"Il centrosinistra sta mettendo in scena uno spettacolo imbarazzante: Americo Di Benedetto è un candidato sindaco sotto la tutela della triade Lolli-Cialente-Pezzopane. Le dimostrazioni sono molteplici e sotto gli occhi di tutti; Di Benedetto non proferisce parola da ormai venticinque giorni su nessun argomento: dal problema del progetto CASE a quello della ricostruzione, dal piano regolatore a alle acque puzzolenti della Gran Sasso Acqua, dalla questione ospedale scippato alla sicurezza delle scuole. A parlare per lui è sempre il sindaco uscente Massimo Cialente, che ha ritrovato un certo protagonismo".
L'affondo è di Luigi D'Eramo, candidato consigliere nella lista 'Noi con Salvini'. "Evidentemente, questo sembra necessario per colmare in campagna elettorale l'inesperienza di Di Benedetto. È una situazione imbarazzante: Cialente nelle vesti del ventriloquo, Di Benedetto in quelle del 'pupazzo' da animare".
D'Eramo si dice "dispiaciuto per il centrosinistra aquilano, che per storia e tradizione avrebbe meritato una campagna elettorale diversa da quella portata avanti dall'attuale candidato sindaco. In politica si vince o si perde, fa parte del gioco, ma le battaglie si portano avanti alla luce del sole e non nascondendosi. È evidente che ci troviamo di fronte non solo ad un tradizionale confronto fra centrodestra e centrosinistra, ma tra due filosofie di vita: l'élite economico-finanziaria della città, che sostiene Di Benedetto per difendere i propri interessi e il popolo libero, che sostiene Biondi e che vuole essere semplicemente rappresentato da chi è in grado di difendere i legittimi interessi degli aquilani".