Mercoledì, 19 Dicembre 2018 13:18

Rifiuti, Raggi chiede aiuto all'Abruzzo. Lolli ribadisce: "Si a trattamento, no a smaltimento". Pezzopane: "Il Governo è d'accordo?"

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"Le debbo comunicare la totale indisponibilità della Regione Abruzzo a smaltire i rifiuti nelle nostre discariche, che risultano capienti esclusivamente per la quantità di rifiuti programmati e prodotti dagli abruzzesi. Siamo invece disposti a discutere la possibilità di accogliere nelle nostre strutture le quantità di rifiuti da Voi indicate unicamente ai fini del trattamento. Ovviamente tutto questo deve essere frutto di un confronto e di un accordo in cui con la massima trasparenza siano ben chiare le condizioni economiche e di trasporto".

Lo ha scritto il presidente vicario di Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, alla sindaca di Roma Virginia Raggi, all'indomani della missiva firmata dall'assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, e indirizzata al sottosegretario con delega alle politiche ambientali Mario Mazzocca, con cui è stata avazata formale richiesta di trasferimento in Abruzzo di 70mila tonnellate di rifiuti indifferianzati. 

Una lettera formale che Lolli aveva 'preteso': "il motivo di questa mia insistenza - ha spiegato nella lettera - risiedeva nel fatto che tanto Lei quanto io (e con me i Sindaci abruzzesi) rispondiamo alle rispettive opinioni pubbliche. Le posso assicurare, ma Lei sicuramente ne sarà consapevole, che l'opinione pubblica e i cittadini abruzzesi non sono entusiasti di ospitare rifiuti prodotti altrove, tanto è vero che - da quanto mi risulta - altre Regioni a cui il Comune di Roma si è rivolto non hanno dato il proprio consenso. L'argomento che io tuttavia sto convintamente sostenendo con i miei concittadini è che Roma è la Capitale del nostro Paese e che se c'è un problema o una emergenza a Roma è giusto che ciascuno, se è in condizione di farlo, si impegni lealmente a dare una mano".

La solidarietà tra comunità locali - ha inteso ribadire il presidente vicario di Regione Abruzzo - è un valore fondante della nostra coesione sociale. Per questo, "Lei capirà che leggere sui giornali che a Roma 'non c'è nessuna emergenza' o - come lei stessa ha sostenuto in recenti interviste televisive - che il problema è risolto, non aiuta me né i Sindaci di Avezzano, Chieti, Aielli o Sulmona (città in cui insistono i nostri impianti) a spiegare ai cittadini il motivo per cui farsi carico di un così grande sacrificio. Per questo aspettavo una Sua cortese comunicazione".

La lettera è giunta ieri e richiama il grave incendio che ha distrutto l'impianto pubblico TMB del Salario motivando in tal modo una richiesta d'aiuto. Una richiesta che può essere accolta solo in parte da Regione Abruzzo, però, per il trattamento dei rifiuti e non per lo smaltimento. "Vede, Egregia Sindaca, in questi anni la comunità abruzzese a partire dall'impegno dei Sindaci ha prodotto uno sforzo davvero considerevole passando in 5 anni dal 47 % al 62 % di raccolta differenziata. Questo risultato ci ha permesso di evitare di collocare nella nostra Regione - che ospita la più alta percentuale di aree protette d'Europa - un impianto di incenerimento. E continuando questo trend sulla raccolta differenziata puntiamo a specializzare i nostri impianti prevedendo per i prossimi anni di conferire in discarica un quantitativo sempre minore di rifiuti indifferenziati", ha spiegato Lolli. "Converrà con me che questa è la strada giusta che ogni amministrazione deve puntare a percorrere".

Una stoccata alla sindaca della Capitale. E non l'unica: "Mi permetta di ricordarLe - l'affondo di Lolli - che non è prima volta che mi rivolgo a Lei. L'ho fatto già diverse settimane fa per chiederLe un incontro a proposito dello spostamento del Terminal Bus da Tiburtina ad Anagnina, scelta che comporterebbe un disagio enorme per decine di migliaia di abruzzesi. Le chiedevamo un gesto di attenzione verso un problema da noi molto sentito. Purtroppo non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Credo che coloro che si trovano a svolgere incarichi di responsabilità amministrativa e che provano ogni giorno a rispondere ai problemi complessi della propria realtà dovrebbero esercitare tra di loro la massima e leale collaborazione istituzionale, al di là delle collocazioni politiche che di fronte ai problemi dei cittadini devono passare in secondo piano".

Più chiaro di così.

Intanto, sulla vicenda la deputata dem Stefania Pezzopane ha inteso presentare una interrograzione al ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. Ponendo alcune domande: "Il governo è a conoscenza della richiesta giunta alla Regione Abruzzo dall'amministrazione di Roma, dopo il rogo dell'impianto Tmb Salario, per un nuovo e ulteriore trasferimento dei rifiuti prodotti nella Capitale? Quale posizione intendo assumere l'esecutivo Lega e M5s, unitariamente, su questo tema così delicato, per la messa a punto di un sistema integrato dei rifiuti, sapendo che la Regione Abruzzo si fa già carico di prendere una parte di quelli prodotti a Roma?".

Occorre fare chiarezza sull'operato delle due forze politiche della maggioranza, ha ribadito Pezzopane. "Da un lato, abbiamo l'inefficienza di un movimento come M5s che a Roma sta dimostrando tutta la sua incapacità amministrativa e che continuamente chiede aiuto all'Abruzzo; dall'altro, c'è la Lega che continua a speculare su una becera propaganda per non affrontare le questioni ma, anzi, tende a farle esplodere. Un esempio? Sul territorio abruzzese i leghisti tuonavano con lo slogan 'i rifiuti devono restare a Roma, ognuno si tenga i suoi'. E non solo, la deputata della Lega Elena Lucchini, capogruppo della commissione Ambiente ha presentato una proposta di legge perché ogni regione sia autosufficiente. Bene - le parole di Pezzopane - allora il governo si assuma la responsabilità di dirlo alla sindaca Raggi. Basta con il doppio gioco. Il governo vuole che l'Abruzzo prenda i rifiuti di Roma?".

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Dicembre 2018 23:29

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