di Ludovica Raiola - La bufera politica degli ultimi giorni e le vicende della nostra piccola Italia non hanno dato, purtroppo, il giusto risalto alla notizia di un importantissimo successo, recentemente raggiunto nell'ambito della ricerca sull'energia nucleare: in un laboratorio degli Stati Uniti è riuscito un test di fusione nucleare, durante il quale è stata prodotta più energia di quella necessaria ad innescare la reazione.
"Per la prima volta in assoluto, da quando si usa questa tecnica, abbiamo ottenuto più energia dalla combustione rispetto a quanta ne sia stata impiegata per la combustione stessa", ha affermato Omar Hurricane, principale autore dello studio, aggiungendo anche che la resa dell'esperimento è stata dieci volte maggiore di quanto era stato ottenuto in precedenza. Anche se per il team di scienziati – tra cui c'è l'italiano Riccardo Tommasini – il risultato è ancora "modesto", è comunque un grande successo per la ricerca sull'energia nucleare.
LA FUSIONE NUCLEARE
In fisica, la fusione è il processo di reazione nucleare attraverso il quale i nuclei di due o più atomi vengono compressi tanto da causarne l'unione. La fusione di elementi, fino ai numeri atomici 26 e 28 (ferro e nichel), è esoenergetica, ossia emette più energia di quanta ne richieda il processo di compressione. Il processo di fusione è il meccanismo che alimenta il Sole e le altre stelle. Sono in corso studi per riprodurre a fini energetici e a scala industriale fenomeni di fusione nucleare controllata.
L'ESPERIMENTO
L'esperimento è stato effettuato lo scorso autunno al Livermore National Laboratory (California) e, dopo mesi di revisione, è stato pubblicato proprio ieri sulla rivista Nature. Un'equipe di fisici specializzati è riuscita a produrre temperature di milioni e milioni di gradi, bombardando con raggi laser (foto a sinistra) una pasticca di oro che, sotto l'azione della spaventosa temperatura, si è dissolta emanando energia sotto forma di raggi X. Questi hanno investito una pasticca di idrogeno, grande quanto un grano di mais, producendo in essa la fusione, ovvero più atomi che si sono saldati definitivamente uno all'altro, rilasciando una notevole quantità di energia. L'attrezzatura per raggiungere le condizioni di fusione consta di 192 laser di grandissima potenza e occupa un'area grande come un campo da calcio.
I PRECEDENTI TENTATIVI
Sono molti i tentativi in giro per il mondo, anche in Italia, per produrre con approcci differenti la fusione nucleare, compreso il gigantesco Progetto Iter in costruzione in Francia, che vede la partecipazione di praticamente tutti i Paesi avanzati. Per ben 70 anni non era stato raggiunto nessun traguardo degno di nota e ora arriva finalmente questo piccolo, ma significativo, passaggio positivo, conseguito dopo cinque anni di tentativi.
LA FUSIONE E L'ENERGIA PULITA
Gli scienziati tendono ad essere molto cauti rispetto alla portata di tale successo. Sicuramente siamo più vicini al sogno della fusione nucleare, che ci potrebbe fornire enormi quantità di energia pulita, con la produzione di pochissimi sottoprodotti di scorie. La ricerca è però ancora lontana dal raggiungimento di quella fase, che viene chiamata tecnicamente "accensione", dove si genera più energia di quanta se ne consumi nel contesto generale dell'esperimento. In ogni caso, è un decisivo passo avanti verso fonti di energia a basso costo e potenzialmente illimitate.