La notizia era arrivata poco meno di tre settimane fa: dopo diversi rinvii, finalmente, l'Aeroporto dei Parchi aveva ottenuto dall'Enac la certificazione per i voli commerciali. "Dal 28 settembre sarà possibile far partire voli da Preturo", dichiararono quel giorno l'assessore Emanuela Iorio e il sindaco Massimo Cialente. "Sarà ora cura del gestore", spiegarono felici, "comunicare ulteriori dettagli circa i voli e la compagnia che andrà ad effettuarli".
E qualcosa dagli uffici della Xpress di Giuseppe Musarella, che in una elegante conferenza stampa organizzata il 3 luglio in Senato aveva comunicato che i primi voli sarebbero decollati dallo scalo aquilano entro la metà di agosto, in effetti era filtrato: erano stati avviati contatti con la compagnia elvetica Darwin Airline, pronta ad investire nell'Aeroporto dei Parchi garantendo voli per Milano e Firenze.
Tutto pronto, insomma, tanto che non più tardi di qualche ora fa, in rete, ha iniziato a diffondersi l'evento "Party con noi": una grande festa, organizzata proprio il 28 settembre, con la collaborazione dei migliori locali della città. Il programma prevede una conferenza stampa, alle 11:30, con il taglio del nastro. A seguire visita guidata dello scalo aperta alla cittadinanza prima del party serale.
E invece, a quanto pare, l'inaugurazione potrebbe saltare: il Ministero delle Infrastutture e dei Trasporti avrebbe richiesto ulteriori approfondimenti. In particolare, il capo di gabinetto del ministro Lupi, quel Giacomo Aiello già responsabile per alcuni dell'allontanamento del provveditore alle Opere pubbliche Donato Carlea, vuol vederci chiaro sulla sostenibilità economica dello scalo e sull'aspetto più tecnico.
Come raccontato da NewsTown, i nodi da sciogliere in effetti sono ancora molti: in un'intervista rilasciata a un'emittente televisiva locale, Musarella ha affermato che quello aquilano potrebbe essere un aeroporto da 100 mila passeggeri l'anno. Previsione decisamente ottimistica. Quand'anche fosse vera, difficilmente con questi numeri ci sarebbero margini per fare utili. Si sa – ed è l'Enac a dirlo – che per sperare di arrivare all'equilibrio economico un aeroporto avrebbe bisogno di un traffico minimo di 500mila persone l'anno
Non sono numeri alla portata dell'aeroporto dei Parchi che ha - e non lo scopriamo oggi - delle evidenti limitazioni operative, dovute principalmente all'orografia. All'Aquila si potrà atterrare infatti solo in condizioni VMC, acronimo che sta per Visual Meteorological Conditions (VMC) e che è traducibile come "Condizioni meteo per il volo a vista". Il volo a vista (VFR, visual flight rule) è permesso se il pilota ha una visibilità sufficiente per pilotare l'aereo mantenendo una separazione a vista dal terreno e da altri aerei. Date queste condizioni, atterrare all'Aquila, soprattutto d'inverno, potrebbe riservare delle sorprese ed è probabile che i dirottamenti su altri aeroporti non saranno rari. In Italia i voli a vista sono proibiti nelle ore notturne, con visibilità al suolo inferiore a 8 km e con un'altezza delle nubi minore di 450 metri (si parla ovviamente di condizioni minime).
Ricapitolando, nel nuovo aeroporto potrebbero atterrare e decollare, solo nelle ore diurne e solo in condizioni meteo ottimali, aerei con una capienza tra i 50 e i 100 posti, per un massimo di due/tre voli a settimana. Difficile, con queste premesse, pensare di fare business. Difatti La XPress, nell'offerta tecnica presentata al Comune, lascia chiaramente intendere che i guadagni maggiori sono attesi dalle cosiddette "attività non aviation", consistenti nello sfruttamento delle potenzialità immobiliari e commerciali dell'aeroporto. A pagina 21 del documento è scritto: “Un importante obiettivo, in considerazione dell'esiguo numero di passeggeri sull'Aeroporto dei Parchi, sarà la costituzione e la gestione del 'Centro commerciale Zafferano Rosso'.
Alle 14, riunione di Giunta per discutere dell'inatteso stop del Ministero. Alle 16, poi, conferenza stampa del sindaco Cialente.