Sassa esclusa dal piano triennale delle opere pubbliche 2016 – 2018; "nessun intervento previsto dal Comune di L’Aquila che ricada sul territorio e soprattutto la certezza che neanche un euro è stato stanziato per la variante di Sassa".
A denunciarlo è Alessandro Piccinini, consigliere di centrodestra. Si tratta della conferma "che quelle sbandierate da Cialente e Co. erano solo promesse dal sapore elettorale, nonostante l’impegno sia stato assunto più volte anche dall’assessore alle opere pubbliche sul tavolo del Consiglio Territoriale di Partecipazione di Sassa", l'affondo.
"Sulla variante, questa amministrazione va illudendo i cittadini dal 2011 con un progetto che, a loro dire, sarebbe stato già pronto dal giugno dello stesso anno, con un finanziamento di 1,6 milioni in cassa. Nulla di tutto ciò è avvenuto né tanto meno avverrà se dalle urne uscirà la continuità di questo disastroso doppio mandato del centro sinistra".
Eppure, questo fine settimana - "ad un incontro organizzato da alcuni esponenti del PD alla “Casetta che non c’è” di Pagliare (a quanto mi dicono davvero poco partecipato), sia il neo assessore Stefano Palumbo che il candidato Sindaco del centrosinistra Americo Di Benedetto hanno avuto l’occasione giusta per poterlo comunicare ai pochi cittadini intervenuti, ma ovviamente si sono astenuti dal farlo", ha sottolineato Piccinini. Che ha aggiunto: "In particolare l’assessore Palumbo - sul quale gli esponenti locali del partito sembrano tanto puntare – avrebbe potuto spiegare il motivo per il quale l’amministrazione che rappresenta non ha ritenuto di dover inserire una sola casella della articolazione della copertura finanziaria in favore di questo territorio, a dispetto di quanto invece già stanziato per interventi di diversa natura in altre frazioni cittadine. Non è andata meglio poi con la ricostruzione privata, visto che la logica della ripartizione delle risorse finanziarie ha fortemente penalizzato la frazione di Sassa dove gli interventi ad oggi finanziati sono prossimi allo zero".
"Le esigenze di questa porzione di territorio, ormai periferia della città, sono state completamente dimenticate e tentare di voler essere credibili oggi, a pochi giorni dalle elezioni, beh ci vuole davvero una bella faccia tosta".