Un consiglio comunale straordinario sulla vicenda della restituzione delle tasse, da tenersi alla presenza dei parlamentari abruzzesi, del vice presidente della Regione Giovanni Lolli e dei rappresentanti di associazioni di categoria e sindacati.
A chiederlo è il Partito democratico, che ha presentato a Roberto Tinari un ordine del giorno, accompagnato da una proposta di delibera, firmato anche da tutti gli altri consiglieri di opposizione, a eccezione di Americo Di Benedetto (dato ormai per uscente dal Pd) e della consigliera della Coalizione sociale Carla Cimoroni.
Il segretario comunale del partito, Stefano Albano, e la deputata Stefania Pezzopane hanno tenuto una conferenza stampa per chiedere al governo di impegnarsi a trovare una soluzione, dopo la bocciatura, in Senato, del doppio emendamento targato Pd-Forza Italia che chiedeva all’Europa di concedere al Cratere l’innalzamento del de minimis da 200mila a 500mila euro.
“Lega e Movimento 5 Stelle” hanno attaccato Albano e Pezzopane “hanno costruito una campagna elettorale contro l'Unione europea ma al primo banco di prova si sono comportati ben diversamente. Siamo preoccupati perché è una vicenda delicata” hanno affermato i due, affiancati anche da Maurizio Capri (segretario circolo Pd L'Aquila centro) e Tommaso Ciancarella (responsabile Città Territorio Pd L'Aquila). Pezzopane e Albano hanno definito “difensivo” il comportamento di Luigi D’Eramo, l’assessore comunale e deputato della Lega che aveva accusato sia il Pd che Forza Italia di fare dello “sciacallaggio politico” sulla vicenda: “Non facciamo sciacallaggio, tutt'altro. La richiesta di convocazione del consiglio comunale nasce dalla convinzione che la mobilitazione del territorio deve essere massima, ed è quindi fondamentale che la questione passi per l'assise cittadina, in maniera che questa abbia l'opportunità di decidere eventuali azioni a tutela del territorio”.
Quanto agli emendamenti respinti – una bocciatura annunciata secondo lo stesso D’Eramo ma anche secondo Giovanni Lolli e l’imprenditore Ezio Rainaldi – la Pezzopane ha affermato: “Il mio rammarico è enorme, perché li avevamo elaborati assieme alle altre forze politiche e sociali del territorio, al tavolo presieduto da Giovanni Lolli. Quando sento le perplessità e le obiezioni sollevate per giustificare la bocciatura avverto la sensazione che si sia trovata la soluzione ma che la si voglia scippare al Parlamento e al territorio per dimostrare non so quali capacità. A noi” ha aggiunto la deputata “interessa solo che il problema si risolva. Se il governo ha una sua proposta la metta sul tavolo, noi la asseconderemo: non ci siamo mai innamorati degli emendamenti, ma non si prendano scuse. Se il problema era l'emendamento il governo poteva fare un proprio testo”. La Pezzopane ha ribadito che la soluzione andrà trovata nella conversione del decreto terremoto alla Camera, ultima finestra utile prima della pausa estiva. Il testo approderà in commissione questa settimana. Altre proroghe, ha lasciato intendere la deputata, oltre a quella di 60 giorni già concessa, non sono immaginabili.