Venerdì, 13 Dicembre 2013 17:43

Progetti Case, gestione fuori controllo: in commissione vengono ascoltati i cittadini

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I conti non tornano. Ma per quanto riguardo le utenze di luce e Gas  dei Progetti case purtroppo ormai è cosa nota e la vicenda è lunga, oltre che complicata.

Riassumendo, il pasticcio inizia quando il primo aprile del 2010 le abitazioni passano dalle mani della protezione civile, che fino ad allora pagava una serie di utenze, a quelle del Comune che semplicemente non fa nulla per più di dune anni salvo poi inviare bollette da migliaia di euro nel dicembre 2012.

Risultato, il Comune attualmente si trova esposto con l'Enel per circa 10milioni, ancora. La delega per la gestione delle newtown è passato intanto all'assessore Lelio De Sanctis.

E' proprio lui in V commissione ad annunciare la volontà di fare trasparenza rendendo pubbliche tutte le fatture Enel: "Dopo aver incassato regolarmente tramite le rate stabilite - ha resocontato l'assessore - da settembre si assiste a dei picchi negativi". Il Comune infatti avrebbe dovuto incassare finora un milone e duecentomila euro circa da luce e  Gas, invece ne ha incassate solo 500mila.

"E' vero che nonostante le rate - ha aggiunto De Santis - stanno arrivando bollette anche di una certa consistenza. Possiamo prevedere allora per importi elevati, una rateizzazione maggiore per andare incontro ai bisogni del cittadino bisognoso".

Ma i veri protagonisti della commissione sono stati proprio i cittadini invitati dal Presidente della Commissione Raffaele Daniele ed  uditi sulle utenze dagli altri consiglieri. "Una sorta di mutualismo" lo definirà Daniele ,un primo sperimentale accenno di collaborazione istituzionalizzata che, data la preparazione tecnica e lo spessore di conoscenza dimostrata dai cittadini, si è dimostrato proficuo.

Di più. Forse questo si potrebbe definire l'unico modo per continuare a poter amministrare una città così estesa nel suo territorio e composta dai nuovi quartieri dei Progetti case, fatti di fretta e che quindi hanno bisogno di una costante manutenzione, e che il Comune, non riesce ancora a gestire e chissà come e quando ci riuscirà.

Spazio allora per i cittadini. La professoressa Giusi Pitari inquilina del progetto case di Cese di Preturo si è procurata i dati della spesa totale del Gas del triennio 2010-2013: un'ammontare di 7.297.314 euro.
"Il consumo medio per 185 palazzine è di 39.445 - sostiene la professoressa - se le palazzine costruite dalla ditta Pellegrini hanno tutte consumato circa 70mila euro di Gas, in percentuale hanno pesato del11% quando invece il numero delle palazzine Pelleggrini, in percentuale è del 6,4%.
Se le palazzine fossero state costruite tutte da Wolf House o Wood Beton o Iter il consumo di gas totale si sarebbe aggirato sui cinque milioni e mezzo con un risparmio di circa un milione e ottocentomila euro. Il consumo medio di Gas delle palazzine analizzate - ha aggiunto Pitari - " è 44.489euro che per 185 palazzine fa 8milioni e 230mila euro. C'è un milione e ottocentomila che grava esclusivamente sulle palazzine "sprecone" e quindi solo sugli assegnatari".

Presenti nella seduta della commissione anche alcuni cittadini del "consioglio civico aquilano", un comitato nato proprio nei Progetti case a partire dalle forti proteste di un anno fa per le"bollette pazze" . Pierluigi Lo Marco ha preso la parola esponendo un dossier nel quale ha denunciato, tra l'altro, come "alcuni pannelli solari istallati sulle palazzine non funzionano".

Il tema principale dunque resta questo: può il Comune rifarsi sulle ditte che hanno costruito le 185 piastre? Il contratto al momento della costruzione infatt era tra le imprese di costruzioni e la Protezione Civile. Da qui la proposta del consigliere Ettore di Cesare di acquisire tutti i contratti stipulati tra Protezione Civile e le ditte:" ho fatto personalmente richiesta degli atti a Roma, vedremo se come Consigliere comunale riconosceranno legittimo il mio interesse".

Solo così effettivamente si potrà vedere quali certificazioni energetiche hanno dichiarato le ditte, e verificare se quella dichiarata è stata poi quella realizzata. I diversi consumi energetici che segnala la professoressa Pitari si possono addurre proprio ad una diversa classe di realizzazione delle palazzine, solo che Comune e cittadini non hanno le informazioni per capire e prendere di conseguenza delle decisioni ed attuare le giuste politiche.

"Qualche giorno fa si sono staccate cinque lastre dal tetto del progetto Case di Bazzano - ha ricordato sempre Di Cesare - potevano uccidere qualcuno. Vogliamo dare la possibilità a chi viene danneggiato di potersi rivalere"?

Ultima modifica il Sabato, 14 Dicembre 2013 00:11

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