"Quando si dice: non c'è limite al peggio!".
Coalizione sociale, rappresentata in consiglio comunale da Carla Cimoroni, commenta così la nomina di Paolo Federico alla poltrona di amministratore unico di Asm appena fatta dal sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi.
La nota completa della Coalizione sociale
"Pensavamo che nella spartizione delle poltrone delle società partecipate, il fondo si fosse toccato con la nomina della sorella di un consigliere comunale a presidente dell'Azienda farmaceutica (Afm) avvenuta pochi mesi fa dopo ben un anno dall'insediamento dell'amministrazione Biondi. In ossequio alla più becera logica spartitoria tra le liste che hanno sostenuto il Sindaco alle elezioni dello scorso anno, quella poltrona era stata "assegnata" alla lista L'Aquila Futura che esprime Roberto Santangelo in Consiglio comunale e appunto sua sorella, Alessandra, all'Afm. Stesso dicorso per il Sed, toccato all'Udc, con un amministratore senza alcuna esperienza di gestione e di informatica.
Fino a ieri, mancavano ancora le nomine di Ama e Asm, due società che forniscono servizi essenziali per la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini.
Se per l'Ama, il sindaco e l'assessora Mannetti sembrano improvvisamente essersi accorti del disastro della mobilità pubblica tra tagli alle corse e fermate indecenti, per l'Asm finalmente il sindaco ha potuto accontentare Forza Italia: è stato nominato Paolo Federico, incompatibile finora, in quanto ex consigliere provinciale fino a un anno fa.
Peccato che lo stesso sia a tutt'oggi sindaco in carica del Comune di Navelli e che gli unici meriti siano una ventennale esperienza di - ma guarda un po'- incarichi politici!
Basta verificare il suo curriculum, http://www.coalizionesociale.it/.../2018/05/federico-paolo.pdf
Questa nomina era particolarmente cruciale, se pensiamo che la gestione dei rifiuti vede la nostra città tra le peggiori in fatto di percentuale di raccolta differenziata e tra quelle che fanno pagare di più i cittadini per i rifiuti. Serviva una svolta, un amministratore davvero esperto di rifiuti, dovevano insomma valere la competenza e il merito, come promesso in campagna elettorale, e invece, al solito, l'unico criterio è solo e sempre quello spartitorio.
Sono il familismo e il clientelismo l'olio che fa girare i meccanismi di questa giunta comunale senza alcun pudore.
Che i doppi incarichi - o meglio, gli incarichi pubblici a mezzo servizio - non creino alcun imbarazzo a questa amministrazione del resto è evidente anche dalla doppia funzione ancora ricoperta dall'assessore-onorevole D'Eramo, a L'Aquila nei giorni di lunedì e venerdì e in Parlamento a Roma il resto della settimana.
Un altro esempio di quanto il sindaco e la sua giunta siano ostaggio dei partiti di maggioranza tutti impegnati a trovare la quadra tra elezioni regionali, posti di governo e poltrone varie, senza alcun rispetto per la città, paralizzata ormai da oltre un anno.