Mercoledì, 17 Ottobre 2018 18:51

Parco della Memoria, Liris: "L'opera si farà, nessun passo indietro". Modificato il progetto, no a taglio alberi. Vittorini: "Assurdo essere ancora a questo punto"

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Sul Parco della Memoria non torneremo indietro. Il progetto è stato validato dai tecnici, rimane solo da approvarlo in giunta e poi potrà andare a gara”.

A ribadirlo è stato il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Guido Liris nel corso della seduta della commissione consiliare Gestione del Territorio convocata su proposta del consigliere Luca Rocci (L’Aquila Futura) per discutere sullo stato dell’arte dell’attuazione del progetto per la realizzazione del memoriale dedicato alle vittime del terremoto del 6 aprile 2009, che sorgerà al posto di Piazzale Paoli, accanto alla Villa Comunale (una delle zone dove si sono registrati più lutti).

Alla commissione sono intervenuti anche i rappresentanti dei familiari delle vittime (Vincenzo Vittorini, Maria Grazia Piccinini e Antonietta Centofanti) e i portavoce dei residenti di Piazzale Paoli. Questi ultimi si erano messi di traverso al progetto originario - firmato dai tecnici Manfredo Gaeta e Annalisa Di Luzio, vincitori del concorso di idee indetto dal Comune - contestandone alcuni punti, nello specifico il taglio degli alberi, l’eliminazione della scalinata attualmente esistente e la mancata previsione di nuovi parcheggi.

Secondo l’idea iniziale, infatti, il memoriale avrebbe dovuto svilupparsi su tre livelli: quello più alto, sullo stesso piano della Villa Comunale; quello livello intermedio (piazza 6 aprile) con una pavimentazione frammentata e dei ruderi a ricordo; infine, il livello più basso, dove avrebbero dovute essere realizzate la vasca della fontana monumentale, che recherà incisi i nomi delle vittime, e l’obelisco.

Le resistenze e l’opposizione dei residenti di Piazzale Paoli, che erano arrivati anche a promuovere una raccolta firme contro il progetto, sollevando non poche polemiche, hanno portato l'attuale amministrazione a convocare degli incontri con tutte le parti in causa, a seguito dei quali al progetto sono state apportate alcune modifiche. Nelle sue linee generali, tuttavia, il progetto non è stato stravolto. Cambiarlo sarebbe stato del resto impossibile, essendo stato fatto un bando pubblico per la progettazione, e avrebbe aperto la strada ai ricorsi.

In sostanza, nella nuova versione sono stati salvati sia gli alberi che la scalinata – dunque è stato tolto lo sfalsamento su tre livelli - e l’obelisco è stato “accorciato” di qualche metro.

Circa i parcheggi, Liris ha specificato che se ne faranno altri in altre zone limitrofe al piazzale. L'assessore non ha dato una data per la fine lavori ma ha detto che i tempi per l'espletamento della gara d'appalto saranno celeri. L'obiettivo è quello di inaugurare il cantiere in occasione del decennale (anche se, ha fatto notare Paolo Romano, Liris aveva annunciato, a inizio anno, che la gara sarebe partita a febbraio 2018 e che per il decennale i lavori si sarebbero conclusi).

“Fate quel che volete” ha detto Antonietta Centofanti “l’importante è che ci siano sia i soldi per la realizzazione del progetto sia quelli per la futura manutenzione dell’opera”. Per quanto riguarda la copertura finanziaria, Liris ha detto che i soldi (circa 700mila euro, di cui circa 87mila donati da Eataly) ci sono.

Sul secondo punto - il timore che l’opera, specie la vasca della fontana monumentale, possa andare incontro a incuria e deterioramento – anche Maria Grazia Piccinini, madre di Ilaria Rambaldi, studentessa deceduta proprio a Piazzale Paoli, ha chiesto certezze e garanzie: “Se non le avremo, non darò il permesso a mettere sul monumento il nome di mia figlia”.

“E’ assurdo” ha chiosato invece con amarezza Vincenzo Vittorini “che a dieci anni dal terremoto non ci sia ancora un luogo della memoria laico e pubblico dedicato alle vittime del terremoto. La proposta doveva venire dalla città fin da subito, come è accaduto a New York dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Oggi il memoriale di Ground Zero e l’annesso museo sono luoghi visitati da milioni di persone. La memoria e il suo significato vanno sì coltivati dentro di noi ma vanno anche insegnati e trasmessi.  Se siamo ancora a questo livello, a dover spiegare quanto sia importante avere un monumento che sia simbolo di tutto questo, allora il Parco della Memoria non lo vogliamo”.

La nota di Luca Rocci

"Sono molto soddisfatto per l'esito della seduta odierna della commissione consiliare 'Gestione del territorio', dedicata interamente all'esame e alla discussione sul progetto che riguarda la realizzazione del Parco della Memoria. Si è trattato infatti, finalmente, di un'occasione realmente partecipativa rispetto ad una questione di interesse generale, sia sotto il profilo strettamente urbanistico che sotto quello legato al valore del ricordo".

A scriverlo, in una nota, è il consigliere comunale di L'Aquila Futura Luca Rocci.

"Siamo andati incontro ad una richiesta che da tempo avevano avanzato tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati alla vicenda, a cominciare dai parenti delle vittime e dai residenti della zona nella quale sorgerà il Parco. Richiesta rispetto alla quale, finora, si è registrata ed è stata lamentata una scarsa sensibilità ed una carenza di attenzione da parte delle istituzioni. Un segnale di presenza e considerazione, dunque, che, come amministratore, ho sentito il dovere di dare attraverso la richiesta di una riunione della commissione specificamente dedicata al tema".

La seduta ha visto un dialogo attento, rispettoso e partecipato, "volto a individuare un punto di incontro ed una sintesi tra le varie posizioni. Il vice sindaco Guido Quintino Liris, con delega alle Opere pubbliche, ha fornito rassicurazioni ai residenti in relazione a piccoli ritocchi che potrebbero essere apportati alla proposta progettuale, al fine di rendere fruibile a tutti un luogo pensato come spazio di memoria e di quotidianità al tempo stesso".

"Ringrazio il presidente della seconda commissione Raffaele Daniele per l'attenzione nella quale ha voluto tenere la mia richiesta, cui ha dato seguito con sollecitudine, e tutti coloro che sono intervenuti, a cominciare dai rappresentanti dei parenti delle vittime, nelle persone di Antonietta Centofanti, Maria Grazia Piccinini e Vincenzo Vittorini e dai residenti".

Ultima modifica il Lunedì, 07 Ottobre 2019 02:00

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