Martedì, 05 Novembre 2013 15:13

Fondi per edilizia scolastica, L'Aquila esclusa. Teramo e Chieti fanno l'en plein

di 

Nella ripartizione dei fondi stanziati dal decreto del fare per la messa in sicurezza degli edifici scolastici regionali, Teramo e Chieti si prendono tutto, lasciando alle altre province solo le briciole, e in alcuni casi nemmeno quelle.

A denunciarlo è il consigliere regionale del Partito democratico Giuseppe Di Pangrazio, che in una conferenza stampa ha mostrato le tabelle contenenti le graduatorie delle scuole ammesse al contributo.

I grafici mostrano che, su 4 milioni di euro messi complessivamente a disposizione dell'Abruzzo, 2 milioni e 480 mila, cioè il 67%, andranno alla provincia di Teramo; 1 milione e 310 mila euro a quella di Chieti e 210 mila euro alla provincia di Pescara. Gli oltre venti comuni della provincia dell'Aquila che hanno fatto domanda rimarranno, invece, letteralmente a bocca asciutta. Per loro, infatti, non è stato stanziato alcun importo: zero euro.

Questo squilibrio, secondo Di Pangrazio, confermerebbe, ancora una volta, il chiaro privilegio assegnato dalla giunta Chiodi alle aree costiere - e in particolare alla provincia di Teramo, di cui, come è noto, Chiodi è originario - rispetto all'Abruzzo interno e in particolare alla provincia dell'Aquila.

“Chiodi” ha detto Di Pangrazio “dimostra un'altra volta di non essere il governatore di tutto l'Abruzzo ma solo di una parte degli abruzzesi”.

I fondi per l'adeguamento, il risanamento e la messa in sicurezza contro il rischio sismico e idrogeologico degli edifici scolastici regionali sono previsti dalla legge 98 del 2013, la legge di conversione del cosiddetto decreto del fare, l'insieme delle misure varate dal governo Letta per ridare impulso all'economia.

Il finanziamento destinato all'Abruzzo, come detto, è di 4 milioni di euro, cifra non enorme ma nemmeno di poco conto, considerati i tempi.

Ciò che Di Pangrazio e il Pd contestano sono soprattutto le delibere e le determine con le quali quelle risorse sono state allocate. “L'11 ottobre” ha detto il consigliere “c'è stata una determina nella quale la Regione comunicava la graduatoria dei comuni che avevano acquisito il diritto al contributo per la sicurezza e l'adeguamento dei propri edifici scolastici”.

“Quella determina” ha precisato Di Pangrazio “faceva seguito a una delibera di giunta con la quale venivano stabiliti criteri e parametri ”.

Il difetto, secondo Di Pangrazio, sta proprio qui, nel manico: “Viene stabilito che il criterio principale per ottenere il finanziamento è il numero di alunni per edificio scolastico. Ma così è ovvio che comuni come quello di Pescara o quello di Teramo, che hanno istituti scolastici con centinaia di alunni, hanno molte più possibilità di entrare in graduatoria rispetto ai piccoli centri dell'Abruzzo interno”.

Ma le anomalie, secondo Di Pangrazio, non finirebbero qui: “Al punto 4 della determina dell'11ottobre è scritto: “Nell'ambito delle categorie le istanze sono poste in ordine di graduatoria in funzione decrescente del numero di ospitati nell'edificio”. Tutti quanti hanno interpretato che, per edificio, si doveva intendere la singola scuola. Ma evidentemente non è così visto che al primo posto in graduatoria, destinatario di un finanziamento di 195 mila euro, c'è il comune di Teramo che però ha messo insieme ben 17 edifici di scuole dell'infanzia, che insieme totalizzano più di 2 mila alunni”.

Scorrendo le tabelle, inoltre, si legge che, mentre per le scuole dell'entroterra aquilano situate in comuni ad alto rischio sismico - come Avezzano Sulmona - o idrogeologico - come Balsorano, uno dei comuni più dissestati della regione - non è stato stanziato nemmeno un euro, il comune di S. Giovanni Teatino, classificato a rischio sismico 3, riceverà invece un contributo di 1 milione e 300 mila euro.

“Non contestiamo” ha detto Di Pangrazio “che vengano messe in sicurezza le scuole di Chieti o di Teramo ma che non ci siano state trasparenza e obiettività nello stabilire criteri e parametri per l'assegnazione dei finanziamenti”.

Durante la conferenza stampa Di Pangrazio ha annunciato di aver chiesto un chiarimento al presidente Chiodi e di aver anche sollecitato i sindaci dei comuni esclusi dal contributo a presentare ricorso al Tar.

Ultima modifica il Martedì, 05 Novembre 2013 22:10

Articoli correlati (da tag)

Chiudi