Martedì, 23 Febbraio 2016 14:36

Serge Latouche a L'Aquila

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latouche

Un’affollatissima Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila, ha oggi accolto l’economista e filosofo francese Serge Latouche. Nel corso del convegno “Educare alla decrescita”, l’intellettuale di fama mondiale ha illustrato i fondamenti della sua teoria della decrescita, una filosofia di critica al produttivismo e al consumismo. “Decrescita non vuol dire recessione- ha spiegato Latouche- ma rallentare la globalizzazione. Ripensare un modello di società che si allontani dai precetti della teoria neoliberista e dall’obiettivo della crescita illimitata che porterà inevitabilmente al collasso”. Contro l’economicismo che ha plasmato la nostra società a livello anche politico e sociale, la ricetta di Latouche è la “decolonizzazione dell’immaginario” , una demondializzazione e rilocalizzazione che ristabilisca il senso di vivere bene localmente. (ele.fa.)

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Un’affollatissima Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila, ha oggi accolto l’economista e filosofo francese Serge Latouche. Nel corso del convegno “Educare alla decrescita”, l’intellettuale di fama mondiale ha illustrato i fondamenti della sua teoria della decrescita, una filosofia di critica al produttivismo e al consumismo. “Decrescita non vuol dire recessione- ha spiegato Latouche- ma rallentare la globalizzazione. Ripensare un modello di società che si allontani dai precetti della teoria neoliberista e dall’obiettivo della crescita illimitata che porterà inevitabilmente al collasso”. Contro l’economicismo che ha plasmato la nostra società a livello anche politico e sociale, la ricetta di Latouche è la “decolonizzazione dell’immaginario” , una demondializzazione e rilocalizzazione che ristabilisca il senso di vivere bene localmente. (ele.fa.)

Ultima modifica il Martedì, 23 Febbraio 2016 15:00
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