Mercoledì, 02 Luglio 2014 11:17

Mercoledì 2 luglio #1

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Il Mondiale Brasiliano dell'Italia e dell'Abruzzo non era ancora finito. Dopo l'uscita di Marco Verratti con l'Uruguay di Suarez, al 16' dell'ottavo di finale Belgio- StatiUniti è entrato con tanto di prefisso telefonico pescarese inciso sulla maglietta, Mario Ferri,  25enne di Montesilvano, detto il Falco e con alle spalle una candidatura al Consiglio Comunale per "Fratelli d'Italia". Ferri ha fatto di nuovo invasione attraversando tutto il campo dell' 'Arena Fonte Nova' di Salvator rimanendoci per quasi due minuti e dando vita ad una delle invasioni più lunghe della storia, almeno a questi livelli. Sembrano lontani quei tempi in cui appena qualche spettatore entrava in campo veniva subito inseguito da guardie con i manganelli. Ma forse questo succede in Italia, non in Brasile.

Sulla tradizionale maglietta di Superman il falco portava due scritte:  "Save Favelas Children" e "Ciro Vive" in memoria del tifoso napoletano vittima degli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia.

Poco dopo l'invasione Ferri è stato arrestato. Ma quelli del programma di Radio 2 "un giorno da pecora" sono riusciti a sentirlo al telefono:" Sto davanti a 50 poliziotti, ho detto che era mia madre per rispondere – ha raccontato - Ho preso un accredito da fotografo a bordo campo e al momento giusto sono entrato. Sto facendo un reportage fotografico sulle favelas, per un giornale italiano, per questo avevo l'accredito. La maglietta di Superman? Era dedicata ai bambini brasiliani che soffrono".

E la 'violenta' Polizia Brasiliana non l'ha "moccicato"?. "Non mi hanno picchiato, la polizia è gentilissima, hanno fatto entrare pure due giornalisti a cui ho rilasciato un'intervista tra inglese, italiano e spagnolo". L'invasione è durata tantissimo: "Sì, ho deciso io di uscire perché nessuno mi stava facendo uscire". Ma pare che  non intenda fermarsi qui: "ho un biglietto per Olanda-Costarica, un accredito per disabili per entrare. Sarebbe il colmo se tra quattro giorni ci riesco di nuovo. Avevo detto che avrei smesso di far invasioni? Il lupo perde il pelo ma non il vizio".

Le speranze (o il timore) di continuare a vedere in campo l'Italia (e l'Abruzzo) a questo Mondiale sono appese a lui (ale.te.).

Il Mondiale Brasiliano dell'Italia e dell'Abruzzo non era ancora finito. Dopo l'uscita di Marco Verratti con l'Uruguay di Suarez, al 16' dell'ottavo di finale Belgio- StatiUniti è entrato con tanto di prefisso telefonico pescarese inciso sulla maglietta, Mario Ferri,  25enne di Montesilvano, detto il Falco e con alle spalle una candidatura al Consiglio Comunale per "Fratelli d'Italia". Ferri ha fatto di nuovo invasione attraversando tutto il campo dell' 'Arena Fonte Nova' di Salvator rimanendoci per quasi due minuti e dando vita ad una delle invasioni più lunghe della storia, almeno a questi livelli. Sembrano lontani quei tempi in cui appena qualche spettatore entrava in campo veniva subito inseguito da guardie con i manganelli. Ma forse questo succede in Italia, non in Brasile.

Sulla tradizionale maglietta di Superman il falco portava due scritte:  "Save Favelas Children" e "Ciro Vive" in memoria del tifoso napoletano vittima degli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia.

Poco dopo l'invasione Ferri è stato arrestato. Ma quelli del programma di Radio 2 "un giorno da pecora" sono riusciti a sentirlo al telefono:" Sto davanti a 50 poliziotti, ho detto che era mia madre per rispondere – ha raccontato - Ho preso un accredito da fotografo a bordo campo e al momento giusto sono entrato. Sto facendo un reportage fotografico sulle favelas, per un giornale italiano, per questo avevo l'accredito. La maglietta di Superman? Era dedicata ai bambini brasiliani che soffrono".

E la 'violenta' Polizia Brasiliana non l'ha "moccicato"?. "Non mi hanno picchiato, la polizia è gentilissima, hanno fatto entrare pure due giornalisti a cui ho rilasciato un'intervista tra inglese, italiano e spagnolo". L'invasione è durata tantissimo: "Sì, ho deciso io di uscire perché nessuno mi stava facendo uscire". Ma pare che  non intenda fermarsi qui: "ho un biglietto per Olanda-Costarica, un accredito per disabili per entrare. Sarebbe il colmo se tra quattro giorni ci riesco di nuovo. Avevo detto che avrei smesso di far invasioni? Il lupo perde il pelo ma non il vizio".

Le speranze (o il timore) di continuare a vedere in campo l'Italia (e l'Abruzzo) a questo Mondiale sono appese a lui (ale.te.).

Ultima modifica il Mercoledì, 02 Luglio 2014 13:49
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