Martedì, 02 Maggio 2017 00:57

L'Aquila: Piazza D'Armi tra nuova gestione, vecchie tariffe e strutture già decadenti

di 

Cambiano regole di ingaggio e soggetti, ma continua a far discutere la pista di atletica di Piazza D'Armi dedicata a Isaia Di Cesare, alle porte del centro storico dell'Aquila.

Dopo la lunga parentesi dell'associazione sportiva Sam, cui nell'ultimo biennio era stata "provvisoriamente" affidata la gestione della struttura di proprietà del Comune dell'Aquila, è quasi giunto a conclusione il percorso del bando per la gestione definitiva, che durerà per dieci anni.

E' di metà marzo infatti l'apertura delle buste di gara. Hanno fatto domanda due associazioni che si occupano di atletica (ma non la Sam) e a vincere è stata l'Atletica L'Aquila, una delle società storiche dell'atletica nel capoluogo abruzzese.

La Sam ha quindi riconsegnato al Comune le chiavi della struttura lo scorso 3 aprile, ma tuttavia ancora non viene perfezionato il contratto e l'incarico nei riguardi dei nuovi gestori. Per questo, ad oggi, la struttura sarebbe disponibile solo nelle ore pomeridiane.

Alla serrata mattutina si aggiungono diverse criticità piuttosto stucchevoli, se pensiamo a quanto recentemente (nel 2014) e in pompa magna ("E' una delle piste migliori al mondo", si disse) è stata inaugurata la pista: il problema più importante si verifica sulla copertura degli spalti, con infiltrazioni d'acqua che scendono fino agli spalti stessi e che negli ultimi mesi si sono insinuati fino agli spogliatoi. In questi ultimi mancherebbero poi accorgimenti importanti come il ricircolo dell'aria e l'impianto antincendio, oltre ad emergere le prime storture in termini di erosione, a causa dell'umidità.

Ma nel passaggio dall'affidamento provvisorio a quello definitivo è necessario inoltre sottolineare un aspetto legato all'annosa questione dei costi riservati alle società sportive: saranno esattamente identici a quelli precedenti. In altre parole, l'associazione che per mesi ha lamentato trattamenti esagerati in termini di tariffe - fino a portare la questione all'attenzione dell'intero Consiglio comunale - oggi, vincitrice del bando di affidamento, dovrà applicare quelle stesse tariffe.

"Vorremmo sapere dov'è finita tutta la verve di quei consiglieri comunali, sempre pronti a criticare la nostra gestione e i costi d'ingresso applicati alle società sportive, tra l'altro decisi dall'amministrazione comunale e che restano identici con la nuova gestione. Forse quei consiglieri non avevano a cuore l'impianto, ma soltanto la salvaguardia di un interesse particolare?", accusano da Sam, associazione "costretta" a pagare per due anni 500 euro al mese al Comune per l'affitto dela struttura, la stessa che oggi viene invece concessa assieme ad un (giusto) finanziamento da parte dell'ente comunale di 10mila euro l'anno. Una cifra di fatto indispensabile per la sostenibilità della struttura, considerando che la pista solo con i numeri dell'atletica aquilana non reggerebbe.

Ne abbiamo scritto in numerose occasioni: l'insostenibilità di strutture (sportive e non), donate dopo il terremoto del 2009 e inaugurate con tagli del nastro e compiacenti proclami, sono una dolorosa piaga del post-sisma, in un territorio dove la classe dirigente ha compiuto la scelta di accettare progetti o strutture donate, spesso senza avere una reale visione d'insieme e senza comprenderne profondamente le conseguenze della gestione.

Ultima modifica il Martedì, 02 Maggio 2017 01:22

Articoli correlati (da tag)

Chiudi