Sabato, 05 Maggio 2018 18:16

Sprar: Lega e Forza Italia si spaccano, ma avevano già finanziato il progetto

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"Si possono vincere le elezioni al grido di 'prima gli aquilani' ma, una volta al governo, agli aquilani bisogna dare risposte concrete sul proprio operato, non prendersi spudoratamente e sistematicamente gioco di loro: il tempo degli annunci è finito, il libro delle favole è chiuso. Assistiamo invece al teatrino mediatico montato su dalle forze di maggioranza sull'ordine del giorno proposto dal gruppo del Passo Possibile che prevedeva l'estensione del progetto SPRAR ai minori stranieri non accompagnati; una farsa che ha dell'incredibile e dimostra in modo inconfutabile come il governo della città è, a soli 10 mesi dal voto, senza una guida, ostaggio di scontri di potere che nulla hanno a che vedere con una programmazione di città".

A denunciarlo sono i capigruppo di Pd e Il Passo Possibile, Stefano Palumbo e Paolo Romano. Che spiegano: "Le dichiarazioni di chi oggi grida allo scandalo per il voto favorevole di una parte della maggioranza sono quelle di chi solo quindici giorni fa (delibera di Giunta n. 126 del 19/4/2018) aveva votato lo stanziamento di 1 milione e 500 mila euro sul capitolo di bilancio 69300/0 alla voce 'minori stranieri non accompagnati'".

In effetti, la delibera di Giunta è passata anche grazie ai voti degli assessori di Fratelli d'Italia, Benvenuto Presente e della Lega che, in Consiglio, hanno votato contro il provvedimento, accusando Forza Italia e L'Aquila futura di non rispettare il mandato. "Al governo della città siedono forse amministratori che non si rendono conto neanche di quello che approvano nelle sedi competenti? O siamo di fronte ad una becera mistificazione della realtà messa in atto dai due partiti, Lega e Fratelli d'Italia, a cui incredibilmente appartiene la paternità del sistema SPRAR introdotto in Italia proprio dalla legge Bossi-Fini?".

Adesso preoccupa cosa succederà in sede di Consiglio Comunale sul consuntivo di Bilancio, seduta ultima prima che il Prefetto commissari il Consiglio per decorrenza ultima dei termini. "Biondi sarà finalmente presente in Consiglio per una seduta intera - si domandano Palumbo e Romano - o i suoi impegni lo terranno ancora lontano dal suo primo dovere di Sindaco, cioè quello di onorare l'assise civica, così come lo tengono lontano dal rilasciare una dichiarazione sul suo voto di Giunta?".

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