Venerdì, 14 Ottobre 2016 20:00

Terremoto Centro Italia, Errani a L'Aquila: "Misure per evitare spopolamento"

di  Roberto Ciuffini e Nello Avellani

"Nel decreto approvato dal Governo è prevista la costituzione degli uffici della ricostruzione con comuni e regione. Per quanto riguarda il personale, cercheremo di valorizzare tutte le competenze di cui possiamo disporre, il decreto ci consente di fare delle assunzioni a tempo determinato. Ma non ci saranno nuovi concorsoni".

A dirlo è stato l'ex presidente dell'Emilia Romagna e attuale commissario alla ricostruzione dei comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto Vasco Errani a margine di un incontro sul futuro delle aree interne tenutosi al Festival della Montagna, in programma da oggi fino a domenica all'Aquila al Parco del Castello. Una tavola rotonda alla quale Errani ha partecipato sia nelle vesti di uditore che di relatore.

Il decreto appena approvato dal consiglio dei ministri, ha spiegato Errani, è un decreto che "fa tesoro delle esperienze che ci stanno alle spalle, soprattutto di quelle positive, e cerca di dare un impianto completo alla ricostrzuioine. Si è fatto uno sforzo importante per riparare sia i beni pubblici che i beni culturali ma anche le imprese e le abitazioni privati. E' stata fatta una scelta importante per quanto riguarda l'assestto di questi territori. Il nostro obiettivo fondamentale è quello di assicurare che, con la ricostruzione, si interrompa il processo di spopolamento di questi paesi. Per questo uno degli assi fondanti della ricostruzione è quello dell'economia: lavoro, prospettive per i i giovani, qualificazione dell'occupazione. Se L'Aquila avesse potuto godere, un mese e venti giorni dopo il terremoto, di un impianto di questo tipo, sarebbe stata segnata da altri percorsi. Eppure, oggi si è impiantato un sistema di ricostruzione importante che ha segnato una discontinuità, rispetto al passato".

Per quanto riguarda i comuni abruzzesi che hanno riportato danni in seguito al sisma del 24 agosto, Errani ha precisato che "quelli che sono già nel Cratere dell'Aqula entreranno nella nuova procedura e vedranno riconosciuti i rimborsi solo per quel che attiene i danni del 24. La cosa imoortante è che il decreto prevede che tutti i cittadini dei comuni che hanno avuto danni diretti e certificati in seguito al terremoto del 24 avranno il riconoscimento intero del contributo".

"E' necessario istruire una normativa intelligente capace di evitare quello che è capitato qui a L'Aquila" ha detto Errani intervenendo all'incontro "di dover ricominciare da capo, da zero. Una normativa flessibile, che si articoli alle diversità dei territori". 

Dall'esperienza aquilana, ha aggiunto Errani, bisogna trarre tre insegnamenti, tre concetti fondamentali: "Uno, il protagonismo delle comunità non è legato tanto o solo agli aspetti partecipativi, pure importanti, ma alla capacità di prodursi nella ricostruzione. L'idea di far calare dall'alto questo impianto è stata sbagliata. Il protagonismo delle comunità prevede un patto di cittadinanza: se è vero che un terremoto produce una fortissima discontinuità, non è detto che la produca nei comportamenti. E invece è necessario si produca, nell'idea, almeno, di cosa si aspettano i cittadini dallo Stato: sul chi fa e che cosa. E' necessario un forte senso di responsabilità. Il secondo principio fondamentale è la legalità, profondamente legata al futuro delle comunità. Se si importa criminalità organizzata, si avvelena il futuro delle generazioni. Ci deve essere un forte controllo del territorio. Terzo e ultimo concetto, il più importante: bisogna vincere il rischio spopolamento, invertirlo. E' necessario promuovere una nuova economia: non si pensi all'assistenza, non si fa assistenza. Bisogna trovare gente che voglia rischiare e investire in proprio". 

Ultima modifica il Venerdì, 14 Ottobre 2016 23:40

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