Il consiglio Regionale Abruzzese si è riunito ieri presso l'Emiciclo della Villa comunale all'Aquila. A fine giornta la seduta si è aggiornata al prossimo martedì 17 dicembre, giorno in cui riprenderà anche la discussione sulla proposta di legge, del Consigliere Luca Ricciuti, di riperimetrare il Parco Sirente Velino.
Prima del rinvio, la discussione tra Ricciuti e il consigliere di Rifondazione Comiunista Maurizio Acerbo - il maggiore oppositore della riperimetrazione - ha avuto però il tempo di iniziare:" Propongo un'altra concezione del patrimonio verde della nostra regione - ha esordito Ricciuti - il parco è stato imposto a quei territori, la ridefinizione dei confini consente di tornare a delle considerazioni ambientali precedenti, in cui le attività di allevamento sono più importanti della sola salvaguardia".
Riccciuti si è scagliato nel suo discorso contro coloro che, a parere suo, alzano i vessilli dell'ambientalismo ma poi sono i primi promotori delle speculazioni edilizie appoggiati da amministrazioni compiacenti. "Bisogna rispettare le tradizioni della nostra terra che il Parco ha stravolto radicalmente. Basta vedere gli effetti nefasti del reinserimento di lupi di altre razze nel Parco dei monti del Gran Sasso. Oggi con i Parchi, chi vive davvero il territorio non riesce più neanche a produrre un allevamento o tagliare la legna che gli serve per il numero di autorizzazioni che deve richiedere a persone che non sanno neanche di cosa parlano. Sono consapevole che anche dentro il Parco c'è gente che lavora per il bene del territorio ma sono una minoranza. Sono pronto a confrontarmi con i veri ambientalisti".
"Interessanti i temi posti da Ricciuti" ha risposto elegantemente Acerbo, "sono favorevole affinché la proposta torni in commissione per confrontarci meglio". Il capogruppo del Prc, nel caso in cui il Presidente del Consiglio regionale Nazareno Pagano non avesse rinviato il tutto, era pronto a chiedere l'irrecivibilità della proposta per un vizio formale o a non far avere il numero legale per votare la proposta, viste le numerose assenze nella maggioranza di Chiodi.
Nella sala consiliare presente anche Oremo Di Nino direttore dell'Ente Parco Sirente Velino: "Spero che i consiglieri si accorgano che la riperimetrazione del Parco Velino Sirente sia un autogol pazzesco per una Regione che davanti l'Europa si definisce Regione verde".
"L'area che la proposta del Consiglier Ricciuti vorrebbe tirar fuori dal Parco - ha continuato a dichiarare a NewsTown Di Nino - è stata considerata un'area di interesse comunitario già dal 1970 dal Ministero dell'Agricoltura. Un'altra cosa che mi lascia perplesso è che vengono sottratte al Parco zone rurali e si mantengono dentro i centri abitati. Mi viene il dubbio che chi propone questo pensi che il Parco serva agli animali che camminano su due gambe e non agli altri, qualcuno dovrebbe spiegargli che non è così.
"Credo che anzi - ha concluso Di Nino - la Regione avrebbe tutto l'interesse ad ampliare il parco nella zona di Tornimparte".
Gli altri lavori del Consiglio nella seduta di ieri, giovedì 12 dicembre.
Cannabis: Via libera anche in Abruzzo alla disciplina per l'erogazione di farmaci e preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per fini terapeutici e lla coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione della canapa a fini per esempio, di bioedilizia,
Moratoria Centri Commerciali: è stata prorogata a maggio 2016 la moratoria sull'apertura di nuovi commerciali. Mentre è stata estesa al 31 dicembre 2014 il termine per la sanatoria dei sottotetti ultimati entro il 31 dicembre 2011.
Stamina: E' stata approvata all'unanimita' la risoluzione, presentata dal consigliere regionale di Sel Franco Caramanico, con la quale si invita il commissario alla sanita', Chiodi a verificare presso il ministero se sia possibile autorizzare la somministrazione di cellule staminali per la piccola Noemi in un centro trapianti del Servizio sanitario nazionale. Chiodi ha però specificato che tale autorizzazione non sarà affatto facile da avere. "Il provvedimento - spiega Caramanico - nasce dall'urgenza di dare una speranza reale alla piccola Noemi , la bimba di Guardiagrele, che secondo la recente pronuncia del tribunale dell'Aquila puo' sottoporsi alle cure con il metodo Stamina preso l'azienda ospedaliera di Brescia. Il problema - osserva Caramanico - e' che a Brescia i tempi di attesa sarebbero lunghissimi e potrebbero vanificare le speranze di mantenere in vita la bimba. Per questo era necessario una nostra presa di posizione per cercare di favorire per quanto possibile il percorso di accesso alle cure della piccola"
Maurizio Acerbo, capogruppo PRC in Regione Abruzzo, dichiara:
«Parte dall'Abruzzo la battaglia referendaria contro la deregulation del commercio voluta dal governo Monti. Il Consiglio Regionale dell'Abruzzo ha approvato la richiesta di Referendum abrogativo, ai sensi dell'articolo 75 della Costituzione, delle disposizioni di cui all'art. 31 del Decreto Legge n. 201 del 2011 che consentono alla grande distribuzione di aprire anche durante tutte le domeniche e persino il 25 aprile o il 1 maggio. Questo far west delle aperture non ha fatto che aggravare la crisi del piccolo commercio e inasprito ulteriormente l'iper sfruttamento dei lavoratori dei centri commerciali. Questa deregulation, figlia di una visione fondamentalista del mercato, ha suscitato campagne, iniziative e proteste non solo delle organizzazioni di categoria dei commercianti ma anche dei sindacati, da quelli confederali all'USB che lo scorso 8 dicembre ha organizzato presidi in tutta Italia. Persino la Conferenza Episcopale Italiana ha raccolto firme per "liberare la domenica".
Contro questa normativa molte Regioni avevano presentato ricorsi alla Corte Costituzionale purtroppo respinti in quanto governo e parlamento avrebbero legiferato sulla base della competenza statale in materia di concorrenza. Rifondazione Comunista propone che tutti i Consigli Regionali approvino analoga richiesta. Ne bastano cinque ai sensi della Costituzione per ottenere la convocazione del referendum».