Mercoledì, 31 Luglio 2013 13:52

CASE e MAP, nuovi criteri di assegnazione. Pelini: "Segnale di speranza"

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Era un provvedimento atteso da tempo. L'Amministrazione comunale ha deliberato le nuove modalità di assistenza alla popolazione, adeguando le norme ai nuovi scenari maturati a distanza di più di quattro anni dal sisma, per contemplare, così, casistiche di cui non si era tenuto conto nelle ordinanze e nelle direttive approntate in emergenza. 

A spiegarlo, in una conferenza stampa convocata stamane, l'assessore Fabio Pelini che ha parlato di rinnovato "segnale di speranza per la città". E' stato un lavoro lungo e approfondito, ha chiarito, portato avanti di concerto con i cittadini che hanno partecipato, nelle settimane scorse, agli incontri promossi dall'Amministrazione.

Una delibera resa possibile dall'approvazione, in Parlamento, della Legge 71 del giugno 2013, la stessa per intenderci che ha stanziato 1miliardo e 200milioni per la ricostruzione, seppur spalmati in 6 anni. In particolare, l'emendamento 7.6, presentato dalla senatrice Stefania Pezzopane, autorizzava il Sindaco "a disporre degli alloggi del Progetto CASE e dei MAP del Comune dell'Aquila per assegnazione a nuove categorie di cittadini". 

Accogliendo la Legge, la delibera votata il 26 luglio scorso nella riunione di Giunta, e da subito operativa, destina gli alloggi dei progetti CASE e dei villaggi MAP a:

  • nuove coppie formate dopo il sisma o nuovi nuclei monoparentali, di cui almeno un componente con casa inagibile;
  • nuclei già disaggregati e non, che vivevano nello stesso alloggio pur non facendo parte dello stesso nucleo familiare;
  • soggetti con contratti lavorativi di assistenza domiciliare il cui contratto di lavoro è cessato per la morte dell'assistito, e sino a nuovo contratto;
  • coloro che non hanno diritto ad alloggio in CASE o MAP in quanto il proprietario della casa dove vivevano non ha presentato il progetto di ristrutturazione e a coloro i quali, all'esito della ristrutturazione, non è stato riconcesso l'appartamento, il cui ISEE non superi gli 8mila euro annui;
  • coloro che hanno l'alloggio classificato B-C in aggregato e, unitamente agli alloggi ATER classificati B-C e classificati A, se ricompresi in edifici B-C;
  • residenti e dimoranti in altri comuni della Provincia dell'Aquila, con casa inagibile, i quali per motivi lavoratori o sanitari chiedano l'assegnazione di un alloggio nel Comune dell'Aquila;
  • nuclei familiari con gravi difficoltà sociali, opportunamente documentate, o ad associazioni con finalità sociali e di volontariato.

Come sarà normata l'assegnazione? L'assessore Pelini ha spiegato che, in base alla disponibilità settimanale degli alloggi, il 30% sarà destinato alle nuove coppie, non necessariamente sposate (sarà riferimento anche il Registro delle unioni civili), con priorità alle coppie con donna in gravidanza, con figli di età inferiore ai tre anni, e ai nuovi nuclei monoparentali di cui almeno un componente con casa inagibile. Un ulteriore 30% sarà assegnato ai "casi sociali opportunamente documentati", famiglie che hanno avuto per esempio uno sfratto esecutivo o che vivono un momento di indigenza economica e sociale (c'è già una graduatoria, approntata da una commissione guidata dal magistrato Sgambati). Il restante 40% sarà equamente diviso tra le altre categorie previste e le attività di gestione ordinaria (richiesta di passaggi dal Contributo di autonoma sistemazione all'alloggio del progetto CASE o MAP, domande di cambio di alloggio).

"I nuovi assegnatari", ha sottolineato l'assessore, "saranno chiamati a pagare un canone di affitto. Come sapete, la manutenzione del patrimonio immobiliare costa tra i 7 e i 9 milioni di euro annui. Per questo, non è pensabile che gli alloggi vengano concessi gratuitamente. Gli affitti, però, saranno calcolati sulla base dell'Accordo territoriale stipulato nel 2004 tra le organizzazioni della proprietà edilizia, le organizzazioni dei conduttori con l'Università. Si tratta, ovviamente, di un canone agevolato. Difficile dare dei numeri ora, il coefficente andrà calcolato anche in base ai metri quadrati dell'alloggio e alla zona: ci sarà, però, un risparmio di almeno il 30% rispetto agli attuali prezzi di mercato. Così, consentiamo a tutti di potersi permettere un alloggio e, allo stesso tempo, combattiamo la speculazione sui prezzi degli affitti che, oramai, hanno raggiunto delle cifre assurde".

Le domande di chi è interessato ad ottenere un alloggio, naturalmente, andranno inoltrate all'Ufficio assistenza alla popolazione del Comune dell'Aquila. "All'esaurimento delle richieste", ha concluso Pelini, "nulla vieta di estendere la possibilità di assegnazione anche ad altre categorie per ora non ammesse. Prima, però, ci sono da sistemare le persone che sono già assistite, in qualche modo, a seguito del terremoto e che, finalmente, potranno ottenere un alloggio CASE o MAP. E' nostra intenzione, tra l'altro, di assegnarne un numero definito agli studenti universitari, nei poli di Roio e Coppito".

 

Ultima modifica il Mercoledì, 31 Luglio 2013 14:51

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