Martedì, 31 Dicembre 2013 00:36

Regione, approvato bilancio di previsione. Opposizione diserta voto

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Ammonta a 5 miliardi e 950 milioni di euro (circa 600 milioni in meno dell’anno precedente) il bilancio di previsione 2014 della Regione Abruzzo, approvato ieri sera dal Consiglio regionale.

Sul fronte delle entrate, oltre a un avanzo di amministrazione pari a un miliardo e 110 milioni di euro, 2 miliardi e 756 milioni (64 in meno del 2013) arriveranno da tributi e gettiti erariali, 209 milioni da contributi e trasferimenti dell'Unione Europea e dello Stato, 46 milioni da entrate extratributarie, 288 milioni da alienazioni e riscossione crediti, un miliardo e 541 milioni da contabilità speciali.

Per quanto riguarda le spese, invece, 26 milioni di euro saranno destinati al funzionamento degli organi istituzionali, 219 milioni all'amministrazione generale (in cui rientrano i costi del personale), 6 milioni e 158mila euro alle politiche abitative, 47 milioni e 400mila alle opere pubbliche, 61 milioni di euro alla difesa del suolo e alla protezione civile, 271 milioni ai servizi e alle infrastrutture per la mobilità e il trasporto merci, 4 milioni e 400mila euro all'agricoltura e all'economia montana, 12 milioni per le attività produttive, 12 milioni e mezzo per il turismo, 20 milioni per l'istruzione e la cultura, 3 milioni e 400mila per le politiche del lavoro, 2 miliardi e 400 milioni per la tutela della salute, 27 milioni per la protezione sociale, 13 milioni per le politiche delle autonomie locali, un miliardo e 122 milioni per i fondi, 192 milioni per la gestione del debito, un miliardo e 541 milioni per le contabilità speciali.

"Purtroppo – commenta il Presidente della Commissione Bilancio Emilio Nasutianche quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con un’ulteriore riduzione delle risorse a disposizione. Abbiamo fatto del nostro meglio per tutelare le legittime aspettative dei nostri concittadini, grazie all’impegno concreto che maggioranza e opposizione hanno dimostrato durante i lavori della Commissione, che sono andati avanti ininterrottamente da venerdì mattina”. Nel 2014 la Regione spenderà 2 miliardi e 304 milioni di euro per l’assistenza sanitaria prevista dai Lea (i livelli essenziali di assistenza), mentre un milione e mezzo di euro saranno utilizzati per l’organizzazione delle elezioni regionali del prossimo maggio.

Pd e opposizioni non partecipano al voto, scintille tra Chiodi e Camillo D'Alessandro

“Di fronte a un bilancio falso, e una procedura di approvazione violentata nelle regole, che ha impedito ai Consiglieri regionali di presentare proposte ed emendamenti, il PD ha scelto di non partecipare alla farsa e si rivolgerà a tutte le autorità per verificare la legittimità del bilancio e del comportamento della maggioranza”. Lo ha dichiarato il Capogruppo del PD Camillo D’Alessandro, a margine della discussione sul Bilancio 2014 in corso in Consiglio regionale.

"Abbiamo abbandonato l'aula perché secondo noi vi era l'impossibilità formale di approvare sia il bilancio che la legge finanziaria" ha affermato Gino Milano di Centro Democratico. 

Maurizio Acerbo: "Bilancio votato per alzata di mano, in Consiglio maggioranze a colpo d'occhio"

Il consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, sulla propria pagina Facebook, ha rivelato come nemmeno per approvare il bilancio si sia scelto di ricorrere al voto elettronico. Per volere del presidente Pagano, infatti, nell'assise regionale si vota per alzata di mano (a meno che non facciano espressa richiesta per il voto elettronico almeno 5 consiglieri) e le maggioranze non si calcolano contando i voti favorevoli e contrari ma "a colpo d'occhio". Pertanto non è dato sapere nemmeno con quanti voti a favore è passato il provvedimento approvato questa sera né come hanno votato i singoli consiglieri.

Racconta infatti Acerbo: "Poco fa un'amica giornalista mi ha chiamato per sapere con quanti voti è stato approvato il bilancio. Ne ho approfittato per far notare che nel Consiglio Abruzzo per decisione del Presidente Pagano non si usa il voto elettronico. Quindi, come denuncio da anni, nella gran parte delle votazioni la maggioranza si presume a colpo d'occhio. Un trucchetto con cui la maggioranza evita di andare sotto nelle votazioni. Per sapere effettivamente chi ha votato e come bisogna che 5 consiglieri depositino richiesta di voto per appello nominale. Faccio notare che questa conduzione casereccia deresponsabilizza gli eletti. In un paese civile i cittadini dovrebbero trovare sul sito della Regione su qualsiasi provvedimento l'elenco di chi lo ha votato".




Ultima modifica il Martedì, 31 Dicembre 2013 01:05

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