“Siamo in tantissimi, e non poteva essere altrimenti; la vostra presenza certifica la gratitudine e il riconoscimento della città per il lavoro svolto da Stefano Albano in questi anni così difficili, segnati da importanti vittorie per la nostra comunità: la rielezione di Massimo Cialente nel 2012, il successo delle primarie e, poi, delle Regionali 2014, le primarie per la scelta del candidato sindaco, una scommessa vinta dal nostro segretario che ci ha creduto fin dall’inizio e che mi ha convinto a mettermi a disposizione”.
Con queste parole, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha salutato la ‘discesa in campo’ di Stefano Albano, 28 anni, già segretario dei Giovani Democratici e, dal 2012, segretario del Partito Democratico cittadino, che si candida come consigliere alle elezioni amministrative dell’11 giugno.
‘Il nostro momento’, il claim della campagna: “credo sia arrivato il momento per la nostra città di raccogliere i frutti dell’impegno investito duramente nelle sfide di questi anni”, ha spiegato Albano, visibilmente emozionato, innanzi ai tantissimi simpatizzanti che hanno affollato il Palazzetto dei Nobili; “è la mia prima candidatura, c’è la giusta ansia ma anche una grande determinazione”. E’ un momento difficile per la città, ha riconosciuto: “la crisi economica globale, le vertenze del lavoro che interessano il territorio, la sicurezza degli edifici scolastici e, soprattutto, gli eventi sismici che si sono susseguiti dal 24 agosto scorso, con lo sciame culminato nelle forti scosse del 18 gennaio, ci hanno fatto ripiombare in un incubo. C’è una prospettiva? Siamo convinti di sì: le forze di centrodestra hanno deciso di cavalcare le paure, noi sentiamo la responsabilità di dare risposte alla città, individuando le opportunità che abbiamo per creare posti di lavoro, rilanciare l’Ateneo, promuovere il territorio”.
I prossimi 5 anni – ha sottolineato Albano – “non saranno ordinari: arriveranno 5 miliardi di euro per la ricostruzione delle case, avremo a disposizione 220 milioni per lo sviluppo economico; se sapremo spendere le risorse nel modo giusto, riusciremo a cambiare volto al territorio”. In altre parole, “le scelte che assumeremo decideranno il futuro della città per i prossimi venti o trent’anni”.
Per questo, Albano ha studiato quattro proposte concrete che “hanno due pregi: sono a costo zero per le casse dell’Ente e si possono realizzare valorizzando le risorse già a disposizione della città”, ha chiarito il segretario democrat.
La prima: “L’Aquila ha un patrimonio pubblico straordinario, oltre 250 mila metri quadrati di proprietà pubbliche, compresi gli appartamenti acquisiti a patrimonio per l’acquisto equivalente esercitato da centinaia di cittadini; ebbene, potremmo valorizzarlo ad uso sociale. I dati Istat certificano che, in città, ci sono 5mila nuovi poveri, a loro dovremo rivolgere le nostre politiche sapendo bene, però, che non sempre si riescono a garantire servizi di qualità con le poche risorse pubbliche disponibili; sappiamo, altresì, che la città vanta uno straordinario tessuto di associazioni del volontariato, che svolgono un importante lavoro quotidiano nel sociale e nel terzo settore. E allora, mettiamogli a disposizione gratuita gli spazi e gli appartamenti di proprietà del Comune, da utilizzare come sedi, in modo da facilitarne le attività, e in cambio, ovviamente, della elargizione di servizi di qualità”.
C’è anche una questione generazionale che va affrontata, ed ecco la seconda proposta: “molti ragazzi della mia età stanno pensando di andare via, altri hanno già deciso di lasciare la città; d’altra parte, l’unico ammortizzatore sociale, in questo particolare momento storico, è la famiglia. Come convincere un giovane laureato della nostra Università a restare qui? La proposta è di fare del centro storico un incubatore di imprese a cielo aperto”. L’idea è di fornire alle nuove imprese, in particolare quelle giovanili, gli spazi di proprietà del Comune come sedi per i primi tre anni, “in modo da abbattere le spese d’impianto e d’inizio attività; d’altra parte, coi sottoservizi la fibra ottica arriverà fin dentro le abitazioni e a L’Aquila verrà sperimentata la rete 5G: insomma, ci sono le condizioni per accompagnare la nascita di start up e attirare imprenditori in città”.
Per gli stessi motivi, andrà rilanciata anche l’Università, vero motore economico del territorio: come difenderla? “Siamo il più grande cantiere d’Europa – ricorda Albano – e troppo spesso lo viviamo come un limite più che una possibilità: invece, potremmo mettere i cantieri a servizio del rilancio del nostro Ateneo. Penso alla possibilità di destinare l’1% delle risorse per la ricostruzione al finanziamento di borse di studio e stage di formazione pre e post laurea in favore degli studenti", la terza proposta programmatica. "Immagino che l’Università potrebbe costruirci una importante campagna di marketing per attrarre qui ragazze e ragazzi offrendo loro la possibilità di studiare e di avvicinarsi al mondo del lavoro, nei cantieri e così nelle industrie farmaceutiche, come nel mondo della cultura, seguendo gli eventi di caratura nazionale che ospitiamo in città, dai Cantieri dell’Immaginario al Jazz per L’Aquila”. Certo, non si possono obbligare le imprese della ricostruzione privata, “si potrebbe lanciare una campagna di sensibilizzazione tutt’al più”, ma si potrebbero, invece, “assumere provvedimenti d’accesso, in questo senso, alle gare d’appalto della ricostruzione pubblica”.
Infine, la quarta proposta che ripropone un vecchio ‘pallino’ di Albano: l’istituzione dell’Abruzzo Film Commission, “una struttura dedicata ad attrarre le produzioni di film e fiction sul territorio, col relativo indotto economico e, contemporaneamente, con la possibilità di promuovere a livello turistico la nostra città nei circuiti nazionali ed internazionali”.
Queste le idee di Stefano Albano, “vere, reali, concrete e possibili come il nostro programma di Governo” ha sottolineato il candidato sindaco Americo Di Benedetto; “proposte che nelle differenze costruiscono l’essenza del compiuto che, a volte, in politica manca”. Sulla candidatura di Albano – ha aggiunto il candidato sindaco – “poniamo particolare attenzione, essendo la sintesi di un lungo percorso politico portato avanti in anni difficilissimi, e rappresentando quel rinnovamento generazionale, quella discontinuità anagrafica necessaria, che altri declamano e noi, invece, mettiamo in pratica. La sua candidatura, sostenuta dai giovani democratici, rappresenta appieno il rinnovamento che il partito ha saputo porre in essere”.