"Sono finiti, la maggioranza del Partito Democratico guidata dal presidente Luciano D'Alfonso non ha più i numeri neanche per votare l'ennesimo rinvio di Consiglio regionale. Le spaccature all'interno della maggioranza portano all'ennesimo teatrino squalificante".
Il commento arriva dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle (M5S) che già nei giorni scorsi erano intervenuti sui continui rinvii e sull'inefficacia delle ultime sedute di Consiglio regionale, "caratterizzate più dalla conta dei voti che dalle iniziative che davvero interessano gli abruzzesi".
Il riferimento è alla ribellione - che si protrae da tempo - degli assessori dissidenti Andrea Gerosolimo e Donato Di Matteo oltre che del consigliere Mario Olivieri. La seduta in programma oggi è saltata per mancanza del numero legale, ed è la seconda volta che accade a seguito dei ballottaggi del 25 giugno scorso: nel pomeriggio, un documento presentato dalla coalizione di governo con la quale si rinviavano alla prossima seduta i punti all'ordine del giorno, non è passato perché votato da 15 persone, numero non sufficiente ai fini dell'ottenimento del numero legale.
"Ormai il presidente deve fare i conti con la realtà e con i conti che purtroppo non tornano più e che palesano una totale mancanza di fiducia anche da parte della sua stessa maggioranza, oltre che da tutti gli abruzzesi delusi fortemente da un Governo che si è caratterizzato solo per grandi promesse ma che in concreto nulla ha fatto nell'interesse dei cittadini e non ha più neanche il modo di dimostrare la sua esistenza in vita", hanno aggiunto i pentastellati
Nei giorni scorsi anche il gruppo consiliare di Forza Italia aveva criticato aspramente i continui rinvii, dopo che la conferenza dei capigruppo aveva deciso di non convocare la seduta del Consiglio, con D'Alfonso "consapevole di non avere più i numeri in aula per avviare i lavori consiliari, considerato il brutto malumore serpeggiante tra i consiglieri e le assenze palesate all’indomani del pessimo e bruciante risultato elettorale raccolto dal Partito Democratico in tutti i ballottaggi". E in serata, i forzisti hanno rincarato la dose: "La legislatura è arrivata al capolinea. D’Alfonso non ha più i numeri per decidere. Questo è un dato ormai acclarato poiché per la seconda volta in una settimana questa maggioranza di centrosinistra convoca un Consiglio regionale e non ha i numeri per garantire i lavori consiliari ed approvare le proposte di leggi all'ordine del giorno. Questa è la triste realtà ed abbiamo il dovere di registrare, denunciare e far conoscere agli abruzzesi", hanno sottolineato.
Forti malumori anche in maggioranza: "Serve un sussulto, si deve ripartire di slancio dopo la riflessione elettorale", ha dichiarato il capogruppo di Centro Democratico, Maurizio Di Nicola. "Va fatta una riflessione, il Pd ha subito una sconfitta chiara, gli alleati si sono dimostrati importanti per cogliere risultati vincenti quindi il loro ruolo non è marginale nelle varie competizioni", ha aggiunto. Ad Avezzano, Di Nicola ha appoggiato il sindaco eletto Gabriele De Angelis, a capo di una coalizione civica, che ha avuto la meglio sull'uscente Giovanni Di Pangrazio, fratello del presidente del Consiglio regionale, Giuseppe. Con De Angelis si sono schierati anche altri esponenti di maggioranza: Gerosolimo, che già aveva 'conquistato' Sulmona', e Lorenzo Berardinetti.