Giovedì, 03 Luglio 2014 11:21

Giovedì 3 luglio #1

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Google ha iniziato a inviare ai siti dei giornali online – e non solo – le notifiche sull’avvenuta rimozione di alcuni loro articoli dalle sue pagine dei risultati, in osservanza della discussa sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea sul cosiddetto “diritto all’oblio”.

A metà maggio, la Corte ha stabilito che i cittadini europei hanno il diritto di chiedere ai motori di ricerca (Google è il più usato di tutti in Europa) di eliminare dalle loro pagine dei risultati i link verso cose che li riguardano, nel caso in cui li ritengano “inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti, o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati”. La Corte ha stabilito che i link devono essere rimossi dalle pagine dei risultati, ma che possono comunque continuare a esistere online, seppure resi molto più difficili da trovare.

Alcune settimane dopo la sentenza, Google ha messo online uno strumento per chiedere la rimozione dei link, ricevendo in pochi giorni decine di migliaia di richieste da parte di cittadini europei. Dalla scorsa settimana è iniziata la cancellazione dei link: diversi siti di informazione hanno iniziato a occuparsene, lamentando poca chiarezza e trasparenza del sistema.

Google ha iniziato a inviare ai siti dei giornali online – e non solo – le notifiche sull’avvenuta rimozione di alcuni loro articoli dalle sue pagine dei risultati, in osservanza della discussa sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea sul cosiddetto “diritto all’oblio”.

A metà maggio, la Corte ha stabilito che i cittadini europei hanno il diritto di chiedere ai motori di ricerca (Google è il più usato di tutti in Europa) di eliminare dalle loro pagine dei risultati i link verso cose che li riguardano, nel caso in cui li ritengano “inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti, o eccessivi in relazione agli scopi per cui sono stati pubblicati”. La Corte ha stabilito che i link devono essere rimossi dalle pagine dei risultati, ma che possono comunque continuare a esistere online, seppure resi molto più difficili da trovare.

Alcune settimane dopo la sentenza, Google ha messo online uno strumento per chiedere la rimozione dei link, ricevendo in pochi giorni decine di migliaia di richieste da parte di cittadini europei. Dalla scorsa settimana è iniziata la cancellazione dei link: diversi siti di informazione hanno iniziato a occuparsene, lamentando poca chiarezza e trasparenza del sistema.

Ultima modifica il Venerdì, 04 Luglio 2014 12:24
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