Restituzione tasse sospese, nomina dei responsabili dei due uffici speciali e del sottosegretario alla ricostruzione e stanziamento dei fondi compensativi per il Comune dell’Aquila.

Sono le questioni sulle quali il Pd dell’Aquila chiede al governo di intervenire con urgenza nel decreto fiscale e nella legge di Stabilità.

“In caso contrario siamo pronti a forme di mobilitazione anche forti” annunciano il segretario comunale Stefano Albano e la deputata Stefania Pezzopane, che hanno tenuto una conferenza stampa insieme all’ex sindaco Massimo Cialente e all’ex assessore comunale Maurizio Capri per denunciare i ritardi dell’esecutivo ma anche l'inerzia della giunta Biondi e della sua maggioranza, a cominciare dalle "inadempienze" del presidente del consiglio comunale Roberto Tinari, "che non ha ancora convocato la seduta straordinaria da noi richiesta a giugno per discutere del tema della restituzione delle tasse sospese. Un fatto inaccettabile, vergognoso, che sarebbe motivo sufficente a presentare una mozione di sfiducia”.

“Non era mai accaduto” ha detto Stefano Albano “che nei confronti dell’Aquila ci fosse, da parte di un governo, questa indifferenza e questa mancanza di attenzione. Tra due mesi scadrà la proroga della restituzione delle tasse sospese, non sono ancora stati nominati i nuovi vertici di Usra e Usrc così come resta scoperta la casella del sottosegretario alla ricostruzione. A giugno abbiamo presentato a Tinari una richiesta, firmata da tutti i consiglieri di centrosinistra, affinché fosse convocato un consiglio comunale straordinario sul tema delle tasse. Quella richiesta è stata ignorata, Tinari non ha rispettato il regolamento e questo sarebbe motivo sufficiente a chiederne la sfiducia. Eppure quando ci sono di mezzo gli interessi di un territorio le appartenenze non dovrebbero contare. Noi, quando c’è stato bisogno di farlo, non abbiamo esitato ad attaccare duramente anche governi in cui c’era il partito democratico”.

La partita che si sta giocando, secondo Stefania Pezzopane, è tutta politica: “L’impressione è che si voglia tirarla per le lunghe fino alle elezioni europee e combattere sulla pelle degli aquilani l’ennesima battaglia con l’Europa brutta e cattiva. Ma questo è un gioco al massacro”.

Secondo la Pezzopane “si è persa un’occasione con il decreto Genova, dove si è messo dentro di tutto, dal condono per Ischia, collegio elettorale di Di Maio, al condonino del Centro Italia, dall’aumento degli idrocarburi nei campi al conferimento di poteri smisurati al commissario che si dovrà occupare della ricostruzione del ponte Morandi, poteri che nemmeno Bertolaso aveva; si sono distribuite regalie varie ma non sono state inserite le misure che chiedevamo. L’emendamento da me proposto sulle tasse è stato bocciato perché, mi è stato risposto, era privo di coperture. Bene, se quello è il problema allora la maggioranza lo risolva”.

La Pezzopane e Albano hanno attaccato anche il sottosegretario pentastellato al Mibact, l’abruzzese Gianluca Vacca, che qualche giorno fa aveva definito Giovanni Lolli un “convocatore seriale” di riunioni e tavoli sulla ricostruzione: “Vacca la smetta di criticare Lolli o di venire qui solo per fare passerelle e si confronti con le istituzioni”.

Massimo Cialente, invece, ha lanciato una stilettata all’assessore comunale Luigi D’Eramo (Lega), l’altro deputato aquilano eletto insieme alla Pezzopane: “Cosa sta facendo in parlamento, a parte il peone? E’ chiaro” ha poi chiosato Cialente “che L’Aquila è finita fuori dall’agenda di questo governo. Ma la ricostruzione non è ancora finita, ci sono ancora tanti problemi sul tavolo. E’ impensabile che non si sia ancora provveduto a nominare un nuovo sottosegretario o che si sia arrivati alla scadenza del mandato dei titolari dei due uffici speciali senza nominare i successori. Con che coraggio il governo verrà qui per le commemorazioni del decennale del terremoto quando non sta facendo niente per questo territorio?”.