Una grande festa per un nuovo esercizio commerciale a L'Aquila. Il tattoo studio “Rumble Tumble” ha aperto i battenti da qualche settimana nel quartiere San Francesco e domenica 12 maggio organizzerà il “Grand Opening”, come l'ha chiamato il titolare Massimo Marinelli.
Massimo, 37 anni, tatuatore, titolare di “Rumble Tumble”. Il tuo studio è attivo da circa un mese, e domenica organizzerai una festa all'interno dello studio.
"Il Grand Opening sarà l'occasione di far conoscere il Rumble Tumble alla città, che non vuole essere solo un laboratorio di tatuaggi e piercing, ma anche contemporaneamente uno studio e galleria d'arte, con disegni originali miei e di artisti che di volta in volta ho conosciuto durante il mio peregrinare post-sisma. Quella di domenica sarà anche un'occasione per rivedere vecchi amici tatuatori che verranno a trovarmi un po' da tutta Italia, ci sarà un piccolo buffet e della musica".
Dopo il terremoto del 2009 e la conseguente chiusura del tuo studio in centro storico (zona Costa Masciarelli), dove hai svolto la tua attività?
"Sono andato a lavorare a Roma, allo Psycho Tattoo di Heinz - uno dei tatuatori più bravi della scena internazionale - da lì mi sono mosso come guest artist prima a Grosseto al Luxury Tattoo di Gianni Orlandini e poi sono stato 'arruolato' sempre come guest artist al Drum Tattoo di Samuele Briganti ad Orbetello".
Qualche mese fa hai deciso di riaprire a L'Aquila. E' stato difficile per te trovare uno spazio?
"Per più di un anno ho cercato una location per aprire di nuovo uno studio a L'Aquila. Non è stato semplice, dato che i prezzi dei locali non sono stati affatto calmierati, anzi! Mi hanno proposto prezzi assurdi per ricominciare un'attività in una città disastrata come la nostra. Trovato il locale, dopo averlo attrezzato per la mia attività, ho dovuto svolgere la parte burocratica per l'apertura dell'impresa. Anche in quell'ambito mi sono scontrato con un pacchetto di carte, certificazioni e dichiarazioni per nulla facili da reperire. Insomma, non è stato facilissimo. Fortunatamente ho potuto contare sulla mia "vecchia" professionalità da 'architetto che ha appeso la riga al chiodo', altrimenti molti dei certificati avrebbero richiesto il triplo del tempo".