Domenica, 08 Luglio 2018 12:52

Stop a "Casa Italia", i dem Pezzopane e D'alessandro presentano interrogazione

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La deputata Dem Stefania Pezzopane, dell'Ufficio di Presidenza del gruppo Democratico alla Camera e responsabile nazionale Dipartimento terremoto e ricostruzione, con il collega Camillo D'Alessandro hanno predisposto una interrogazione urgente al Presidente del Consiglio Conte relativamente alla soppressione del programma "Casa Italia" avvenuta per decreto in questi giorni. 

Voluto dal governo Gentiloni, il progetto Casa Italia intende promuovere la sicurezza del Paese in caso di rischio sismico con la creazione di un dipartimento ad hoc da affiancare a Palazzo Chigi nell'attuazione di una programma di prevenzione contro le catastrofi naturali, comprensivo di fondi per l'edilizia scolastica e del sisma bonus, a partire dalle aree ad alto rischio sismico. A tal fine, sono stati individuati dieci cantieri pilota per sensibilizzare i territori ad intervenire sulla messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici esistenti. Tra i Comuni scelti su tutto il territorio nazionale, anche la città di Sulmona dove il programma intende dirottare parte della prima tranche di investimenti, un totale di 25 milioni a copertura dell'intero progetto nazionale.

La bozza di Dl, approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 2 luglio, attribuisce direttamente al Governo la gestione delle attività rientranti nel progetto Casa Italia, con la soppressione del dipartimento ad hoc -assorbito da Palazzo Chigi- ma non del programma.  

"Invece di costruire, migliorare, potenziare, rifinanziare -affermano i dem Pezzopane e D'Alessandro- sopprimono una delle scelte più lungimiranti della scorsa legislatura, finalizzata a dare finalmente al paese un programma permanente di prevenzione sismica, non più soltanto giocato sulla risposta alle emergenze. Ora che fine fa la scelta strategica fatta per Sulmona, scelta tra le 10 città  d'Italia ad ospitare le strutture del Dipartimento? Lo vogliamo sapere e subito. Qualsiasi cosa abbiano deciso di fare, vigileremo perché non si sacrifichi Sulmona, inserita nel programma con forza ed energia." 

La struttura della città peligna prevedeva un organico di sette persone e venti funzionari. Fermo restando la dotazione economica della legge - 2,5 milioni per il 2018 - le competenze, come detto, passano alla presidenza del consiglio dei ministri e, in prospettiva, al dipartimento di protezione civile. 

"Si chiede di sapere -concludono i deputati dem- quali orientamenti il Governo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze per mantenere assolutamente la previsione della struttura di prevenzione sismica a Sulmona". 

 

 

Ultima modifica il Domenica, 08 Luglio 2018 13:23

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