"Cercavo un senso parla di quel momento che precede la fine di una storia d'amore, quella fase in cui ti fai mille domande ma non trovi le risposte. L'ho scritta in uno di quei momenti, un periodo tempestoso e confuso della mia vita, in cui non sapevo bene dove andare rispetto a una relazione che si avviava verso una conclusione".
Simone Cocciglia, aquilano, descrive così Cercavo un senso, il brano con cui ha vinto la 23ª edizione del premio Mia Martini (uno dei più prestigiosi della musica italiana) nella categoria nuove proposte. Un successo che è stato bissato dal secondo posto ottenuto da un altro giovanissimo talento aquilano, Antonella Scellini, nella categoria Una voce per Mimì, riservata a i bambini e alle bambine fino ai 12 anni.
"E' stata una vittoria che mi ha travolto e che mi sta già cambiando" spiega a NewsTown Simone "giunta in maniera inaspettata perché c'erano almeno altri tre brani che potevano arrivare primi. Invece hanno premiato me e di questo sono contentissimo, è un riconoscimento che corona il lavoro fatto finora, i sacrifici e la passione che ho messo nel mio percorso artistico".
Un percorso che parte da lontano, da quando Simone era piccolissimo ma aveva già una grande passione per il canto ed era la voce solista in un coro. Un predestinato. Ma anche un talento che, con gli anni, si è affinato facendosi sempre più poliedrico: "Da lì" racconta "piano piano è venuto tutto il resto: lo studio, il conservatorio qui all'Aquila, l'Accademia dei musical a Roma e anche l'incontro con altre forme artistiche, la danza e la recitazione. E anche se alla fine tiri le somme e vai dove il tuo cuore batte più forte, sul palco porti tutto, tutta la tua storia".
Pur riflettendo i tormenti della fine di un amore, Cercavo un senso è un brano ritmato e arioso, con una melodia e un ritornello che non faticheranno a conquistarsi più di un passaggio radiofonico: "Ma non c'è strategia in quello che faccio" confessa Simone "tutto nasce in maniera molto spontanea. Nella mia musica metto spontaneità, mi piace scrivere di me stesso e ma anche della vita degli altri, di quello che vedo intorno a me. Adoro il pop, lo ascolto e mi viene facile scriverlo. La mia musica è molto solare ma anche molto malinconica, come me del resto. Anche io sono un po' così, solare e malinconico, un po' Jekyll e Hyde".
Cercavo un senso, il cui video è stato girato sul Gran Sasso, a Campo Imperatore, da Francesco Paolucci e Francesco Colantoni, è il singolo apripista del primo album solista di Simone, che arriverà la prossima primavera: "Il titolo ancora non posso dirvelo" si schermisce "ma posso dirvi che dentro ci saranno vari generi musicali e che sarà un concept sull'amore. Mi sono ritrovato a scrivere canzoni e a un certo punto ho visto che parlavano tutte della stessa cosa e che si incastravano bene tra di loro".