Giovedì, 18 Febbraio 2016 11:36

Ferdinando Imposimato: "La riforma costituzionale Renzi-Boschi è un obbrobrio"

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La riforma costituzionale Renzi-Boschi è un obbrobrio, un fatto grave e preoccupante, che può compromettere la democrazia. Non è nemmeno una riforma ma una nuova Costituzione”.

E' una bocciatura senza appello quella che Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, pronuncia a proposito del ddl Boschi, quello che, tra le altre cose, cancella, di fatto, il bicameralismo perfetto togliendo gran parte dei poteri legislativi al Senato.

Imposimato – che da magistrato si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra e al terrorismo (è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978, l’attentato al papa Giovanni Paolo II del 1981, l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione)  - ieri era all'Aquila per partecipare a un incontro organizzato dal Meetup "Amici di Beppe Grillo" in cui ha tenuto la lectio magistralis  “Legalità Costituzionale e Disobbedienza civile”.

“La Costituzione” ha dichiarato Imposimato a NewsTown “fu approvata nel 1947 dal 95% dei cittadini, oggi la si vuole cambiare con una maggioranza del 25%. Non è possibile”.

Insieme all'Italicum (la nuova legge elettorale), la nuova riforma rischia di dar vita a un premierato forte dove il potere dell'esecutivo sarà soverchiante rispetto a quello del Parlamento. E questo, secondo Imposimato, è un cambiamento gravido di conseguenze, anche perché, secondo il magistrato, “i premier che ha avuto l'Italia negli ultimi 30 anni sono stati spesso dei delinquenti, condannati per corruzione, evasione fiscale, mafia, reati che poi si sono prescritti.  E' solo grazie all'equilibrio dei poteri, e soprattutto all'indipendenza del potere giudiziario, che ci siamo liberati di queste persone”.

Sostenitore e simpatizzante dei Cinque Stelle (che lo candidarono al Quirinale nel 2013), Imposimato ritiene legittima l'opposizione che i pentastellati stanno facendo in Senato contro il canguro nell'iter di approvazione del disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, malgrado questa concezione integralista delle procedure e dei regolamenti parlsmentari rischi di affossare definitivamente il provvedimento (nel merito del quale il M5S si è sempre detto favorevole): “Ho parlato con Nicola Morra, non credo che i Cinque Stelle vogliano ostacolare l'approvazione della legge ma solo evitare che vi siano degli abusi, come il canguro, che impedisce la discussione degli emendamenti, alcuni dei quali sono stati pensati per migliorare il testo di legge”.

Legge rispetto alla quale il cattolico Imposimato ha delle riserve, pur riconoscendone la necessità: “Sono cattolico e come tale ho delle perplessità. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che io considero la legge suprema, quando parla di famiglia parla dell'uomo e della donna, così come Aristotele, che fa l'elogio della famiglia come pilastro dello Stato. Però, al tempo stesso, rispetto anche la Costituzione, che all'articolo 3 prevede l'esistenza delle coppie omosessuali. Io credo pertanto che dobbiamo assecondare la coscienza civile e regolarizzare una condizione accettata ormai da tutti. La legge è necessaria anche se rimane il problema delle adozioni perché potrebbero esserci degli abusi”.

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