Il Consiglio comunale di Teramo è sciolto.
Diciotto consiglieri comunali, 11 dell'opposizione e 7 di Futuro In e della lista civica Al Centro per Teramo. hanno presentato le proprie dimissioni dinanzi al vice segretario generale del Comune, Fulvio Cupaiolo, determinando così il venir meno del numero minimo di componenti per l'attività amministrativa.
Dunque, sebbene con posizioni diverse e polemiche all'interno, l'eterogeneo gruppo ha retto senza ripensamenti dell'ultima ora e, come annunciato all'indomani del rinvio al 7 dicembre del Consiglio straordinario, si è presentato puntuale all'appuntamento fissato per mezzogiorno al protocollo comunale.
Alla firma mancavano i soli consiglieri Paola Cardelli, indipendente, e Milton Di Sabatino, presidente del Consiglio comunale ed esponente di Futuro In (il gruppo di maggioranza relativa che fa capo al vice presidente del Consiglio regionale, Paolo Gatti), impegnato fuori città questa mattina.
Ed è proprio la decisione del gruppo che fa riferimento all'ex assessore regionale che fa rumore; Gatti infatti, eletto in Emiciclo tra le fila di Forza Italia, ha determinato la caduta del sindaco di Teramo, esponente del suo stesso partito nonché responsabile regionale forzista per gli Enti locali. E' così che è finita l'era di Maurizio Brucchi, 'tradito' da una stampella della sua maggioranza, con Teramo ancora in piena emergenza dopo i terremoti degli scorsi mesi.
Pagano (Forza Italia): "La sfiducia al Sindaco di Teramo è una brutta pagina della politica"
"Vedere sei consiglieri comunali di Teramo, eletti nel centrodestra, firmare le dimissioni al fianco dei consiglieri di centrosinistra per provocare la caduta del sindaco Maurizio Brucchi mi addolora e mi amareggia. Lo ritengo un atto di irresponsabilità e mi lascia anche molto perplesso riguardo alla scelta politica che c'è dietro, al di là delle frasi di circostanza".
Così il coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano che ritiene "grave e inopportuno nella forma e nella sostanza" l'atto formale che sancisce la conclusione anzitempo del mandato elettorale del primo cittadino, un atto che "rende incomprensibile alla cittadinanza l'amministrazione della Cosa pubblica e l'allontana dalla politica. Una brutta pagina, da qualunque angolazioni la si guardi, che svilisce il lavoro compiuto in oltre otto anni e mezzo e rende la posizione di Teramo più vulnerabile all'esterno, per di più in un momento delicatissimo per la vita della città".
Il coordinatore regionale di Forza Italia poco meno di un mese fa si era fatto parte diligente nel cercare di ricucire lo strappo nella maggioranza di centrodestra dovuto alla presa di posizione di sei consiglieri comunali del gruppo "Futuro In" facendosi promotore di un tavolo di convergenza tra il sindaco, il coordinatore provinciale di Forza Italia per Teramo Vincent Fanini, e il vice presidente del consiglio regionale di Forza Italia Paolo Gatti, cui i consiglieri di 'Futuro In' fanno riferimento. "Ma i sei consiglieri hanno ritenuto di andare avanti per la loro strada - lo sfogo amaro di Pagano - mettendo in minoranza Brucchi e facendo cadere l'amministrazione del Municipio".
Pagano ha inteso esprimere profonda preoccupazione di fronte allo scenario che si va delineando: "Una città alle prese con i gravi problemi provocati dal terremoto e con i complicati itinerari della ricostruzione viene da un atto di irresponsabile sfiducia politica rimessa nelle mani di un commissario prefettizio che dovrà calarsi in una realtà non sua e fronteggiare questioni complesse ed urgenti, senza l'esperienza sul campo di un amministratore. Non vorrei che i personalismi, in questo caso, abbiano preso il sopravvento sul bene pubblico. Brucchi è stato un Sindaco che si è speso sempre per la città e con la città: interromperne in questo modo il lavoro, mi lascia basito, soprattutto perché la stampella al centrosinistra è stata strumentalmente offerta dai sei consiglieri di centrodestra di 'Futuro In'. Questa è una sconfitta per tutti. Mi auguro che – conclude il coordinatore regionale di Forza Italia –, una volta placati gli animi, il centrodestra sappia ritrovare lucidità e concordia d'azione".
Bellachioma (Noi con Salvini): "Suicidio assistito"
"A ridosso delle elezioni politiche si è consumato a Teramo il suicidio assistito dell’Amministrazione Comunale, nello stesso momento in cui i sondaggi e i risultati premiano l’unità del centrodestra".
Si legge in una nota di Giuseppe Bellachioma, coordinatore regionale NcS. "Invitiamo tutto il Centrodestra ad una riflessione congiunta e corale ma puntuale, che consenta una presenza unitaria e vincente nei prossimi impegni elettorali: politiche, amministrative e regionali. Il tutto senza fughe in avanti e senza ipocrisie".