Affossamento del bando periferie che stanziava 18 milioni di euro per L’Aquila; stallo nelle nomine delle cariche governative in materia di ricostruzione, dal sottosegretario delegato al capo della Struttura di missione; mancato rinnovo dei contratti dei lavoratori per il cratere del Centro Italia e della proroga della sospensione delle tasse per quello del 2009.
E’ lunga la lista delle mancanze e delle omissioni di cui, secondo il Partito democratico, l’attuale governo gialloverde sarebbe colpevole nei confronti dell’Aquila e dell’intero territorio.
"Non era mai accaduto di trovarci di fronte a un governo così sordo e distante” attacca il segretario comunale del partito Stefano Albano “In passato ci sono stati contrasti e come Pd dell'Aquila non abbiamo esitato a ingaggiare battaglie per il territorio, anche quando il Pd faceva parte della maggioranza in Parlamento e stava al governo. Ma un atteggiamento del genere non l'avevamo mai riscontrato".
Una distanza di cui sono emblematiche soprattutto l’assenza di un nuovo sottosegretario con delega alla ricostruzione – il ruolo che fino a pochi giorni fa ha esercitato Paola De Micheli in quanto commissario in regime di prorogatio per i terremoti di Abruzzo, Emilia e Centro Italia – e di una Struttura di missione plenipotenziaria (quella attuale, guidata da Giampiero Marchesi, è anch’essa in scadenza).
Se a ciò si aggiunge il fatto che a ottobre scadranno anche i vertici di Usra e Usrc, ne viene fuori un quadro in cui, secodo il Pd, i sindaci e gli amministratori locali, oltre a non avere interlocutori a livello governativo, devono fare i conti anche con una governance debole.
Albano ha tenuto una conferenza stampa insieme alla deputata Stefania Pezzopane – alla quale hanno preso parte anche i responsabili Europa e organizzazione del partito, Leonardo Del Re e Mario Schettino – per chiedere un cambio di rotta al governo. I due esponenti dem hanno chiamato in causa anche il comportamento della maggioranza Biondi "Chiediamo al centrodestra che governa la città da che parte sta: della città o del governo?".
Stefania Pezzopane: “Città abbandonata”
Per Stefania Pezzopane la "città è abbandonata, abbiamo ancora bisogno del governo e delle istituzionali nazionali, la politica nazionale non può accontentarsi, come sta avvenendo, di raccogliere i frutti del lavoro di chi c'è stato prima, deve essere in grado di mettere nuova carne al fuoco, ma finora la firma gialloverde è solo sui dinieghi alle nostre esigenze, nell'ultimo caso agli emendamenti al milleproroghe. Non c'erano solo i nostri emendamenti, del Pd, ma anche quelli dei partiti del sindaco e del vicesindaco dell'Aquila. Eppure hanno bocciato persino gli emendamenti sul fondo di solidarietà e sulle entrate e sulle spese dei Comuni: non era mai successo in passato, e così i Comuni del cratere non potranno beneficiare della compensazione, e allo stesso modo sono stati bocciati gli emendamenti, nel merito, sulla questione della restituzione delle tasse, tutto senza una motivazione. E' vero che c'è una proroga fino a fine anno, ma si consumerà rapidamente, tenendo conto che la soluzione si dovrà trovare con l'Unione europea e la Lega ha ingaggiato uno scontro proprio con l'Ue". Pezzopane, riferendosi alla ricostruzione del Centro Italia, ha denunciato l'inserimento della (mancata) nomina del commissario alla ricostruzione nel Centro Italia nel pacchetto delle lottizzazioni che comprende la Rai, e la mancata proroga al 2019 anche delle scadenze relative al sisma 2016: "In passato si è sempre fatto".
Albano e Pezzopane hanno voluto lanciare un allarme sulle imminenti scadenze delle figure apicali della ricostruzione - ovvero i responsabili della Struttura di missione e degli uffici speciali - dei contratti dei precari nonché sull’assenza di sottosegretario alla ricostruzione, che quindi si occupi in maniera sistematica delle problematiche connesse. "Quando mai siamo rimasti senza sottosegretario alla ricostruzione?" ha denunciato la Pezzopane.
Bando periferie
I due sono tornati anche sulla vicenda del bando per la riqualificazione delle periferie, che comporta per L'Aquila la perdita di 18 milioni di euro per interventi sul territorio, a cui si aggiunge, ha detto Albano, "la mancata firma della convenzione con il governo e il grave atteggiamento del sindaco Biondi, che non partecipa a una iniziativa delle città capoluogo abruzzesi perché vuole una rimodulazione, poi c'è stato un mezzo dietrofront con il voto in Consiglio comunale della nostra mozione, a cui però non ha partecipato la Lega".
Per Albano quello del partito di Salvini in città è "un atteggiamento sbagliato rispetto alle istanze del nostro territorio", che si somma con la vicenda della restituzione degli aiuti fiscali chiesta alle imprese del cratere, per i quali vige una proroga delle scadenza fino a fine anno ma, la bocciatura degli emendamenti in Parlamento lo conferma, il governo ancora non abbozza una soluzione. Non solo: la richiesta di una seduta straordinaria del Consiglio comunale sul tema, "utile a riaccendere un dibattito e riportare l'attenzione sul tema, serve una mobilitazione", giace da oltre due mesi senza risposta, nonostante il termine sia di venti giorni. Albano ha chiesto: "E' un ennesimo atteggiamento protezionista della Lega nei confronti del governo?".