Martedì, 14 Aprile 2015 15:48

Nuovo assedio alla Regione

di 

L'Aquila, Emiciclo Regionale - Dopo quelle per i punti nascita oggi è arrivata nel capoluogo le protesta contro la chiusura del reparto di chirurgia dell'ospedale di Atessa, comune di 10mila abitanti della provincia di Chieti. Un centinaio di cittadini dal primo pomeriggio si sono accalcati davanti le sbarre che delimitano la sede della Regione in cui è in corso il Consiglio, scandendo cori, suonando campanacci e impedendo nel frattempo l'uscita di alcune autovetture.

Tra la folla anche il Coordiantore politico di Abruzzo Civico, Giulio Borrelli che dichiarato: "Quello di Atessa è un ospedale che ha avuto in passato un suo prestigio e ora andrebbe trasformato in Casa della salute, in pratica una casa di riposo. La gente è esasperata per questa situazione e si aspetta da subito degli sviluppi  concreti, per cui ci aspettiamo già da oggi un primo passo nella direzione in cui l'ospedale ad Atessa abbia ancora un futuro diverso dalla casa di riposo. La riforma della sanità sta avvendo senza la partecipazione della popolazione ed è questo che genera le proteste. Un confronto che deve avvenire soprattutto con quelle parti dell'Abruzzo del sud che sono state sempre quelle più penalizzate". (A.T.)

L'Aquila, Emiciclo Regionale - Dopo quelle per i punti nascita oggi è arrivata nel capoluogo le protesta contro la chiusura del reparto di chirurgia dell'ospedale di Atessa, comune di 10mila abitanti della provincia di Chieti. Un centinaio di cittadini dal primo pomeriggio si sono accalcati davanti le sbarre che delimitano la sede della Regione in cui è in corso il Consiglio, scandendo cori, suonando campanacci e impedendo nel frattempo l'uscita di alcune autovetture.

Tra la folla anche il Coordiantore politico di Abruzzo Civico, Giulio Borrelli che dichiarato: "Quello di Atessa è un ospedale che ha avuto in passato un suo prestigio e ora andrebbe trasformato in Casa della salute, in pratica una casa di riposo. La gente è esasperata per questa situazione e si aspetta da subito degli sviluppi  concreti, per cui ci aspettiamo già da oggi un primo passo nella direzione in cui l'ospedale ad Atessa abbia ancora un futuro diverso dalla casa di riposo. La riforma della sanità sta avvendo senza la partecipazione della popolazione ed è questo che genera le proteste. Un confronto che deve avvenire soprattutto con quelle parti dell'Abruzzo del sud che sono state sempre quelle più penalizzate". (A.T.)

Ultima modifica il Martedì, 14 Aprile 2015 16:42
Chiudi