Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità il progetto di legge 57/2014 sull'Aquila capoluogo.
Il provvedimento, ha spiegato Pierpaolo Pietrucci, firmatario della proposta insieme a Luciano D'Alfonso, "non è stato pensato per ribadire il ruolo e lo status dell'Aquila come capoluogo di regione, mai messo in discussione, ma per ridisegnarne la dimensione in un'ottica regionale, rivolta soprattutto alle aree interne, e interregionale. La legge stanzia per L'Aquila una dotazione finanziaria aggiuntiva di 900mila euro l'anno".
Risorse aggiuntive e "coordinamento più stretto tra la Regione, il Comune capoluogo e i Comuni limitrofi al capoluogo di regione. Fondamentali in questo senso anche il fatto che si avvicini maggiormente L’Aquila alla Regione - ha aggiunto Pietrucci - rendendo il capoluogo più fruibile e accessibile attraverso la valorizzazione delle sue peculiarità, e la messa in atto di un disegno innovativo, che concepisce L’Aquila in rapporto al suo territorio di riferimento".
In questi anni, "ho vissuto con grande sofferenza il sentimento di rancore che c’era nei confronti dell’Aquila, la sensazione di isolamento vissuto della città, in parte anche per colpa nostra e del nostro vittimismo e in parte per la frattura venutasi a creare nel 1971 e mai veramente risanata. Grazie a un percorso condiviso, e grazie anche all’appoggio dell'opposizione, abbiamo approvato questa norma che vuole essere anche un modo per sanare questa frattura".
"Non è mai stato in dubbio il ruolo dell’Aquila come città capoluogo", ha aggiunto D'Alfonso. "Serviva, però, un provvedimento che desse alla città un supplemento di strumenti per svolgere appieno questo ruolo soprattutto dal punto di vista dei servizi offerti ai cittadini".
Hanno votato sì anche Cinque Stelle e Forza Italia. "Se questa norma serve per innescare una nuova fase di rilancio della millenaria e riconosciuta storia della città dell’Aquila" ha detto il capogruppo di FI Lorenzo Sospiri "ben venga, è con questo spirito che la votiamo. Se invece nasce come fallo di reazine alla legge sulla nuova Pescara non coglierà il suo obiettivo perché dall’altra parte c'è una città che seppur non in possesso di una storia millenaria già sta guardando al secolo che verrà, per competere non più nella dimensione regionale ma dell’intero Adriatico".
Approvata anche la legge per l'istituzione della nuova Pescara, la fusione tra i comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano avviata a del referendum svoltosi nel 2014. L'unione tra i comuni - un processo unico in Italia, al momento, per le dimensioni demografiche - è prevista a partire dal 1° gennaio 2021, anche se slitterà presumibilmente al 2024.
Pietrucci: "Legge lungimirante e innovativa, momento storico"
"L'approvazione della legge su L'Aquila capoluogo in Consiglio regionale segna il raggiungimento di un altro fondamentale obiettivo. Non si tratta di ribadire il ruolo dell'Aquila come capoluogo di Regione che le assegna la storia e lo Statuto, ma di mettere a disposizione del capoluogo e dell'Abruzzo uno strumento per affermare meglio il ruolo di città guida regionale, valorizzando le peculiarità in un'ottica di sviluppo di tutta la regione. Tanto è vero questo che il provvedimento è passato all’unanimità, cioè tutti ne hanno colto l’importanza ai fini dell’interesse generale".
A dirlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Che aggiunge: "E’ una legge lungimirante e innovativa, di cui vado orgoglioso: ne beneficeranno gli aquilani e gli abruzzesi, perché questa legge introduce veicoli e strumenti innovativi. Innanzitutto è costruita sull’indice di benessere equo e sostenibile, cioè si basa su un’idea di sviluppo equilibrata e rispettosa dell’ambiente. La legge porterà sul territorio aquilano risorse aggiuntive per 900mila euro ogni anno, che consentiranno una programmazione di attività in grado di migliorare il rapporto fra L’Aquila e la Regione, in primo luogo sotto il profilo istituzionale attraverso la formazione della Conferenza insediata presso la Regione che crea uno strumento di raccordo permanente fra il Comune dell’Aquila, la Regione e i Comuni del territorio".
Poi c’è la parte che riguarda il profilo della coesione territoriale, "in particolare da questo punto di vista si danno indirizzi importanti per sostenere e valorizzare le vocazioni dell’Aquila e dare ad esse un respiro più regionale, a vantaggio dello sviluppo territoriale cittadino e abruzzese. Penso al turismo (quello montano si potrà integrare meglio con quello costiero), ai servizi amministrativi e alla persona. Penso alla cultura: ad esempio la Perdonanza potrà avviarsi a diventare un evento regionale e non più solo cittadino, ponendo le basi di una partecipazione attiva della Regione all’organizzazione dell’evento, con evidenti vantaggi di mezzi e di prestigio. E’ una legge fondamentale anche dal punto di vista del principio: nel momento storico in cui si dibatte sulla opportunità di riorganizzare il territorio nazionale in territori più ampi o diversi dalle regioni, L’Aquila si rafforza come capoluogo dell’Abruzzo e quindi come vero e proprio perno delle aree interne, che io definisco di prossimità".
Uscire dalla fase emergenziale dettata dal terremoto significa anche uscire da una logica che in questi anni è stata obbligata, di richiesta e rivendicazione, per affermarne una di guida e proposta, la città cerniera tra Roma e Pescara, tra i due mari. "L’Aquila capoluogo rispetto al sistema delle aree interne e degli Appennini è anche questo: un riferimento da cui sarà sempre impossibile prescindere. Il riconoscimento di una quota aggiuntiva di risorse va valutata non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. E’ importante stabilire che all’Aquila queste risorse spettano per affermare e svolgere il suo ruolo di capoluogo, poi in futuro potranno anche aumentare. È un inizio ed una sfida per la comunità aquilana. Dovremo dimostrare insieme di saper proporre, interagire con le aree interne ed aprire alla Regione e al territorio nazionale, perché il capoluogo diventi fulcro e motore aggregante di una vasta area interna capace di procedere e collaborare insieme alla vasta metropoli costiera in una rinnovata visione sinergica che rilanci idee, sviluppo, occupazione ed economia in maniera complementare. Starà a tutti noi riuscire a prendere questo treno e a raccogliere la sfida. Un sentito ringraziamento va a chi ha lavorato con competenza e professionalità alla legge, in particolare gli avvocati Maria Laura Pollice e Gianluca Cervale in primis, l’avvocato Pietro Pulsoni, Maria Luisa Serripierro, Sabrina Altamura, Francesca Caroccia, i professori Fabrizio Politi, Fabrizio Marinelli e Pierluigi Properzi dell’Università degli studi dell’Aquila, oltre a tutte le associazioni di categoria che hanno partecipato al percorso di redazione del testo di legge".
D'Alfonso: "Coronato un percorso parallelo intrapreso all'inizio della legislatura"
"Con l’approvazione all’unanimità delle leggi sulla nuova Pescara, da me fortemente voluta, e su L’Aquila capoluogo – firmata dal consigliere Pierpaolo Pietrucci – l’amministrazione di centrosinistra corona un percorso parallelo che è stato intrapreso sin dall’inizio della consiliatura", ha sottolineato il presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso. "L’iter legislativo ha corrisposto ad un preciso indirizzo strategico ed è stato caratterizzato dall’ascolto dei territori di riferimento e da un confronto serrato e approfondito. Abbiamo sancito la peculiarità di queste due città: L’Aquila in quanto capoluogo di regione, nuova Pescara come frutto della prima fusione tra Comuni. Abbiamo provveduto a fornire a L’Aquila un supplemento di strumenti per essere pienamente città capoluogo di regione, e abbiamo creato le basi affinché la nuova Pescara abbia strutture per migliorare il proprio benessere non attraverso l’ingrandimento dei confini ma con la qualità delle relazioni". E’ una legge che non nasce dallo spintonamento ma dalla richiesta dei territori, ha rivendicato il governatore. "E’ anche un riconoscimento alle due ali dell’Abruzzo – il mare e la montagna – e al ruolo guida che questi due centri esercitano nelle rispettive aree. Da oggi l’Abruzzo cambia in meglio e noi possiamo rivendicare con orgoglio questo prezioso risultato".
Rapino (Pd): "Due leggi importantissime, di portata storica"
"Due leggi importantissime, di portata storica, che ristabiliscono, l'una, la centralità del nostro capoluogo, L'Aquila, e che creano le basi, l'altra, per la costituzione di una grande città attrattiva dal punto di vista economico, turistico e commerciale, destinata ad affermarsi come punto di riferimento del bacino Adriatico".
Con queste parole il Segretario del Pd Abruzzo Marco Rapino, commenta l'approvazione delle leggi su L'Aquila capoluogo e della nuova Pescara. "Una vittoria del Partito Democratico e del centrosinistra – continua Rapino -, che ha fortemente voluto che le due leggi viaggiassero insieme, su binari paralleli, e che oggi raccoglie i frutti di anni di lavoro, riunioni e mediazioni. Per quanto riguarda la nuova Pescara, abbiamo sempre creduto che l'espressione del voto popolare sulla costituzione della nuova Pescara, che nascerà dalla fusione di Spoltore, Montesilvano e Pescara, appunto, non dovesse per nessun motivo essere ignorata. In questi anni abbiamo lavorato alla norma coinvolgendo i sindaci, gli assessori e i consiglieri dei Comuni interessati, senza mai dimenticare la volontà dei cittadini, fino ad arrivare ad una sintesi che riteniamo potrà davvero cambiare la geografia del centro-sud e di tutto il bacino Adriatico. Sulla legge per L'Aquila capoluogo, invece, possiamo dire che finalmente L'Aquila sarà dotata delle risorse e degli strumenti necessari ad esercitare il suo ruolo. Un polo culturale e artistico che guarderà sempre di più al Lazio, alla costa tirrenica e che avrà finalmente i mezzi per affermarsi come capitale dell'Appenino. L'Aquila tornerà davvero al centro della vita della regione Abruzzo, sarà godibile e disporrà di nuovi fondi, tornando ad essere protagonista del nostro territorio. Un grande successo, in sostanza, da un lato una nuova Pescara che si apre con più forza alle regioni adriatiche, e dall'altra un capoluogo sempre più vicino a Roma, accessibile e centrale, che oggi più che mai ci rende orgogliosi dell'impegno profuso durante questa legislatura".