Martedì, 08 Novembre 2016 14:45

Indennizzo beni mobili, la denuncia dei consiglieri di opposizione: "Più di 700 famiglie rischiano di perdere il contributo"

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Oltre 700 famiglie aquilane rischiano di perdere il diritto al contributo per il rimborso dei mobili danneggiati dal terremoto per colpa di un atto amministrativo scritto male.

E’ quanto denunciano i consiglieri comunali di opposizione Angelo Mancini (L’Aquila Oggi – Idv), Emanuele Imprudente e Luigi D’Eramo (Noi con Salvini).

Tutto nasce da un determina dirigenziale, la 169 dell’8 settembre 2016, nella quale l’amministrazione chiede alle 719 famiglie ancora in attesa di ricevere l’indennizzo delle integrazioni da allegare alle domande già presentate (e accettate), pena la perdita del contributo. In totale, gli indennizzi che il Comune deve ancora liquidare ammontano a circa 5 milioni.

La determina, denunciano i consiglieri, è stata pubblicata sull’albo pretorio ma, a leggerla, appare scritta in modo astruso e cervellotico e soprattutto non indica esplicitamente i termini perentori di scadenza per il deposito delle integrazioni.

“Con un linguaggio un po’ oscuro” afferma Angelo Mancini “è scritto solo che il limite è fissato al trentesimo giorno dalla scadenza della pubblicazione della determina. In base ai calcoli che abbiamo fatto noi consiglieri, questo giorno dovrebbe essere il 10 novembre ma nella determina non è specificato in modo chiaro. Nessuno si è accorto” aggiunge Mancini “che questa determina era stata pubblicata sul sito del Comune, tant’è che fino ad oggi sono state presentate solo una ventina di integrazioni, sulle 719 totali richieste. Il Comune avrebbe dovuto dare maggiore visibilità all’avviso e contattare le famiglie una per una. Pertanto chiediamo all’amministrazione di annullare immediatamente la determina e di farne una nuova, per dare ai cittadini tempi certi e garantire maggiore trasparenza. Inoltre chiediamo anche che, al momento della liquidazione dei contributi, venga rispettato l’ordine cronologico con cui sono state presentate le domande”.

“E’ chiaro” attacca Luigi D’Eramo “che l’amministrazione ha predisposto un percorso amministrativo studiato apposta per non pagare. Un iter burocratico di questo tipo può essere finalizzato solo a far decadere le richieste di contributo. Prendiamo atto” afferma sempre l’esponente di Noi con Salvini “che c’è stato un cambio di atteggiamento da parte di questa amministrazione comunale. Ricordo che nel 2012, a ridosso delle elezioni, essa si preoccupò di contattare uno ad uno i beneficiari del contributo di autonoma sistemazione per rassicurarli che sarebbero stati pagati. Chiediamo che la stessa condotta venga messa in atto anche adesso. La verità” conclude D’Eramo “è che quando non ci sono di mezzo interessi elettorali, questa amministrazione va contro le famiglie e mortifica i cittadini”.

La risposta dell'assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano

In risposta ai consiglieri comunali Mancini, Imprudente e D'Eramo occorre precisare che sono 710, questo il numero esatto, i nuclei familiari che hanno ancora la possibilità, dopo ben quattro avvisi (30 marzo 2011, 12 maggio 2011, 26 settembre 2016 e 28 ottobre 2016) pubblicati sul sito del Comune dell'Aquila e resi noti anche a mezzo stampa, di integrare le loro richieste di indennizzo di beni danneggiati dal sisma ritenute incomplete all'atto della presentazione.

Allo stato attuale, tali pratiche, risalenti al 2010, termine perentorio di scadenza per la presentazione, non possono essere valutate dall'ufficio preposto e dunque non possono essere liquidate dalla Ragioneria dell'Ente; si tratta, ricordiamo, di soldi pubblici che non possiamo permetterci di erogare senza predisporre un adeguato controllo sull'esattezza di quanto dichiarato.

Le chiamate ad personam nel caso del contributo di autonoma sistemazione erano dovute alla certezza di un beneficio di natura assistenziale; in questo caso, invece, siamo di fronte a richieste reiterate di integrazioni da parte dell'Amministrazione su pratiche di indennizzo che nel corso dell'istruttoria hanno presentato delle carenze tanto da non avere neanche dei requisiti accertabili.

Ultima modifica il Martedì, 08 Novembre 2016 16:54

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