Lunedì, 29 Febbraio 2016 20:41

Palumbo (Pd): "L'Aquila punti a diventare un distretto della conoscenza"

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"Diverse città italiane sono in fase di rigenerazione: lo stanno facendo Torino, che da Company Town ha deciso di investire su cultura e riqualificazione urbana, e Milano, che si sta rigenerando grazie all'innovazione e alla sharing economy. Lo deve fare anche L'Aquila, puntando su una strada ancora più alta, specifica, e qualificata, diventando distretto dell'innovazione e della conoscenza".

A una settimana dalla visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi ai Laboratori nazionali del Gran Sasso, il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Stefano Palumbo, in un'intervista a NewsTown, prova a immaginare una possibile strategia di sviluppo per L'Aquila e il suo comprensorio.

L'esponente del partito democratico rilancia l'idea del distretto dell'innovazione partendo dal riconoscimento di un vantaggio competitivo non indifferente che L'Aquila, diversamente da altre città, possiede in questo momento: il denaro.

I fondi destinati alle attività imprenditoriali, sostiene Palumbo, sono un'occasione unica per un territorio dove già sono presenti molte eccellenze, sia nel campo della ricerca (Università, GSSI, Laboratori del Gran Sasso) che in quello dell'industria (polo farmaceutico).

In più, dice Palumbo, L'Aquila è vicina a Roma e ha un centro storico "che stiamo ricostruendo in ottica smart city attraverso la riqualificazione edilizia e la infrastrutturazione tecnologica dei sottoservizi, e che può diventare di conseguenza l'habitat urbano ideale per la nascita di queste attività, una nuova forma di laboratorio/fabbrica diffuso, dotato di servizi, di spazi di coworking, un luogo tra due pilastri della conoscenza già presenti nel centro storico, come il GSSI e l'Università".

"La visita di Renzi presso i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso" dice ancora Palumbo "con l'annuncio del finanziamento di un progetto da 60 milioni di euro, segue di soli pochi giorni la presentazione di importanti progetti per il rilancio economico finanziati con i fondi del 4%, e l'annuncio della scoperta delle onde gravitazionali che ha visto protagonisti ben 8 ricercatori del Gssi; eventi che hanno animato le due ultime settimane e che indicano in modo chiaro per la nostra città un percorso da affrontare con sempre maggiore convinzione e con la sguardo proiettato al futuro".

"Il processo in atto nel mondo occidentale" spiega il consigliere "e in America in particolare, testimonia un profondo mutamento della struttura produttiva, incentrata per decenni nella produzione di beni materiali, ed oggi trainata dalle imprese high tech divenute veri e propri colossi dell'economia (Amazon, Apple, Google e Facebook vantano oggi, da sole, un valore di Borsa pari al prodotto interno lordo della Spagna, la dodicesima potenza al mondo). Anche quando il prodotto finito rimane (Apple), il processo di automazione del sistema produttivo porta ad una riduzione significativa del bisogno di manodopera tradizionalmente intesa. La classe operaia nel mondo occidentale, di conseguenza, si è ridotta drasticamente fino addirittura a dimezzarsi negli ultimi 30 anni a causa di una migrazione delle "fabbriche" sempre più a Est e a Sud del mondo".

"Nella ricerca di valore aggiunto" prosegue il capogruppo del Pd "macchinari e infrastrutture ricoprono sempre meno importanza a vantaggio dell'innovazione delle idee e dei processi; il rendimento economico delle aziende deriva sempre più dal capitale umano, dalla creatività e dalle competenze che esso detiene. Il capitale umano, quindi, rappresenta la chiave dello sviluppo; mai come adesso, specialmente per un territorio impegnato nel proprio rilancio, è importante creare un ambiente capace di produrre ed attrarre il miglior capitale umano".

"Tra i progetti presentati in occasione dell'evento "L'industria della ricostruzione" e finanziati con i fondi del quattro per cento" afferma ancora Palumbo "alcuni, più di altri, raccolgono in pieno questa sfida e testimoniano il protagonismo di Infn, Lngs, Gssi e UnivAq quali realtà che aziende operanti nel mercato globale privilegiano nella scelta delle proprie partnership".

"E' un evidenza, incoraggiante" conclude Paolumbo "che si manifesta in un processo che a livello globale è destinato a rafforzarsi, in cui i distretti dell'innovazione (ovvero quelli che attraggono e offrono opportunità ad un alto e qualificato numero di lavoratori della conoscenza) faranno sempre più la fortuna di un Paese e in cui i luoghi deputati a fabbricare cose (la tradizionale fabbrica) seguiteranno a perdere importanza".

Ultima modifica il Martedì, 01 Marzo 2016 09:14

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