Il Consiglio regionale riunito ieri in seduta ordinaria, l'ultimo del governatore Luciano D'Alfonso, a tarda notte ha approvato, a maggioranza, il provvedimento amministrativo che definisce i "Servizi Minimi e gli ambiti di traffico del Trasporto Pubblico Locale".
Un provvedimento fondamentale, che se non fosse stato approvato avrebbe fatto saltare l'affidamento 'in house' del trasporto locale alla società pubblica regionale. Nel documento sono contenuti i parametri utili alla rimodulazione del trasporto pubblico su gomma, tenendo conto della successiva redazione del Piano Triennale dei Servizi (PTS). Il provvedimento, inoltre, definisce i Bacini di Mobilità e attua la quantificazione economica dei servizi.
In questo senso, è stata approvata una risoluzione, in Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture del Consiglio regionale, che ha l’obiettivo di garantire e mantenere il livello adeguato di servizi minimi di trasporto pubblico locale nelle aree interne abruzzesi; la risoluzione, tra l’altro, impegna la Giunta regionale “ad attivare un tavolo concertativo con tutti gli attori protagonisti della vicenda, quali i soggetti portatori di interesse come le Parti Sociali e le Associazioni/Comitati dei Pendolari, e ciò al fine di effettuare una approfondita e puntuale ricognizione dei servizi tesa a ricalibrare la definizione dei servizi minimi essenziali anche successivamente modificando e/o integrando” quanto previsto dalla riforma, e “a mantenere mediante apposito indirizzo nei confronti di TUA Spa, le tratte già oggetto di contribuzione quali Giulianova-Teramo-Roma e L’Aquila Roma - mancanti di alternative trasportistiche - e quelle relazioni che generano consistente pendolarismo dall’area della Marsica e della Valle Peligna verso Roma, all’interno del programma di esercizio di Tua Spa”. Infine “ad analizzare la fattibilità della estensione del biglietto unico ai territori della regione attualmente esclusi”.
L'Aula ha poi esaminato il progetto di legge "Modifiche alla legge regionale 30 dicembre 2004, n. 51 (Disposizioni in materia di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza dalla carica di consigliere regionale)" votando a maggioranza il testo con l'accoglimento di alcuni emendamenti. In particolare, è stata approvata la proposta firmata da Giorgio D'Ignazio e che prevede la rimozione della cosiddetta norma anti-sindaci, che impediva ai sindaci dei Comuni sopra i 5mila abitanti, nonché ai presidenti e agli assessori delle Province, di essere eletti alla carica di presidente della giunta e di consigliere regionale. Si tratta di una norma che era stata approvata dal centrodestra nel 2004 per stoppare la candidatura di Luciano D'Alfonso, all'epoca sindaco di Pescara in piena ascesa politica. L'emendamento di D'Ignazio ha modificato anche il punto 4 dell'articolo 2, che recitava: "In caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale, le cause di ineleggibilità di cui al comma 1 (per cui sono ineleggibili anche i membri della Corte costituzionale e del Csm, ndr) non hanno effetto se le funzioni esercitate, la carica o l’ufficio ricoperto sono cessati, nelle forme prescritte, entro sette giorni dalla data di pubblicazione del decreto di scioglimento". La proposta ha innalzato tale limite da 7 a 30/45 giorni. Di fatto, una modifica che spiana la strada alla eventuale candidatura di Giovanni Legnini, attuale vice presidente del Csm.
Altro emendamento approvato è quello sui consigliere supplenti, che dà facoltà ai consiglieri che una volta eletti vanno a fare gli assessori di essere sostituiti. Così, i consiglieri passeranno da 31 a 35.
E' stato ritirato prima dell'approdo in aula, invece, l'emendamento presentato dal capogruppo del Pd Sandro Mariani che prevedeva l'innalzamento della soglia di sbarramento per chi corre da solo, ossia fuori dalle coalizioni, all'8% e per chi si presenta in coalizione al 4%.
Dunque, il Consiglio ha proceduto alla votazione del Garante dei detenuti ma nessuno dei candidati ha raggiunto il quorum utile all'elezione.
La seduta consiliare è stata sospesa a tarda notte e riconvocata per questa mattina con inizio dei lavori alle ore 12:30.
Alla ripresa dei lavori, l'assise ha dato il via libera all'unanimità ai disegni di legge per 'L'Aquila capoluogo' e 'Nuova Pescara' [leggi qui l'approfondimento].
L'Assemblea ha poi approvato a maggioranza i seguenti progetti di legge: "Modifica alla legge regionale che istituisce e disciplina il Consiglio della Autonomie Locali"; "Partecipazione del Consiglio regionale alla costituzione dell'associazione denominata "Abruzzo+Europa"; "Disposizioni in favore del Consorzio di Bonifica Interno 'Bacino Aterno e Sagittario' e del Consorzio Bonifica Nord 'Bacino del Tronto - Tordino e Vomano'; "Modifiche alla L.R. 9 luglio 2016, n. 20 (Disposizioni in materia di Comunità e aree montane e ulteriori disposizioni)"; "Norme per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive".
L'Aula ha infine votato il via libera al provvedimento amministrativo sul "Piano di Gestione del Sito Natura 2000 Marina di Vasto" e quello che ammette la proroga dell'incarico del "Commissario liquidatore del Consorzio Centro Fieristico del Mobile" fino al mese di giugno 2019.