"Giovedì 22 novembre l'Ex Ministro Marco Minniti, sarà all'Aquila invitato dal Pd, presso il GSSI. Noi saremo alla Villa Comunale, inizio corso Federico II angolo con il Grand Hotel, in un sit-in di protesta per contestarlo e ribadire chiaramente che lo scellerato Decreto Sicurezza Salvini si pone in totale continuità con quello Minniti".
A scriverlo, in una nota, è Potere al Popolo L'Aquila, che sottolinea come i provvedimenti adottati da Minniti in qualità di Ministro dell'Interno nel governo Gentiloni abbiano "spianato la strada alla deriva culturale razzista e xenofoba del nostro Paese rappresentata dalla Lega e da Salvini. E' stato infatti proprio Minniti a iniziare la guerra ai poveri continuata così egregiamente da Salvini e dal suo Governo".
"Minniti ha inaugurato gli accordi con i criminali libici per trattenere i migranti nei lager, luoghi intorno ai quali i racconti sulle torture subite sono ormai tristemente all'ordine del giorno. Minniti ha iniziato la criminalizzazione delle Ong che lavorano per ridurre i morti nel Mediterraneo e ha tolto in maniera del tutto incostituzionale e discriminatoria un grado di giudizio, quello dell'Appello, per i richiedenti asilo".
"Gli inquietanti aspetti di repressione del dissenso contenuti nel DL Salvini (inasprimento del reato di blocco stradale, di occupazione, creazione del reato di accattonaggio, daspo urbano, uso della pistola elettrica) -prosegue il comunicato- si inseriscono nel solco della legge Minniti - Orlando e sulla tendenza pericolosa ad affrontare le questioni migratorie e più in generale quelle legate alla povertà, con misure di ordine pubblico tramite una vera e propria guerra ai poveri anziché alla povertà".
"Minniti -prosegue PAP L'Aquila- è anche colui che, al Governo, provò a vietare la manifestazione antirazzista di Macerata dove poco prima il terrorista Traini aveva sparato a casaccio su ragazzi di colore. Tra le proposte da adottare sul nostro territorio invece c'è proprio quella del modello Riace messo in atto dal sindaco Mimmo Lucano a cui va tutta la nostra solidarietà. Un modello che sembra ad oggi l'unica via di salvezza per le nostre aree interne abbandonate dove ormai l'emigrazione e lo spopolamento sono all'ordine del giorno".
"Per dire tutto questo -conclude il comunicato- giovedì 22 saremo in presidio alla Villa comunale a L'Aquila in una città con sempre più diseguaglianze frutto di una ricostruzione anti sociale premessa di sfruttamento e spopolamento, condizioni create perfettamente da entrambe le amministrazioni locali di centro sinsitra e di destra che hanno governato nel dopo terremoto. E' tempo di dire basta!"