"Credevamo che in Italia esistesse un Governo. E' stato questo il nostro problema". Conferenza stampa dai toni infuocati quella convocata d'urgenza, nel pomeriggio, dal sindaco Massimo Cialente. Accanto a lui, alcuni assessori comunali e Giuseppe Musarella della Xpress, la società che gestirà per vent'anni l'Aeroporto dei Parchi di Preturo. Sul tavolo, la lettera inviata da Giacomo Aiello, capo di gabinetto del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, all'Enac. Poco più di venti righe che hanno, di fatto, bloccato l'inaugurazione dello scalo, organizzata per sabato 28 settembre.
"Si ritiene necessario acquisire un quadro certo ed esaustivo di tutti i servizi indispensabili a garantire il funzionamento dell'aeroporto (servizi di navigazione aerea, antincendio, etc...) e degli oneri connessi", si legge nella missiva, "anche attraverso una valutazione dei costi-benefici del complesso delle attività richieste per garantire l'operatività dello scalo".
"Dovrà, altresì, essere verificata la disponibilità delle connesse risorse finanziarie a carico dello Stato, della Regione e degli Enti locali e delle relative coperture", scrive Aiello, "anche alla luce delle operazioni di razionalizzazione previste, ferma restando l'esigenza di chiarire i vari profili inerenti la gestione del medesimo aeroporto".
"In tale contesto, si ritiene che l'apertura di un aeroporto ai voli commerciali richieda un esame aggiuntivo", conclude il capo di gabinetto del ministro Lupi.
Una vera e propria doccia fredda. "Siamo in mano a dilettanti", l'attacco di Cialente, evidentemente alterato. "Questa è l'ennesima pesciata in faccia alla città. Il Governo sta soffiando su un fuoco che non è ancora spento". Poi, il primo cittadino ricostruisce quanto accaduto fino ad oggi: "Il 6 settembre, alle 11, abbiamo avuto l'ultima riunione in Enac. L'ente non ha trovato alcun valido motivo per negarci la certificazione 2B per i voli commerciali. Hanno detto: gestirete voi lo scalo, il sistema Paese non dovrà investire neanche un euro, siete un piccolo aeroporto privato, marginale nell'ambito del trasporto aereo, dunque nulla osta all'autorizzazione".
"A questo punto", continua Cialente, "mancava solo il Decreto del Governo, la firma del ministro Lupi. Un atto meramente burocratico. Ho chiamato Giacomo Aiello, già braccio destro di Guido Bertolaso che, per questo, conosce perfettamente la realtà aquilana. L'Enac, d'altra parte, aveva spedito al ministero una relazione assai dettagliata. Sembrava tutto in ordine. Invece, questa mattina arriva una lettera firmata non dal Ministro, non dal direttore generale del Ministero, ma da un capo di gabinetto. Una lettera inviata all'Enac e non al Comune dell'Aquila. Ora, evidentemente chi scrive non ha letto gli atti spediti al Ministero dall'ente nazionale aviazione civile. Oppure, non ha voluto leggerli. O, peggio ancora, li ha letti e sta tentando di prendere tempo".
Il sindaco dell'Aquila è inferocito: "Il Ministro Lupi ha detto di non saperne nulla, il sottosegretario Legnini ha detto di non saperne nulla, la Regione Abruzzo non è mai stata consultata: chi è il responsabile di questo ennesimo schiaffo alla città? Chi è il referente di Aiello? Forse la Regione, per bocca di qualcuno? C'è stato un qualche intervento politico che ha bloccato il progetto a qualche giorno dall'inaugurazione?". Cialente è un fiume in piena: "Chi è il mio interlocutore? Chi prende le decisioni? In mano a chi sta questo Governo imbelle? Se un Ministro dice di non sapere, un direttore generale dice di non sapere, con chi dobbiamo parlare? Mi chiedo: c'è un Governo in questo Paese?".
"Siamo dinanzi all'ennesima, pesante, provocazione dell'esecutivo. Magari, a Roma, qualcuno pensa che gli aquilani si siano rabboniti. Non è così", minaccia il primo cittadino. "Ci stiamo davvero incazzando. Non arrivano i soldi per finanziare i traslochi: le pratiche, da sei mesi, sono in mano ad un dirigente, tale dottor Donati. Non arrivano i 3 milioni per partire con i lavori sul Gran Sasso. Nella Legge di Stabilità non c'è la parola L'Aquila, non ci sono i soldi per andare avanti con la Ricostruzione. Il ministro Trigilia, nei giorni scorsi, ha scritto delle enormi sciocchezze. Ora basta: siamo dinanzi ad un attacco mosso alla città. Se esiste un Governo, pretendo di sapere entro stasera chi è il mio interlocutore".
Chi è che starebbe tramando contro L'Aquila? Qualche idea, Cialente, pare averla: "Sto forse pagando per aver scritto che avrei preferito fosse confermato un provveditore?". Evidente il riferimento alla decisione del Ministero delle Infrastrutture di non confermare Donato Carlea alle Opere pubbliche. A sentire i ben informati, proprio per volere del capo di gabinetto Aiello. "Questo è un Governo che fa ridere, i ministri sono ostaggio di altri poteri", il duro atto d'accusa del primo cittadino.
Non solo l'esecutivo, però, starebbe tentando di far saltare il progetto aeroporto a L'Aquila: "Abbiamo sentito dichiarazioni preoccupate della Saga (la società che gestisce l'aeroporto di Pescara, ndr). Lo scalo di Preturo, però, non è affatto in concorrenza con Pescara. Forse, il fastidio di molti è segno di preoccupazione per un progetto pensato da 'matti' e che, però, potrebbe funzionare. Se si scoprisse che un aeroporto può sopravvivere senza alcun contributo statale, potrebbe dar molto da pensare. Noi non prendiamo un euro di fondi pubblici: siamo un caso unico in Italia. Un aeroporto di proprietà di un Comune, gestito da una società privata. Non vorrei, davvero, che questo fosse un atto pensato a Pescara".
Eccola, la polemica campanilistica e provinciale. L'assessora Emanuela Iorio, che ha la delega allo sviluppo dell'aeroporto, cerca parole più concilianti: "Stamane, abbiamo ottenuto la certificazione per la torre di controllo. Dunque, faremo lo stesso il volo dimostrativo organizzato con la Darwin Airline. Senza passeggeri". Poi, l'appello: "Non permettere a L'Aquila di avere un aeroporto, significherebbe negarci una grande opportunità di sviluppo. E non sto pensando solo ai 60 posti di lavoro previsti: lo scalo è infrastruttura centrale per lo sviluppo della città".
Il 28 settembre, dunque, lo scalo verrà comunque inaugurato, promette Giuseppe Musarella. "Sarà una manifestazione di protesta", incalza il sindaco, "a cui chiamiamo tutta la città. E' ora di dire basta", conclude. Parole che abbiamo sentito spesso, troppo spesso, in questi ultimi mesi.