Venerdì, 26 Ottobre 2018 14:24

Perdonanza, Masciocco: "per i consiglieri gli atti ufficiali non sono accessibili"

di 

"Risale a un mese fa la mia richiesta di ottenere dal Comitato e dall'Amministrazione comunale (al cui interno tale Comitato si colloca, giuridicamente e funzionalmente) gli atti relativi alla Perdonanza Celestiniana di quest'anno. Decreti di nomina del Comitato da parte del Sindaco, atti relativi alle entrate da sponsor o enti pubblici, pagamenti effettuati e fornitori già soddisfatti e quello che sono ancora in attesa delle liquidazioni. Sembra che abbia chiesto la luna; si tratta di poche fotocopie. Persino in una festa patronale l'economo dell'organizzazione conserva la documentazione e appunta le entrate e le uscite delle manifestazioni: possibile che il Comitato organizzatore della Perdonanza abbia degli standard di trasparenza inferiori a quelli di una festa patronale?".

A domandarselo è il capogruppo di Articolo 1 in Consiglio comunale, Giustino Masciocco, che denuncia come i documenti non gli siano stati ancora forniti. "Per quale motivo a un Consigliere comunale si sta, di fatto, impendendo l'esercizio di un diritto riconosciuto dalla legge? Eppure io ho seguito le regole, depositando formalmente la richiesta nelle mani del Segretario Generale; pretendo lo stesso rispetto delle regole. Bisognerebbe ricordare a chi di dovere che l'art. 43 del Testo unico di legge sugli enti locali (D. Lgs. n. 267/2000) riconosce delle prerogative particolari al Consigliere comunale, in quanto legate all'espletamento del suo mandato in favore della collettività. E sia il Ministero dell'Interno che la Cassazione hanno fatto più volte chiarezza su questo aspetto: il Consigliere non è tenuto a motivare la richiesta di accesso e può ottenere i documenti sia dall'ente che dalle sue strutture. Poiché sono del parere che 'chi di dovere' conosca bene la normativa, continuo a non comprendere le ragioni per cui la documentazione in questione non mi venga messa a disposizione".

Si fa fatica, in effetti, a non essere maliziosi: "comincio ad avere il sospetto che questi atti non esistano o esistano solo parzialmente e che, dopo il mio intervento di inizio settembre – nel quale ho fatto chiarezza sulle spese reali della Perdonanza, 700mila euro, il doppio rispetto a quanto sbandierato dal Sindaco e dall'assessore alla Cultura -, e dopo la mia richiesta di accesso agli atti, siano in corso delle frenetiche operazioni per sistemare, amministrativamente e contabilmente, la documentazione stessa. Spero di sbagliarmi, ma non si possono non nutrire dei dubbi".

Dunque, l'affondo di Masciocco: "Certo, io non me ne starò con le mani in mano. Non intendo tollerare oltre questa mancanza di trasparenza nei confronti della città. E stia pur certo chiunque voglia continuare illegittimamente a impedire o a ritardare l'esercizio di un diritto di un Consigliere comunale che io andrò fino in fondo a questa vicenda; se riscontrerò degli abusi, non avrò problemi a denunciarli in tutte le sedi competenti, nessuna esclusa. Spero di non dover arrivare a tanto, ma dipende dal Comitato Perdonanza e dall'Amministrazione attiva".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi