordini sia interni che esteri. In particolare le opinioni favorevoli sono più diffuse tra gli imprenditori dei comparti alimentare, legno e mobili metalmeccanica e mezzi di trasporto. L'occupazione, invece, fa registrare una prevalenza di opinioni negative, soprattutto nei settori elettromeccanica ed elettronica, tessile e abbigliamento, legno e mobili, con la sola eccezione del comparto alimentare.

"Gli andamenti della produzione, del fatturato sia totale che estero, degli ordini sia nazionali che stranieri, sono positivi, cosi come accade già da diversi trimestri, e ci fanno ben sperare per il futuro" afferma il Direttore del Cresa Francesco Prosperococco. "Finalmente anche gli imprenditori possono guardare ai prossimi mesi con ottimismo, così come risulta dalle loro previsioni. Rimane l'incognita dell'occupazione il cui andamento è in calo rispetto all'anno scorso, ma in lieve aumento nel trimestre, e non è previsto in miglioramento nei prossimi mesi". il Direttore Francesco Prosperococco evidenzia come continuino a svolgere un ruolo fondamentale le imprese che producono mezzi di trasporto, con andamenti vivaci di produzione, fatturato totale ed estero e soprattutto con il sorprendente sensibile incremento degli ordini nazionali, chiaro segnale di ripresa della fiducia di famiglie e imprese.

"Dalle elaborazioni congiunturali, quindi, sembra si possa dire che il peggio è passato, considerando che si confermano i primi sintomi della ripresa" aggiunge il Presidente del Cresa Giandomenico Di Sante.

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